13/05/09

Report - I Vicerè (Opera Omnia)

Il servizio di Report sulle ombre di Catania è stato una bomba. Non solo per il vespaio di polemiche che ha scatenato ma anche e soprattutto perchè alla luce di alcuni misfatti si è messa in moto la macchina della magistratura. Non poteva essere altrimenti quando un'inchiesta giornalistica basata su fatti documentati si contrappone alla storica complicità della stampa ufficiale. Il tutto in un contesto locale dove bypassare le regole è diventata la norma.

Questo post vuole essere un'antologia del grande lavoro giornalistico che ha abbracciato Catania negli ultimi tempi. Da Milena Gabanelli e il suo staff alle cronache nazionali fino al sottobosco dell'informazione catanese.
In questa inchiesta molte cose le conoscevamo già ma a Report va il merito di aver trasmesso in prima serata per tutta l'Italia, la vergogna che da anni si perpetua a Catania nell'indifferenza generale.
Aver fatto i nomi di chi ha creato lo scempio e di chi lo favorisce non ha prezzo. Per il resto c'è questa opera non definitiva, che vuole racchiudere tutto ciò che "I Vicerè" ha contaminato.
E' un omaggio alla coraggiosa voglia di risalire nella speranza di lasciare ai posteri il seme del risveglio dei catanesi.
Perchè per un Italia più giusta bisogna passare per forza dall'ombelico di Catania.

Report

I VICERE’
di Sigfrido Ranucci
L'inchiesta documentata su Catania in versione multimediale
(video-testo-link)


1a parte
L'elisir di lunga vita di Scapagnini per Berlusconi, Sant'Agata e la mafia nella festa.
Il commercio della cera.


2a parte
I lavori per il Comune affidati e controllati dalla famiglia Mangion, il ruolo dei Santapaola nelle elezioni in Sicilia, e le loro pressioni per far votare le liste Berlusconiane. Chi è Pino Firrarello.

3a parte
Scapagnini e il caso "cenere dell'Etna", il coinvolgimento dell'inadeguato Nino Strano. L'inefficienza di vigili e pompieri. Incarichi "strani" in Comune.

4a parte
I fondi (850mln) per il piano antisismico finiti in rotonde e parcheggi abusivi ora chiusi, l'assoluto abbandono delle scuole, dei quartieri popolari come Librìno e San Giovanni Galermo.

5a parte
Le fogne a cielo aperto e il canone depurazione. Il disservizio della Sidra, azienda idrica indebitata fino al collo ma sulla quale sono piovuti soldi a palate. La Lega Nord finanzia l'MpA e la Librino dimenticata.

6a parte
Librìno e le case occupate dagli abusivi, la messa in vendita delle proprietà del Comune e la creazione della società fantasma "Catania Risorse". L'assolutismo editoriale del propietario de "La Sicilia", Mario Ciancio che non permette che venga stampata "La Repubblica" a Catania.

7a parte
Ciancio, controlla che tutti leggano soltanto "La Sicilia", monopolizzando l'informazione. Gli affari dell'uomo più potente della Sicilia. Il rifiuto della pubblicazione del necrologio del Commissario Montana, ucciso dalla Mafia ai tempi del maxiprocesso. La lettera di Vincenzo Santapaola. La lista Cipe per i 140 milioni.

8a parte
Il Villaggio Goretti allagato e la giustizia. Il Cipe e la "manina" sui fondi Fas (140 milioni)

IL DOPO REPORT

Il giorno dopo, a Catania non si parla d'altro: dell'inchiesta di Report, dei malaffari della città e del monopolio di Ciancio.

Sul web i commenti si sprecano: sul forum di Report, ma anche su blog come 095, Rock(S)politik, Cittattiva e Argo.

La notizia che ha fatto più impressione sentire in prima serata nazionale è stata quella dell'accordo tra Ciancio e il quotidiano Repubblica. Purtroppo però l'indomani, sul giornale fondato da Eugenio Scalfari, esce un articolo di Concetto Vecchio che elenca minuziosamente tutto quello che ha detto Report tranne la questione dell'accordo. Stessa cosa ha fatto, guardacaso, lasiciliaweb.

Catania, 850 milioni di euro sprecati per opere mai finite (Repubblica)

Chi se ne accorge s'interroga:

Una puntata di Report porterà di nuovo la democrazia a Catania?”(U Cuntu)

Per il buco dell'informazione c'è un colpevole anche a Roma” (Step1)

Contemporaneamente L'Unità rincara la dose anticipando parte del contenuto dell'ultimo libro dell'eurodeputato Claudio Fava, figlio del grande Pippo Fava e forse anche per questo mai nominato dal giornale di Ciancio. Il libro è “I disarmati”, verrà presentato il 28 marzo e contiene le memorie sulle battaglie a Catania e in Sicilia perse contro la mafia negli anni 90. Il libro dà spazio alle omissioni del quotidiano “La Sicilia” sull'argomento e al modo ambiguo di trattarlo in quel periodo molto sanguinario. I mali di catania hanno radici lontane.

La Sicilia degli anni 90 e le occasioni perse per combattere la Mafia”(L'Unità-CataniaNotizie)


LA REAZIONE DI CIANCIO

Il 17 marzo Mario Ciancio è costretto a rispondere dalle sue pagine, suo malgrado perchè non è abituato a scrivere editoriali, nonostante sia editore e direttore iscritto all'albo dei giornalisti. Forse per questo è molto sintetico: insinuazioni e notizie deformate, dice.

Impeccabili i commenti all'imprenditore:

Report: la difesa incredibile di Ciancio”(U Cuntu)

Mario Ciancio Sanfilippo e la sua Catania sfortunata” (La Periferica)

Ma anche quelli al suo fedele collaboratore Domenico Tempio che descrive il suo giornale come una palestra di libertà e indipendenza di informazione:

Ma il coccodrillo come fa?” (Argo)

Inizia così una settimana di disinformazione pressante da parte del quotidiano catanese. Ogni giorno c'è un opinionista, un intellettuale, un politico o un luminare che prende le difese del quotidiano che li ospita imputando alla trasmissione di RaiTre di tutto e di più.

Leggi qui gli articoli de La Sicilia su Report e Catania raccolti da CittaInsieme.

Comincia il 18 marzo un polemista alla Sgarbi, uno che ha fatto scuola da Giuliano Ferrara e al Giornale: Pietrangelo Buttafuoco, presidente del Teatro Stabile. L'articolo è di Tony Zermo e afferma cose infondate su Beppe Montana ma Antonio Condorelli lo smentisce subito:

Solidarietà alla famiglia di Beppe Montana ucciso dalla mafia

Il 19 marzo interviene il soprintendente ai Beni Culturali Gesualdo Campo e Condorelli risponde anche a lui:

Replica alla continua disinformazione de “La Sicilia” dopo Report

La Sicilia deforma la sua lettera e Campo ribatte ma viene di nuovo smentito dal giornalista catanese.

Report, Condorelli replica a 'La Sicilia' (Step1)

Intanto il 19 marzo La Sicilia pubblica un sondaggio sul sito in cui chiede: “Vi riconoscete in questo quadro della città?” L'85% dice di sì ma 2 giorni dopo scompare.

Il 20 marzo, su La Sicilia, non si sa da che pulpito, uno pseudo comunista, tal prof. Barcellona continua l'attacco a Report chiedendo ai lettori di porsi delle domande. Secondo lui trasmissioni come quella di RaiTre allontanerebbero i cittadini da Catania.

Però non tutti sono d'accordo per fortuna:

"Non mi dimetto da catanese" (Step1)

Pietro Barcellona torna a scrivere di nuovo su La Sicilia convinto che Report addormenti i catanesi prima il 25 marzo e poi il 5 aprile.

Barcellona-Report: "Cattiva informazione". Ma è lui che non è informato (U Cuntu)

Il 21 marzo ancora attacco dalle pagine de La Sicilia: il preside della Facoltà di Lettere e Filosofia Enrico Iachello, come fosse un atto dovuto, sostiene che "il mercato per un altro giornale a Catania non c’è"!.

Questi difensori sembrano pompieri, dice Argo:

I pompieri di Quaggiù


Interviene anche il presidente della provincia Castiglione difendendo suo suocero Firrarello, definendolo però “amico”.

Sulla carrellata contro Report scrive Massimiliano Nicosia:

Il monopolio dell’informazione: le verità su Catania” (La Periferica)

Tony Zermo riesce comunque a difendere l'indifendibile:

“La Sicilia, Catania e Report” (ZermoPosta)

A completare la carrellata arriva ovviamente anche Stancanelli sostenendo che la sua intervista è stata manipolata e Enzo Bianco che difende la “sua” Catania sentendosi ingiustamente coinvolto.


I CATANESI ED EZIO MAURO

Cittadini molto attenti intervengono di petto:

“I catanesi scrivono a Ezio Mauro. Scriviamogli anche noi!” (Argo)

"Caro Mauro, ti presentiamo i catanesi" (Step1)

La tenacia della redazione universitaria dà i suoi frutti durante il Festival Internazionale del Giornalismo:

Repubblica a Catania? Le risposte di Ezio Mauro (Step1)




LA NON QUERELA DI CIANCIO

La notizia clamorosa si apprende dalle pagine online de La Sicilia:

Ciancio chiede alla Rai dieci milioni di euro” (095)

Mario Ciancio querela Report e chiede 10 milioni.” (Rockpolitics)

Anche il Tg1, che era rimasto in silenzio sull'inchiesta, si sente di dover dare la notizia.

Giorgino in diretta però lascia intendere il carattere diffamatorio del programma della Gabanelli.

VENGO DOPO IL TG Caso Catania: I silenzi e le parole (ItacaNews)

Peccato però che non si tratti di querela ma di causa civile.

Mario Ciancio non ha «querelato» Report (Step1)

Dopo Report: lacrime ma niente querele (Argo)

E Catania Possibile si chiede:

Esiste a Catania il monopolio dell’informazione? (CataniaNotizie)

Così il 22 marzo la citazione di Ciancio viene ripresa sul quotidiano La Sicilia:

LA DIFFAMAZIONE DI «REPORT»
REAZIONE DEL DIRETTORE MARIO CIANCIO
La Rai citata a giudizio Il direttore ed editore del quotidiano La Sicilia, Mario Ciancio Sanfilippo, ha dato mandato ai suoi legali di «convenire in giudizio la Rai per risarcimento danni per il contenuto diffamatorio derivante dalla trasmissione Report andata in onda il 15 marzo scorso» su Raitre. Nell’azione giudiziaria è chiesto anche un risarcimento per danni di 10 milioni di euro. «La somma - è stato precisato - sarà data in beneficenza a un istituto di assistenza agli anziani»


IL RITORNO DI REPORT

Il 20 marzo il sindaco Stancanelli dichiara ad Antenna Sicilia che "Il Villaggio S.Agata raccontato da Report nell'ultimo anno non si è allagato". Cosa non vera visto che intanto si tratta del villaggio Santamaria Goretti e l'ultimo allagamento risale al 26 ottobre 2008 come da servizio di Antenna Sicilia e come smentisce la stessa La Sicilia il giorno dopo.

Il 23 marzo il sindaco si reca al Villaggio Goretti, la chiama “Operazione Verità”. Ma intanto in città è tornata la troupe della Gabanelli

Domenica 29 marzo Report di nuovo su Catania con un aggiornamento (095)

Report, I Vicerè - Com’è andata a finire? (095)




INDAGA LA MAGISTRATURA

A questo punto la Procura di Catania indaga sul centro commerciale di Librino, la Corte dei Conti di Palermo su InvestiCatania ma soprattutto dopo la candida ammissione di Stancanelli sulla "manina" dei 140 milioni del Governo, il 30 marzo la magistratura catanese gli manda un avviso di garanzia per reato di falso.

Piovono inchieste (Argo)

L'8 aprile Stancanelli per compensare la propria caduta d'immagine e dopo lunghe assenze torna in Consiglio Comunale, ma non gli va molto bene.

Molto rumore per nulla (Argo)

Due giorni dopo il Quotidiano di Sicilia e l'Espresso (in forma ridotta) pubblicano l'inchiesta sulla lista inventata di Stancanelli.

Il sindaco Stancanelli nell’inchiesta sul buco di bilancio. A cosa servono questi 140 milioni? (CataniaNotizie)

Il Comune in audizione alla Corte dei Conti (IlDito)

Le bugie hanno il naso lungo (Argo)

Stancanelli interrogato (Antenna Sicilia)

Intanto c'è chi torna sul centro polifunzionale appena sequestrato di cui ha accennato Report:

Due morti e un sequestro (Argo)

Edilizia creativa o lottizzazione abusiva?

Il 23 aprile invece si torna sull'inchiesta alla giunta Scapagnini:

Scapagnini rinviato a giudizio per il buco di bilancio (CataniaNotizie)

Catania: 'Buco a comune, chiesto processo per Scapagnini (Repubblica)

Gestione allegra del Comune: tutti a processo! (L'Unità-CataniaNotizie)

Il 24 aprile l'ex magistrato Giambattista Scidà muove alcune accuse sull'operato di Report. Per esempio il non aver parlato della magistratura catanese.

Report, addio!


Report addio? Molti dibattiti ma poca responsabilità... (U Cuntu)

Puntuale Condorelli risponde.

A maggio arriva anche il rinvio a giudizio per Scapagnini e Virlinzi, l'inchiesta è quella dei parcheggi a Catania.


I PROTAGONISTI DI REPORT

L'affidabilità degli autori de "I Vicerè" è indiscutibile. Il 10 maggio Milena Gabanelli viene premiata per la verità delle sue inchieste.

Ascolta l'intervista a Sigfrido Ranucci autore anche della famosa inchiesta sul fosforo bianco in Iraq.

Ascolta l'intervista all'instancabile giornalista free lance catanese, Antonio Condorelli.


Il 29 aprile la società civile di Catania si incontra per discutere del dopo-Report:

Catania dopo Report? Sempre uguale, ma con una proposta… (095)

Il 9 maggio l'associazione CittaInsieme è costretta ad annullare un'assemblea i cui invitati rappresentavano la testimonianza diretta dei protagonisti di Catania degli ultimi 15 anni: Bianco, Scapagnini, Stancanelli e Ciancio. Solo Bianco ha accettato, il dott. Scapagnini ha detto di essere malato, Stancanelli era impegnato e Ciancio nonostante avesse scritto di essere disponibile alle domande, ha risposto di non poter rilasciare dichiarazioni pubbliche per via della causa civile che lui stesso ha intentato.

Cittàinsieme, assemblea dopo Report: Ciancio, Scapagnini e Stancanelli indisponibili al confronto (La Periferica)

"Ancora intoccabili i Vicerè di Catania".

Il 13 maggio Il Casalotto pubblica l'Opera Omnia di Report. La vera informazione a Catania esiste, basta saperla cercare. Ma da sola non può cambiare le cose. Adesso tocca ai catanesi.










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