29/03/08

Ecco il Turismo nella città del Casalotto



Questo video non è altro che l'ultimo effetto della mistificazione del Parco di Casalotto.
E in rete le subdole leggende fanno storia. Qui ce ne sono altre:

Un forum con discussioni allucinanti durate 3 anni!!!
Chi conosce la Chiesa sconsacrata che c'è a Valverde?

Interviste a testimoni di riti ...particolari...!
Chiesa sconsacrata di Valverde, solo leggende metropolitane?

Le leggende che arrivano oggi ai ragazzi.
...si dice che un uomo abbia ucciso suo figlio buttandolo dal campanile.
(per poterlo leggere, qui, purtroppo consiglio IE )

Domande senza risposta.
Siete mai stati alla chiesa sconsacrata di casalotto ?

Insinuazioni pretestuose sulla gente che frequentava il parco.
dove è andata a finire la comunita' del Casalotto?

Sono anni che aleggia questo mito della chiesa sconsacrata che attira "pellegrini" da tutta la provincia di Catania e oltre, solo per vivere chissà quali emozioni ultraterrene.
In realtà le leggende paranormali e sataniche all'interno del Parco non hanno fatto altro che suffragare il menefreghismo delle istituzioni e dei privati proprietari davanti a tale bellezza naturale e storica.
Si ha come l'impressione che a "qualcuno" convenga mantenere vivo il fantomatico mistero della chiesa sconsacrata così che la verità sul suo abbandono non salti fuori e venga così nascosta dalle storie popolari di dubbio fascino.
Purtroppo per loro c'è ancora chi non ci sta a questo declino inesorabile della storia santantonese e allora sfatiamo una volta per tutte queste leggende metropolitane:

Innanzitutto il Parco si trova ad Aci S.Antonio e non Valverde, anche se a due passi da Maugeri che ne è frazione.
L'unico fatto scabroso degno di nota risale alla fine degli anni 80, in quel periodo era il ritrovo di alcuni satanisti (le prove sono le scritte e i simboli presenti all'interno della chiesa e anche nel bosco). Dopo un paio di anni la chiesa salta all' occhio di tutti per un fatto di cronaca nera, infatti un abitante della villetta accanto alla chiesa stanco dei continui schiamazzi di giovani in cerca di avventura, una notte esasperato sparo' un colpo di fucile in aria in direzione del campanile della chiesa colpendo inconsapevolmente un ragazzo che mori' poco dopo.
Negli anni 90 invece dei giovani santantonesi si presero cura del parco tagliando le erbacce, raccogliendo i rifiuti e cacciando gli eroinomani e i malintenzionati venuti da fuori. Purtroppo questi ragazzi vennero etichettati come drogati da tutti i benpensanti della zona segnalandoli come presenze anomale ai Carabinieri.
Oggi alimentare ricordi sbiaditi con leggende poco credibili ha fatto sì che lo storico Parco di Casalotto sia solo meta di vandali e ragazzini curiosi. Tutto ciò ha permesso alla Giunta Pulvirenti di rifiutare il famoso finanziamento senza dare nessuna spiegazione pubblica di questo sciagurato gesto.

Mi è pervenuta una lettera da un santantonese che a tal proposito pubblico volentieri:

Lettera contro la barbarie

Il parco di Casalotto è da oltre 20 anni meta di carovane di persone, che attratte dalle leggende metropolitane, per scappare dalla noia della routine quotidiana e vivere una notte da brivido cercano per ore la chiesa “sconsacrata” di Valverde che in realtà è ad Aci S. Antonio.

Per vedere le cripte segrete della chiesa, i sotterranei con le catacombe, il pozzo dove si gettano gli animali in segno di sacrificio, per vedere le sette sataniche impegnate nei riti propiziatori e per sentire le forze oscure aggirarsi per i boschi.

In verità, quei pochi che superano le superstizioni che vivono dentro di noi, sono i soliti teppisti che i miei occhi testimoni hanno visto decine di volte impegnati a dare fuoco agli alberi con la benzina dei motorini, a spruzzare con la vernice i muri, a staccare parti delle costruzioni, giocare al lancio delle pietre alla gente che passa e delle bottiglie contro i muri, a schiamazzare per ore intere, insomma impegnati nel migliore dei modi a dare sfogo alla creatività distruttiva, manifestazione più spontanea ed eclettica di quella parte del ‘modus agendi’ umano che è l’imbecillità pura senza compromessi.

E tengo a sottolineare che imbecilli, si nasce per vocazione e non lo si diventa perché trasportati dalla droga o dai comportamenti deviati delle cattive compagnie. Quindi la storia è vecchia!

Nel parco di Casalotto vivono i fantasmi che noi ci portiamo dietro. Non esistono le catacombe, le cripte fanno parte del palmento e non della chiesa e sono stanze dove veniva stivato il vino e i raccolti, nel pozzo vi passava il vino e non gli animali per i sacrifici. I leggendari drogati sono gli stessi teppisti che vengono da fuori e le sette sono gli stessi imbecilli che dicono in giro che nella chiesa del Casalotto si tengono riti di vario tipo, inoltre una chiesa è denominata sconsacrata poiché non in funzione da anni anche sé in verità quella del Casalotto è una cappella dove i marchesi ormai defunti riposavano in pace prima che i tombaroli nel più barbaro dei modi decidessero di distruggere le tombe portando fuori le bare per forzarle in cerca di preziosi.

Le vere leggende metropolitane sono ben altre. Sono quelle raccontate dagli anziani che le mie orecchie tanto si dilettarono a sentire.

Quindi la leggenda in realtà veritiera dei tunnel scavati per fuggire dai rastrellamenti dei tedeschi, per fuggire dai briganti, i passaggi sotterranei usati per sicurezza dai marchesi che si narra giungessero addirittura al palazzo invernale che si trova a Catania all’inizio del corso Sicilia, i passaggi sotterranei finti per attrarre in inganno i malviventi, le stanze segrete per nascondere gli oggetti dei marchesi, e tante altre vere e non che mi affascinavano poiché raccontate da persone di una certa età che in questi luoghi vivono da tanti anni.

Quindi miei cari sognatori del web cercate di liberare le teste dai mostri che le abitano poiché nella chiesa “satanica sconsacrata” di Valverde non ci sono le cripte con dentro i ‘Power Rangers’ ma solo ladri, profanatori di tombe, teppisti e tanta tanta imbecillità.

Benedetto Pennisi

Nel frattempo ad AciCatena grazie a Legambiente lo scorso febbraio è stato prorogato di un anno il vincolo che impedisce la modifica dell'area della Torre di Casalotto.

E noi? Stiamo a guardare?


post precedenti:
I Fantasmi di Casalotto
Lo stiamo perdendo! Lo stiamo perdendo!
Casalotto al Bit 2008





La "gaffe" del Sindaco

Il 12 marzo scorso il telegiornale locale di TRA ha diffuso questa notizia:

A seguito di una denuncia risalente al 2005, è partita un indagine per far luce sulla gestione delle gare d'appalto per il servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani nel comune di Aci Sant'Antonio, da parte della Procura della Repubblica di Catania che ha incaricato la Guardia di Finanza di sentire i consiglieri comunali di Aci Sant'Antonio che ne denunciarono l'irregolarità.

I firmatari della denuncia furono i consiglieri Privitera, Sapuppo, Orazio Pulvirenti, Carmelo Barbagallo e Lunetto che hanno voluto mettere in evidenza come il sindaco Pulvirenti dal 1998 al 2005, quando la gestione era affidata al comune, abbia proceduto con continue ordinanze di proroga in favore della ditta Nunzia Pappalardo.

Facendo così ha violato le norme della concorrenza perchè una volta scaduto il contratto si sarebbe dovuto procedere a una nuova gara d'appalto, cosa che effettivamente non avveniva.
Inoltre, secondo i consiglieri, il fatto di procedere con proroghe determinava spese non indifferenti e non è escluso che altre ditte avrebbero potuto offrire il servizio a un costo minore.

Al momento quindi sono iniziati gli interrogatori che porteranno gli inquirenti a fare luce sulla vicenda.

Il sindaco Alfredo Pulvirenti, sentendo la notizia, avrà avuto probabilmente, bisogno di calmanti, che comunque non gli hanno impedito di sentir male quello che i giornalisti dicevano.

Infatti due giorni dopo alla redazione televisiva arriva una nota del sindaco che dice:

"Allo scopo di fornire una corretta informazione si comunica che in difformità a quanto da codesta spettabile emittente televisiva ha dichiarato nei tg locali nei giorni trascorsi, nessun intervento della guardia di finanza è stato effettuato presso gli uffici comunali."

Peccato però che Tra News ha riferito dell'inizio dell'indagine senza mai parlare di interventi effettuati dalle fiamme gialle negli uffici comunali. Il sindaco ha evidentemente preso un granchio, gli si sono presentati davanti agli occhi le divise grigie in un raid all'interno del Municipio senza elementi che ne suffragassero la veridicità.
Sarà stato sicuramente molto nervoso. Ma perchè questo nervosismo? Forse perchè sapeva che gli inquirenti conoscono la ditta Nunzia Pappalardo?

All'amministrazione della ditta con sede a Motta S.Anastasia, che ha come oggetto la gestione di discariche per lo smaltimento di rifiuti solidi urbani, il trasporto di merci su strada, gli sbancamenti in genere, è riconducibile l'omonima moglie di Salvatore Proto.

In un rapporto della Direzione Antimafia di Catania del 1997 si legge che Salvatore Proto annovera precedenti per armi, mentre il figlio Domenico ha precedenti per associazione per delinquere di stampo mafioso, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, armi, rapina ed altro. L’altro figlio Orazio è stato denunciato nell’agosto 1992 per associazione mafiosa e traffico di stupefacenti.
“Salvatore Proto”, aggiungeva la D.I.A., “ha iniziato la propria attività facendo il camionista ed occupandosi di una cava di sabbia nel comune di Motta Sant’Anastasia, poi trasformata in discarica per rifiuti solidi urbani (...) Il tutto è coinciso con l’elezione a Sindaco di Misterbianco di Nunzio Giardinaro, cognato di Salvatore Proto, fatto questo di cui quest’ultimo ha beneficiato”.

Gli investigatori della D.I.A. hanno inoltre rilevato che la base di Sigonella compare tra gli enti e le istituzioni pubbliche che per anni hanno scaricato rifiuti nella discarica gestita da tale Salvatore Proto, ritenuto un prestanome del clan Santapaola-Ercolano, il quale avrebbe preso parte a numerose gare d’appalto all’interno della base militare siciliana solo al fine di presentare “offerte di comodo” in favore di società riconducibili a Cosa Nostra.

Alla titolarità o alla gestione diretta di Salvatore Proto sono riconducibili le ditte S.I.A.S. S.r.l., Pappalardo Nunzia S.n.c. e S.a.s. di Pappalardo Nunzia & C., e le imprese individuali Pappalardo Nunzia e Privitera Giovanni.

Dalle visure camerali è stato possibile appurare che sino all’aprile del 1993 amministratrice unica della SI.A.S. (Siciliana Appalti Servizi) S.r.l., con sede in Sant’Agata Li Battiati, era Nunzia Pappalardo, appunto, moglie di Salvatore Proto.

E della Pappalardo Nunzia & C. s.n.c. con sedi a Misterbianco e Motta Sant’Anastasia, sono risultati farne parte i suoi tre figli Domenico, Rosa e Orazio Proto.

I PM nell’atto di accusa dell'inchiesta del dicembre ’97 sulle infiltrazioni mafiose negli appalti della base di Sigonella, indicano la famiglia come “soggetti gravitanti nell’area del clan Santapaola”.

Adesso si capisce il nervosismo del sindaco e la sua gaffe. Certo che gestire un Comune in Sicilia non è semplice quando hai a che fare con una ditta con questo curriculum. Ma perchè favorirla? Un'amministrazione comunale ha il dovere morale e istituzionale di mantenere legale il suo operato.

E con questa gestione dei rifiuti si capisce anche perchè nella classifica stilata da Aciambiente S.p.A. relativa alla raccolta differenziata nei 10 comuni del comprensorio dell' A.T.O. CT2 il comune di Aci S.Antonio risulta penultimo con una percentuale di differenziazione effettuata di solo 1,26% rispetto al totale della raccolta.

Questa è la classifica:

Aci Bonaccorsi 10,30%
Viagrande 9,82%
Zafferana 5,97%
Valverde 4,70%
S. Venerina 4,41%
Acicatena 3,26%
Trecastagni 2,61%
Acireale 2,27%
Aci S.Antonio 1,26%
Acicastello 0,95%

La normativa imporrebbe di raggiungere il 20% entro il 2008 e il 30% entro il 2009.
Questo obiettivo è fantascienza se si continua ancora a gestire il problema dei rifiuti come fatto fino a ora.

Speriamo che le cose cambino e se i finanzieri venissero davvero a fare una controllatina in comune, i santantonesi, al contrario di Pulvirenti, si sentirebbero più tranquilli.

26/03/08

Se a Madre Etna...

Il 9 marzo nel salone parrocchiale matrice ad Acicatena, sono stati insigniti con gli attestati di partecipazione e le targhe ricordo i partecipanti al ciclo di esercitazione di Protezione Civile Start 2007, che si è tenuta nei giorni 9-10-11 novembre 2007 scorso.
L'esercitazione mise insieme le squadre dei comuni di Aci Sant'Antonio, Acicatena e Aci Bonaccorsi e numerose associazioni del volontariato di settore come il Gruppo Cinofili, l'ANC e la Croce Rossa di Aci S.Antonio.
Furono effettuate simulazioni di intervento in casi di sciagura idrogeologica e fenomeno sismico a cui presero parte 270 uomini e donne. Fu ipotizzato un evento sismico del VI° - VII° grado della scala Mercalli coinvolgendo anche parte della popolazione e alcune scuole.

Il direttore del dipartimento della Protezione Civile Salvatore Cocina e l'ingegnere Giovanni Spampinato a quanto pare starebbero progettando un nuovo ciclo di esercitazioni da realizzare nella prossima estate 2008.

Speriamo di non vederli mai in azione veramente, anche se i motivi per far incacchiare Madre Etna non ci mancano, ma è confortante sapere che in caso estremo le persone addestrate per fare quello che serve le abbiamo.
E per dove non arrivano loro aiutiti 'ca Diu t'aiuta.


23/03/08

Carosello Pasquale

Un Solo Amore

Un solo cuore
Uniamoci e sentiamoci bene
Qui i bambini stanno piangendo
Dico - Lodiamo e ringraziamo il Signore
E mi sentirò bene
Dico-Uniamoci e sentiamoci bene
Lasciamo correre i loro sporchi rilievi
C'è una sola domanda che davvero vorrei fare
Esiste un posto per il peccatore senza speranza
Che ha ferito tutta l'umanità
Soltanto per fare il proprio interesse?
Credi in me
Un solo amore
Un solo cuore
Uniamoci e sentiamoci bene
Com'è stato in principio
Così sarà alla fine
Lodiamo e ringraziamo il Signore
E mi sentirò bene
Uniamoci e sentiamoci bene
Ancora una cosa
Uniamoci per combattere questo sacro Armageddon
Così che quando l'uomo verrà
Non ci sarà alcun Giudizio
Abbi pietà di coloro
Che vedono assottigliarsi le loro possibilità
Non vi saranno nascondigli
Dal Padre del Creato
Dico - Un solo amore
Un solo cuore
Uniamoci e sentiamoci bene
Mi appello all'umanità
Un solo amore
Un solo cuore
Lodiamo e ringraziamo il Signore
E mi sentirò bene
Uniamoci e sentiamoci bene
Lodiamo e ringraziamo e sentiamoci
Bene - Uniamoci e sentiamoci bene

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One Love, One Heart
Let's get together and feel all right
Hear the children crying (One Love)
Hear the children crying (One Heart)
Sayin' give thanks and praise to the Lord and I will feel all right
Sayin' let's get together and feel all right

Let them all pass all their dirty remarks (One Love)
There is one question I'd really like to ask (One Heart)
Is there a place for the hopeless sinner
Who has hurt all mankind just to save his own?
Believe me

One Love, One Heart
Let's get together and feel all right
As it was in the beginning (One Love)
So shall it be in the end (One Heart)
Give thanks and praise to the Lord and I will feel all right
One more thing

Let's get together to fight this Holy Armageddon (One Love)
So when the Man comes there will be no no doom (One Song)
Have pity on those whose chances grove thinner
There ain't no hiding place from the Father of Creation

Sayin' One Love, One Heart
Let's get together and feel all right
I'm pleading to mankind (One Love)
Oh Lord (One Heart)

Give thanks and praise to the Lord and I will feel all right
Let's get together and feel all right

ONE LOVE (Bob Marley)





21/03/08

Cosa è successo all'Autogrill di Aci S.Antonio?

Domenica 9 marzo al Comunale di Vittoria (RG) si è giocata la gara Vittoria-Cosenza valevole per la 27° giornata del campionato di serie D.

Il Cosenza, primo in classifica, ha vinto per 3-1 confermando la sua corsa inarrestabile verso la C.
Non ci sarebbe motivo di parlarne qui su "Il Casalotto" se non fosse che sulla strada del ritorno alcuni dei circa 300 tifosi, che erano partiti con pullman e mezzi privati, si sono fermati intorno alle 19 all'autogrill Aci S.Antonio Est e due giorni dopo il Corriere di Ragusa titola così un articolo di Giuseppe La Lota: "Autogrill saccheggiato dai tifosi del Cosenza".
Una cinquantina di viaggiatori dei pullmann avrebbero portato via senza pagare generi alimentari per 1.600 euro.
L'episodio è indiscutibilmente da condannare ma l'entità del danno a confronto con il numero dei "tifosi" fa pensare che, o i prezzi dell'Autogrill sono esorbitanti o i 50 pseudotifosi non mangiavano da una settimana!
Comunque i folli della domenica sono riusciti a darsi la zappa sui piedi, infatti verranno sicuramente identificati dalle questure di Catania e Cosenza che dispongono dei filmati di tutti i presenti sul pullmann fuori e all'ingresso dello stadio oltre che le riprese nella stazione di servizio.

Ma perchè questi sciagurati si sono autorovinati nel nome dei tifosi del Cosenza? E cosa è successo esattamente?
Il Casalotto lo ha chiesto al gruppo della Curva Nord dei tifosi rossoblu e la risposta è stata questa:

"I fatti sono accaduti, purtroppo, quando il nostro gruppo (circa 50 persone) non era ancora arrivato all'autogrill Aci S.Antonio, noi siamo arrivati quando tutto era successo.
Noi infatti abbiamo trovato l'autogrill chiuso.
Ci hanno riferito che è avvenuto qualche furto.
Ovviamente il nostro gruppo, prende totalmente le distanze da questi fatti che infangano il buon nome di Cosenza e dei suoi ultras, chi ha fatto questo non è definibile certamente ultras ma solo ed esclusivamente LADRO ed INCIVILE."
Questa presa di posizione è stata mantenuta anche durante la trasmissione radiofonica "Ultras senza categoria", curata dallo stesso gruppo della nord, andata in onda il 14 marzo su Radio Ciroma. Durante la stessa puntata anche il collettivo della Curva Sud, che a quanto pare tra i vari gruppi era quello presente durante il fatto, si esprime con un comunicato:

"Ci sembra doveroso, dopo l'articolo pubblicato in merito ai fatti successi all'autogrill domenica 9 marzo in occasione della partita Vittoria-Cosenza, rispondere all'accusa di furto dicendo ancora una volta che noi ultras del Cosenza non siamo dediti a tali comportamenti.
Amiamo la nostra città e la nostra squadra e non permetteremo mai più che per l'idiozia di qualcuno venga infangato il nostro glorioso nome.
Premettendo che saremo noi in prima persona a punire chi ha sbagliato assicurando che ciò non si ripeta più, in comune accordo i gruppi organizzati che fanno parte del collettivo sono pronti anche ad usare le maniere forti contro tutto ciò che metterà alla prova la nostra leale e pulita mentalità ultras.
Ricordando a tutti che non siamo dei criminali è arrivato il momento che ogni gruppo, ogni comitiva ed ogni singolo frequentatore della nostra curva si faccia carico delle proprie responsabilità.
Non vogliamo più subire tali umiliazioni e vigileremo su tutto ciò ci accadrà intorno."

L'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive, che collabora direttamente col Ministero dell'Interno ha emanato un comunicato in cui suggerisce di vietare la prossima trasferta dei Cosentini a Modica il 30/03 senza evidenziarne il motivo. Questo fa riflettere sulle misure restrittive che subiscono oggi le tifoserie dopo i tanti episodi, alcuni molto gravi, ma che solitamente penalizzano tutti senza fare distinzione.
L'Osservatorio, bisogna ricordare, ha tra i suoi componenti anche il responsabile della sicurezza di Autogrill SpA e questa cosa ci tiene in allerta al pensiero di come un'azienda privata si camuffa in istituzione in maniera molto naturale da quando si privatizza tutto. Ma questo è un altro discorso. Fa sorridere invece la presenza di Carlo Longhi, che è stato uno degli intercettati al telefono con Moggi in occasione del "sequestro" di Paparesta. Stiamo parlando di gente che si occupa di sicurezza negli stadi.
Comunque alla fine la conclusione è sempre che i cretini ci sono dappertutto e il business del calcio è un esempio di come ci se ne approfitta dei cretini.
Non sarebbe male se per questa volta i tifosi puniti ingiustamente potessero dimostrare di essere capaci di meritarsi il nome di Ultras potendo andare ad assistere alla partita della loro squadra del cuore in maniera onorevole.


19/03/08

Da Giuffrida a Pannitteri


Dopo la vittoria di Acireale dello scorso gennaio, l'Aci Sant'Antonio Calcio è riuscito a vincere solo un'altra volta, perdendo due partite e pareggiandone quattro ritrovandosi in una zona pericolosa della classifica d'Eccellenza.

E dopo il pareggio per 1-1 con la Nuova Aquila Grammichele i dirigenti locali hanno deciso di esonerare il tecnico Santo Giuffrida giustificando la scelta con la motivazione che, forse, il tecnico non credeva più nel progetto.

Mister Giuffrida, lamentando una rosa ridotta all'osso, ammette di non aver condiviso alcune scelte della dirigenza è ciò è stato fatale .

A giochi fatti la vittoria in terra di Aci, l'unica perla di Giuffrida, forse ha trovato motivazione nella rabbia del tecnico, dopo la respinta del ricorso presentato proprio contro la sua ex squadra al fine di ottenere alcuni rimborsi viaggio non percepiti.

Comunque neanche 24 ore dopo, la dirigenza santantonese sceglie già il sostituto, si tratta dell'ex bomber siciliano Ciccio Pannitteri.

L'arrivo del giovane allenatore, a giudicare dai risultati, non sembra aver portato lo scossone sperato, infatti nelle due partite già giocate ha portato a casa ben due 0-0.

Da un ex goleador, ci si aspetterebbe un attacco prolifico ma bisogna ammettere che un pareggio con il Camaro, secondo in classifica, non è da buttare via. L'esordio sulla panchina santantonese però, non è stato dei migliori, infatti nel corso del secondo tempo il nuovo allenatore viene allontanato dall'arbitro per reiterate proteste. L'altro pareggio, contro la diretta concorrente per la salvezza, Rosolini non ha invece sollecitato nulla di positivo.

Certo il tempo è poco, mancano solo quattro giornate, ma a Pannitteri gli si chiede di evitare i play out.

La carriera del Pannitteri calciatore è da girovago del gol, infatti ha vestito le maglie del suo Paternò, del Siracusa dove è rimasto una bandiera, del Perugia, del Cesena in B, Potenza, Milazzo, Catanzaro e Ragusa. E' stato poi a Catania nel 96-97, nel Gela e nel Messina.

A fine carriera ha militato, ahilui, anche nell'Atletico Catania per finire non prima di tornare sul campo aretuseo, a sperimentare la doppia veste di giocatore/allenatore con l'Adernò, ottenendo la salvezza e di nuovo Paternò allenatore a tempo pieno.

E adesso Pannitta è biancazzurro, giusto in tempo per salvare il salvabile.



16/03/08

Vatti a fidare dell'abito!

Il santantonese G.R. di 47 anni frequentava amici di tutto rispetto. Tra di loro c'erano persino un Maresciallo dei Carabinieri , catanese, della DIA di Roma, un Maresciallo della Guardia di Finanza sempre di Roma e un finanziere palermitano.

Lo status symbol dell'entourage era evidente anche dalle auto di lusso che guidavano.
I familiari potevano dormire sonni tranquilli, il "ragazzo" era di buone amicizie!
Ma che succede se degli altri colleghi, della Polizia Giudiziaria, scoprono che i tre si alternavano nei viaggi da Roma alla Sicilia guidando quelle auto che risultavano rubate negli autonoleggi della capitale? E con libretti di circolazione anch'essi rubati in Belgio e Lussemburgo, con tanto di targa prova? E che nella concessionaria Savoia Car di Acireale avveniva il riciclaggio completo con la sostituzione dei numeri di telaio con quelli delle carte di circolazione?
Succede che 24 persone adesso sono indagate con arresti, domiciliari e misure coercitive.
Il nostro concittadino ha l'obbligo di dimora ad Aci Sant'Antonio.
Ma il Maresciallo dei Carabinieri, che era la mente del gruppo, non doveva occuparsi di Antimafia? Ma chi gli ha dato quel posto? E ai finanzieri?
L'esperienza di G.R. ci dimostra che le persone non vanno mai valutate per l'abito che portano.

Fonti: 1 -2


Frazioni: L'Ultima Catastrofe









Non lasciatevi ingannare dalla somiglianza con il noto attore britannico. L'ingegnere Rosario Leotta, responsabile dell'associazione Officina Sicilia Autonoma per Aci S. Antonio, non è altro che uno dei tanti effetti speciali del partito più di moda del momento: l'MpA!

L'associazione Officina Sicilia Autonoma che è stata presentata ufficialmente ad Acireale dal presidente Enzo Tutino (consulente dell'assessore provinciale al lavoro Pippo Greco), sotto la benedizione dell’onorevole Giuseppe Basile, ha appunto come partito di riferimento il Movimento per l’autonomia di Raffaele Lumbard e si ispira al movimento di politica democristiana (o centrocristiana, se preferite) “Officina 2007”, di Savino Pezzotta.
Mr. Leotta, ascoltando l'hit del momento "Colpa d'Alfredo" di Vasco Rossi ha indirizzato una lettera al primo cittadino con la quale mette in evidenza alcune carenze di Aci Sant'Antonio:
  • Le multe inflitte con l'autovelox;
  • La cattiva manutenzione di numerose strade di Lavinaio piene di buche pericolose;
  • L'assenza di rallentatori di velocità e segnaletica stradale in molte arterie;
  • Il bus navetta che non c'è mai stato che colleghi Lavinaio col centro del paese;
  • La carenza idrica nelle frazioni;
  • La mancanza del ponte sopra il torrente Lavinaio in via S. Giuseppe;
  • Una delegazione comunale su Lavinaio e S.M.la Stella.
L'ingegnere ha poi quindi chiesto con leggera ironia al Sindaco Pulvirenti se questi problemi li risolverà prima che scada il suo mandato oppure se vorrà lasciarli nelle mani del prossimo sindaco che dovrà risolverli al posto suo.

Per quanto riguarda gli autovelox l'Amministrazione Comunale in accordo con i superstiti Vigili Urbani ha già mandato il suo segnale: da domani torneranno, dopo un mese di stop, nelle strade della Circonvallazione e in via Marchese di Casalotto dalle 9 alle 12 e dalle 16 alle 18 ed entro la prossima settimana anche in via Lavina e via Tropea. Che bellezza!
Per quanto riguarda la manutenzione delle strade e dei segnali stradali l'ingegnere non è certo il primo a parlarne. Ricordate la conferenza di Cittattiva?
Per il bus navetta invece ne ha parlato "Il Casalotto" proprio il mese scorso.
Per la questione dell'acqua, qui è meglio che il nostro ingegnere si rivolga direttamente al suo referente politico l'on. Raffaele Lumbard che è presidente dell'ATO di Catania che gestisce le risorse idriche del territorio. Oppure per fare prima al santantonese Pippo Di Stefano che nel 2006 ne è entrato a far parte all'interno del Consiglio d'amministrazione.
Per queste e altre problematiche delle frazioni gli abitanti possono venire a denunciarle qui. Comunque in questi giorni è in programma un incontro con l'associazione di Giuseppe Rocca.



Lavori in Corso


L'Assessore ai Lavori Pubblici
Elio Cigna
e
Il Presidente della Seconda Commissione Competente
Alfio Bonaccorso

presentano

Ampliamento e Riqualificazione di via Eugenio Montale
e Nuova Piazza del Quartiere Lavina


Per il progetto di ampliamento e riqualificazione di via Eugenio Montale a S. Maria la Stella presentato il 29/02/08 è stato acceso un mutuo presso la Cassa Deposito e Prestiti per 1.100.000 euro.
Gli attori delle operazioni sono stati inoltre: il sindaco Alfio Pulvirenti, il responsabile del procedimento Rosario Strano, l'assessore Maurizio Zingale e il consigliere Giuseppe Barbagallo.
L'importante arteria godrà di nuova illuminazione pubblica, ampi marciapiedi e alberi a basso fusto allargando la carreggiata fino a 9 metri.
Secondo il Sindaco questa è un opera importante perchè consente di migliorare la viabilità della frazione. In seguito si potrà verificare la possibilità di instaurare un senso unico su via S. Maria la Stella e su via Eugenio Montale consentendo così alle vetture di salire da una parte e scendere dall'altra.
Alla fine di questo mandato l'Amministrazione Comunale è riuscita far pubblicare il bando di questa imponente opera che S. Maria la Stella attendeva da tempo e entro il 29/03/08 si farà la gara d'appalto. Dal momento dell'assegnazione a chi vincerà la gara d'appalto sono previsti 10 mesi per il completamento dell'opera. Quindi intorno alla fine di gennaio 2009 vedremo se anche con la prossima Amministrazione i lavori saranno completati.

L'08/05/08 invece sarà pronta la nuova piazza del quartiere santantonese di Lavina all'altezza di via Paolo Vasta, arteria molto trafficata da e per Aci Bonaccorsi.
I lavori sono partiti i primi giorni di gennaio 2008 e in questi giorni procedono a ritmo serrato. La ditta di S.Venerina che sta eseguendo le operazioni per un importo di circa 300.000 euro ha già provveduto a smantellare la vecchia casa presente che servirà ad allargare la sede stradale.
Ha rappresentato un intoppo un palo della luce, ma come a S. Maria La Stella se ne occuperà l'amministrazione comunale santantonese, stavolta insieme all'Enel.
La piazza sarà abbellita da spazi verdi e sarà molto illuminata per dare a Lavina un posto senza precedenti.
Questa opera invece la vedremo con ancora l'Amministrazione vigente in carica.

Altri lavori di minor entità invece quelli della pulizia delle rotonde degli incroci in via Spirito Santo, tra via Marchese di Casalotto e via Aldo Moro, e quella tra via Lavina e via Matteotti.
Lavori che sono stati chiesti strumentalmente dal Presidente della Pro Loco santantonese Sebastiano Basile e dal giovin Giuseppe Torrisi lo scorso 20 febbraio ma che l'associazione Cittattiva ne aveva già posta la questione la scorsa estate.
Comunque la richiesta è servita almeno per far rispondere il Comune tramite l'assessore Catalano che aveva promesso entro i primi di marzo di incaricare una ditta per ripulire le rotonde piene di sporcizia, erba alta e acqua putrida con parte dei 15.000 euro disponibili per lavori di manutenzione di questo tipo.
A proposito di Torrisi che aveva chiesto la sistemazione anche dello sgriccio di S.Maria la Stella, purtroppo per tutti, i Mau Mau dopo 10 giorni dalla reinstallazione l'hanno di nuovo rotta.
Ma costoro credono che l'acqua sia di loro proprietà? Mah!

Per tutte queste opere e quelle che verranno Il Casalotto si terrà il nodo al dito tenendo desti i santantonesi.



15/03/08

Il Ballo del Consesso

A seguire il Consiglio Comunale ci sarebbe da ridere se non consideriamo il fatto che in quel contesto si decidono le sorti di tutti i santantonesi.

E come decidono? In una maniera un pò bizzarra ma consolidata.
Dall'inizio di quest'anno e fino a tutto febbraio in una decina di sedute il Civico Consesso non è riuscito a deliberare nessun punto all'ordine del giorno perchè la maggioranza e la minoranza non sono mai riusciti a mettersi d'accordo.
La minoranza capitanata da Santo Caruso (nella foto) ha abbandonato l'aula numerose volte o comunque si è sempre opposta ai consiglieri della Giunta Pulvirenti. Eppure gli argomenti trattati avevano un certo peso.
E così si è arrivati al 28 febbraio quando la tragicomica ha avuto inizio.
All'ennesimo abbandono dell'aula dell'opposizione, i consiglieri di maggioranza si sono guardati, poi si sono contati e non hanno creduto ai loro occhi: per la prima volta erano in numero sufficente per non sospendere la seduta!
E allora in men che non si dica nella sala del Consiglio si è alzato un nuvolo di polvere tra un mormorio di
"..e vai...sì...firma qua...e questo...anche quest'altro...u firmasti chiddu?...forza...su e giù..."
e tutti i punti dell'odg sono stati approvati!
I Consiglieri usciti dall'aula ben pettinati come fosse mattina, si sono autocongratulati per aver alzato la media delle proposte approvate.
La volta successiva, il 4 marzo, all'apertura dei lavori le scintille sono iniziate subito ma anche qui abbiamo assistito ad un altro episodio degno del miglior Vittorio De Sica. Si stava procedendo incredibilmente ai lavori quando dopo aver estenuamente redatto ben 80 articoli e solo alla fine, il buon Caruso si accorge che la maggioranza non ha i numeri.
Ve la lascio solo immaginare la velocità dei consiglieri dell'opposizione mentre abbandonano l'aula, perchè non segnalata dagli autovelox.
Anche l'indomani è stato registrato un nuovo abbandono da parte dei Consiglieri di Minoranza.
E così la vendetta si è consumata. Ma a spese di chi?

Nell'orgia di assenti e presenti alla fine i punti approvati sono:
  • due condoni che comunque la minoranza approvava,
  • la normativa per il rilascio di autorizzazioni alle medie strutture di vendita,
  • il regolamento per insegne, impianti per la pubblicità e pubbliche affissioni,
  • il Rendiconto 2006 e
  • due piani di lottizzazione.

Un piano di lottizzazione riguarda la contrada Sciarelle mentre l'altro contrada Panebianco. Proprio quest'ultimo aveva provocato numerose polemiche perchè, secondo l'opposizione, il parcheggio con area verde previsto era troppo isolato per essere utile e quindi proponeva di realizzarlo in via Scalazza Grande. La maggioranza ha sempre sostenuto che il Consiglio non può spostare l'ubicazione. Adesso è approvato.
Ma il punto che ha scosso di più è stato quello della gestione del Conto Consuntivo 2006 e dei suoi residui i quali saranno assegnati secondo il parere del responsabile del procedimento finanziario Spinella nel Consuntivo 2007.
Questo è quanto i santantonesi apprendono dalle tv locali, se i Consiglieri protagonisti vogliono argomentare più dettagliatamente le loro gesta i commenti di questo post sono aperti anche per loro.

p.s.: "...ma santu carusu!!!"


Lettera al piccolo F.

Ciao piccolo F., benvenuto.

Sei nato col Sole siciliano di fine febbraio tra le braccia del Mongibello.
Sei nato tuo malgrado: perchè lì dentro stavi bene, perchè eri protetto, adesso i tuoi occhi hanno davanti una terra splendida e martoriata ed ora inizia la vera avventura...
Sei nato sotto il segno dei Pesci, sei nato timido e indeciso ma anche sognatore e sensibile.
E per questo quando sei nato sotto gli occhi di tua madre ma non quelli dei tuoi padri hai sofferto incredulo.
Già, ti aspettavi di vederli lì con gli occhi lucidi bramosi d'abbracciarti ma tuo padre e il padre di tuo padre non c'erano. Anche se il tuo papà era passato a prendere il nonno ed erano partiti verso di te.
Ma alcune luci blu li han portati via dalla strada del vostro incontro.
Non avercela con chi lo ha fatto perchè costoro han solo adempiuto al proprio lavoro.
La tua nuova vita ti presenta subito la realtà che dovrai affrontare in questo mondo e quello che è succeso è un esempio di come non dovrai mai interpretarla.
Quando ancora eri nella pancia della mamma il tuo papà, che di marachelle ne aveva già fatte, voleva in cuor suo regalarti qualcosa che non possedeva e che la realtà sociale da lui conosciuta non gli dava a basso prezzo.
E così che davanti alle onde dello Jonio provava a prendersi quello che non era suo.
Egli non era solo e con l'aiuto di malfidati amici è riuscito a nascondersi fino al giorno che sei nato tu, poi il conto da pagare è arrivato anche per lui.
Era così tranquillo di star facendo la cosa giusta che è passato a prendere il nonno che non poteva assolutamente uscire perchè anche lui in passato ha fatto tante marachelle.
Adesso anche tu ne farai tante ma non arrivare mai al punto di far piangere tua madre che con tanto amore ti ha fatto fiorire in questa terra.
Adesso dovrai stare attento a chi ti vuole bene e chi no perchè è facile che chi ti si presenterà davanti offrendoti mussi di ficurinia non è degno della tua amicizia.
Faranno di tutto per convincerti a stare dalla loro parte prima adulandoti e poi minacciandoti ma tu chiudi gli occhi ragazzo, e credi solo a quel che vedi dentro, stringi i pugni e non lasciargliela vinta neanche un momento.
Se saprai guardare lontano troverai gente lodevole e valorosa in questa terra.
Non fermarti alle difficoltà perchè puoi essere tu insieme ad altri a rendere migliore il luogo e le persone che ti circondano.
Piccolo, come posso spiegarti la bellezza della Vita se tu ne sei il miglior esempio?
Come posso raccontarti il suo fascino, nonostante il dolore, l'odio, la cattiveria, e farti capire che essi fanno parte della Vita, senza intaccarla.
Potrò insegnarti ciò che so di questo Mondo, se lo vuoi; e chissà, magari imparare da te quello che io ancora non ho capito.
Vorrei rassicurarti sugli uomini: imparerai ad amarli, a proteggere chi non ne è in grado, e a tutelare la loro libertà come il più grande dei tesori.
Così non dovrai portare rancore a tuo padre e a tuo nonno per quello che hanno fatto ma dovrai inebriarli della tua saggezza di nuovo arrivato.
Presto ti chiederai cosa vuoi diventare e la tua appartenenza al popolo farà sorgere in te un moto di ribellione che se usato coi fini giusti ti porterà lontano, se invece non saprai gestirlo le trappole della società ti adescheranno fino a odiare chi ti ha dato la vita.
Ma ricorda, quando lo vorrai ti basterà un momento e la tua scelta sarà la migliore.
Lo imparerai.

Origine delle fonti:
"TRA News" del 29/02/08
"LaSicilia" del 01/03/08



09/03/08

9 marzo 2008

Un secolo fa, la sera del 9 marzo 1908 presso il ristorante "L'Orologio" nel pieno centro di Milano, un gruppo di intellettuali, artisti, poeti, letterati e sportivi di diversa estrazione razziale e dissidenti dal Milan Cricket and Football Club fondano una nuova società che lavori con criteri diversi, una società aperta che guardi oltre i confini lombardi e che sui campi di calcio di Milano vuole anche gli stranieri.
Il pittore Giorgio Muggiani ne disegna lo stemma e nasce l' Internazionale Football Club.

La squadra che oggi è in testa nella classifica della serie A, nonostante i soci fondatori ne rappresentassero la borghesia milanese, nella sua storia ha sempre incarnato le peculiarità tipiche dell'essere umano. Le vittorie si sono mescolate alle sconfitte e le gioie alle delusioni in un mix molto reale vicino alla gente del popolo tanto da meritare il soprannome di Beneamata.
I sentimenti di onestà e lealtà che questa società ha trasmesso sono lontani anni luce dalle vittorie macchinose delle altre società dell'Olimpo del calcio: Juventus e Milan.
Caratteristica questa che è venuta fuori inesorabilmente dai recenti fatti di Calciopoli.
Gli ultimi presidenti delle due società, Agnelli e Berlusconi hanno dimostrato nella loro vita industriale e politica quanto l'inganno del potere può falsare la realtà mietendo sogni gratuitamente.
Il presidente Massimo Moratti, invece, nonostante sia petroliere di famiglia dobbiamo riconoscergli una naturale generosità e lealtà sportiva.

L'Inter, oltre che uscirne pulita sul campo e aldilà delle vittorie sportive può vantare numerose attività di beneficenza nei confronti del sud del mondo.
Famosa è ormai l'iniziativa dell'Inter Campus che regala a migliaia di bambini nel mondo la possibilità di giocare a calcio con l'ausilio dell'educazione scolastica a chi non può permetterselo.
E' noto, ancora, che l'Inter supporta le associazioni umanitarie di Emergency e Lila Cedius, le fondazioni Pupi e I Bindun, l'Associazione Bambini in Romania Onlus e lo spazio cittadino ChiamaMilano.
Grazie al supporto dei suoi tanti calciatori sudamericani appoggia l'attività della comunità di teatro indipendente argentino Comuna Baires e dal 2004 grazie all'azione del capitano Javier Zanetti e del dirigente Bruno Bartolozzi, ha un rapporto di solidarietà molto stretto con l'esercito indipendentista zapatista nel Chiapas, in Messico del subcomandante Marcos. Il subcomandante, unico eroe dei nostri tempi, che è anche scrittore, ha citato la squadra dell'Inter in un suo racconto e, nel maggio 2005, ha scritto al presidente Moratti per proporgli una partita amichevole contro la selezione dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale. L'amichevole nonostante la risposta affermativa di Moratti e l'accoglimento di Marcos deve ancora giocarsi, forse perchè il dirigente Bartolozzi non è più nello staff.

In questa orgogliosa etica sociale alla coscienza dell'Inter dobbiamo però imputare alcune macchie nella sua storia: due nel presente e una nel passato. Tutte al di fuori dei campi di calcio.
Nell'attualità una macchia è presente tra gli azionisti della società e si chiama Marco Tronchetti Provera che con la sua gestione poco etica e indebitata di Telecom permette ancora oggi che Aci S. Antonio non abbia l'adsl.
E ancora, oggi sulle maglie nerazzurre campeggia il logo dello sponsor tecnico Nike da anni al centro di polemiche per le condizioni umilianti di lavoro dei suoi dipendenti e per lo sfruttamento del lavoro minorile nel terzo mondo.
La macchia più antica nel tempo risale a qualche anno prima del periodo d'oro dell'Inter quando vinceva tutto in campo internazionale.
Il patron di allora Angelo Moratti, padre dell'attuale presidente, contribuì per primo a smantellare uno dei tratti di spiaggia più belli del Mediterraneo: Augusta-Priolo-Melilli per farlo diventare il triangolo della morte costruendo il primo complesso industriale del petrolchimico.
Il polo industriale fu poi venduto alla Esso ma ancora oggi nella zona gli abitanti lamentano un'altissima percentuale di tumori e di malformazioni nelle nascite.
Oggi le scorie della Saras inquinano in maniera diretta solo il territorio sardo e Massimo Moratti in qualità di amministratore delegato impiega principalmente il suo tempo nella squadra lasciando le decisioni aziendali più importanti ai suoi soci.
Nonostante ciò faccio appello alla sua nota generosità e umanità per occuparsi almeno una volta nel modo a lui più consono almeno della cancellazione di questa macchia ambientale e umana nella costa tra Catania e Siracusa, ancora oggi minacciata dalle trivellazioni in Val di Noto.

Un secolo dopo, la sera del 9 marzo 2008, nella stessa strada nel pieno centro di Aci Sant'Antonio dove da anni risiede l'Inter Club "E. Pellegrini" un gruppo di intellettuali, artisti, poeti, letterati e sportivi Santantonesi dissidenti dalla solita gestione clientelare della politica siciliana inaugurano la nuova sede dell'Associazione CittAttiva. E' un gruppo che lavora con criteri diversi, una associazione aperta che guarda oltre i confini santantonesi e che al centro della vita di Aci S. Antonio vuole anche i giovani e le donne.

Alla luce di questa comparazione forzata frutto della casualità della data, auguro ai giovani di CittAttiva 100 anni di successi nella vita sociale santantonese come quelli dell'Inter in Italia e nel mondo auspicando una irradazione dei sentimenti di lealtà e correttezza intellettuale, politica e sociale molto più di quella dell'Inter.

Le Fiamme che non bruciano.

La Guardia di Finanza di Acireale, in questo periodo, sta vigilando i depositi di combustibile della zona.

A gennaio è stato sequestrato gasolio in depositi abusivi a Zafferana e Pedara, a fine febbraio è toccato ad Aci S. Antonio vedersi scoprire nelle sue campagne un deposito illecito per lo stoccaggio di bombole di GPL.
Il continuo traffico di mezzi pesanti carichi di bombole hanno insospettito i finanzieri che con un appostamento hanno scoperto il deposito.
Nonostante fosse nascosto e senza insegna, il luogo faceva capo ad un punto vendita di Aci Catena.

Sono stati sequestrati 3300 kg di GPL (mediamente 150 bombole) adesso concentrati temporaneamente in un centro autorizzato di Belpasso mentre la donna titolare della ditta è stata denunciata, in virtù del reato di costituzione illecita di un deposito di combustibile superiore ai 500 kg e del mancato rispetto della normativa antincendio di cui dovrà rispondere penalmente. Rimane così in attesa del processo e della eventuale confisca che verrà disposta dalla procura della Repubblica di Catania.

Il negozio di bombole gpl, secondo ReteImprese, parrebbe essere l'unico punto vendita di gas liquidi ad Aci Catena.

La vendita in bombole di GPL, che deve rispettare determinati criteri di sicurezza, è rivolta sia all'uso domestico che industriale.
Il GPL (Gas di Petrolio Liquefatto) viene erroneamente definito Gas Propano Liquido ma in realtà è composto da Propano, Butano e gas naturali.
Nonostante derivi dal petrolio (è, insieme al metano, uno dei gas distillati dall'oro nero più puri e leggeri) le sue scorie una volta bruciato, sono ridotte a poche quantità di anidride carbonica ed acqua.
Per queste sue caratteristiche è considerato principalmente un carburante per auto economico e rispettoso dell'ambiente, inoltre assicura lunga vita al motore e riduce il consumo di olio.
Chi possiede una vettura alimentata a GPL conosce benissimo il vantaggioso risparmio rispetto alla benzina: il suo costo è circa la metà della verde.
Le stazioni di rifornimento sono ormai diffuse in tutta la penisola, quelle vicine al centro santantonese sono due: una a S. Giovanni La Punta e un altra ad Acireale.

In auto un impianto a gas non è assolutamente pericoloso.
Tutti i componenti sono progettati per sopportare sollecitazioni superiori a quelle a cui saranno sottoposti una volta montati.
In caso d'incidente la sicurezza è garantita dalla robustezza delle bombole, dalle caratteristiche dei tubi e dai sistemi di fissaggio del serbatoio.
Genericamente gli unici incidenti legati alle bombole GPL, peraltro in netta diminuzione, risultano dovuti in larga misura al mancato rispetto delle norme di sicurezza da parte del consumatore finale.
E nel nostro caso la donna catenota deve ritenersi fortunata.
Le fiamme arrivate al suo deposito non sono state quelle che avrebbero bruciato le campagne santantonesi e procurato chissà quali altri danni bensì quelle Gialle della Finanza.