24/02/09

I soldi del Turismo nelle Rotonde

Nella foto qui sopra (clicca per ingrandire) potete vedere più o meno quali saranno i lavori per migliorare la circolazione attorno al casello dell'A18 di Acireale e cioè:

un 8 allungato tra viale Cristoforo Colombo e via Cefalù dove verrà allargata la carreggiata per agevolare il doppio senso di marcia e allungato lo spartitraffico fino all'incrocio di via Tropea;


l'installazione di rotonde nelle vie:
Allegra Cuore (Acicatena) in prossimità del secondo ingresso dell'ospedale acese;
via Piano S.Giovanni, incrocio con via Tropea, (ex torchio);
via S. Giovanni incrocio con via S.Giovanni S Maria la Stella.

la riqualificazione della rotatoria di via Pulica in contrada Colle del Gelsomino (Aci S. Antonio);

ma anche il rifacimento del manto stradale e della segnaletica orizzontale di metà dell’anello della circonvallazione di Aci S. Antonio.


Secondo gli amministratori il tutto dovrebbe servire anche per decongestionare la viabilità per l'Ospedale Santa Marta e S.Venera.

I comuni interessati alle operazioni sono Acireale, Acicatena e Aci S. Antonio con la partecipazione della Provincia.
Infatti il 27 novembre scorso al palazzo di città di Aci S.Antonio l'assessore provinciale alla viabilità Ottavio Vaccaro si è incontrato con le parti coinvolte rendendo operativo il gruppo tecnico che ha poi realizzato il progetto preliminare presentato dettagliatamente all'assemblea del "Patto delle Aci" il 3 dicembre ad Acireale, comune capofila. I dirigenti degli uffici tecnici dei tre Comuni coordineranno il team di lavoro.

Per realizzare queste "opere" quindi verranno utilizzati due milioni e 300mila euro, somme residue del fondo relativo al "Patto delle Aci", che, ricordiamo, aveva come finalità quella di valorizzare le risorse culturali, ambientali ed umane.
Attraverso interventi mirati alle Piccole e Medie Imprese l'obiettivo principale era quello di incrementare l'afflusso turistico nell'area del Patto.

Grazie alle rotonde quindi renderemo felici i turisti che quando arriveranno nelle terre di Aci potranno (inquinando) girare... girare... girare... girare... girare... girare... girare...

p.s.: anche quest'anno le Terre di Aci hanno partecipato con uno stand alla Bit di Milano, la Borsa Internazionale del Turismo. Il programma proposto ricalca le meraviglie di quello dell'anno scorso. Tra le attrattive, pensate, c'è ancora il Parco di Casalotto!! Certo che ci vuole coraggio dopo aver buttato via il famoso finanziamento!




22/02/09

La vicenda Tarsu



Cari santantonesi con la bolletta della spazzatura alle stelle, quello che vedete qui sopra è il sunto della vicenda Tarsu di fine novembre.

Ricapitoliamo:
Con la determina 81 del 24-9-08 il sindaco Cutuli aumenta la bolletta in maniera illegittima e CittAttiva presenta il ricorso al Tar.

L'aumento di Pulvirenti del 20% a marzo+ l'aumento del 20% a settembre di Cutuli+ l'aumento dell'addizionale provinciale fanno balzare l'aumento al 45-50% rispetto all'anno scorso ma c'è chi parla addirittura di 65%. Ve ne siete accorti?

Secondo le previsioni del sindaco con questa furbesca manovra i santantonesi verseranno 300mila euro nelle casse del Comune.

L'immediata risposta di Pippo Cutuli alla notizia del ricorso, paventava un dissesto come Catania mostrando i numeri incredibili del passivo comunale. Al 25 novembre la situazione si presentava così:

Euro 7.191.256,76 di debiti di cui
scopertura di banca 1.700.000 euro
debiti vs. fornitori 1.500.000 euro
debiti Oikos/Aciambiente 3.800.000 euro

A questi numeri assistiamo al festival delle scuse:

Cutuli:
"stiamo applicando la legge"
ma quando mai? e allora dove sta il problema? I termini dell'aumento sono scaduti come da legge 93/2008 !
"non si voleva mettere in difficoltà la cittadinanza ma dovevamo intervenire per fronteggiare l'ampio debito trovato"

certo e a pagare sono i cittadini che hanno sempre pagato!

"non è possibile affermare che non possono essere fatti aumenti"
beh potevi dirlo in campagna elettorale però!
"non abbiamo una lira, non abbiamo un soldo"
questa l'ho già sentita dalla voce del suo braccio destro prima delle elezioni:
"(...) la cassa del bilancio è completamente esaurita non c'hanno neanche un...5 lire e se non c'ha i contatti con Palermo, con Roma e provincia noi siamo tagliati fuori siamo l'ultimo paese della provincia di Catania."
Ma unni su uora sti contatti? Ah?
Dall'assessore Santamaria, proprio da lei non ce l'aspettavamo:

"il comune è come una famiglia bisogna operare bene, prima risanare e poi programmare"

la sacra famiglia della giunta la conosciamo bene, peccato però che a risanare siano quei "figli di buonadonna" dei cittadini, vero?

Ma è con l'assessore Di Stefano che le scuse hanno l'apoteosi:

"prossima apertura di un isola ecologica e di una zona di discarica..."


Certo quella che da 24.000 mq è diventata solo di 5.000!!

"...dove possiamo piazzare gli scalabbi per fare bene la differenziata"

e cchi ssu sti... scalabbi???

"le maniche ce le siamo rimporcate visto che ci istigano per motivi futili"

eh si ve le siete proprio "rimporcate"...!

Inoltre nei servizi giornalistici risulta che:
"Il primo cittadino ha sottolineato che, pur con l’aumento praticato, la nuova aliquota della Tarsu, fissata nel 2,60%, rimane comunque più bassa di quella dei vicini Comuni di Acireale (2,64%), Acicatena (2,80%) e quasi la stessa di Aci Bonaccorsi (2,59%)."
Su questi numeri e sull'inopportunità del ricorso risponde il consigliere Micalizzi:
"Il ricorso non è né inopportuno né fuori luogo. E’ anzi un diritto e un dovere del cittadino che cerca di salvaguardare i propri interessi. Sperando non sia una dichiarazione del primo cittadino, l'aliquota della Tarsu citata non è una percentuale quanto una cifra da riportare in euro, in sostanza, 2,60 euro a metro quadro (metro di misura per il pagamento della Tarsu per i possessori di case)."
Sui numeri, invece, che Cutuli snocciola il 12 febbraio:
"(...) la gestione corrente delle entrate e delle uscite è rimasta quella programmata dalla precedente amministrazione che, già nel maggio 2008, aveva provveduto ad aumentare l’imposta sui rifiuti solidi urbani del 20%: un’aliquota che garantiva una copertura dei costi comunali del servizio solo fino al 79,19%. Necessario, quindi, l’aumento di un ulteriore 20%. I costi del servizio sono lievitati dai 970.713 euro del 2000, quando i contribuenti fornivano non più del 50% del costo del servizio, ai 2.203.000 euro del 2008 corrispondenti a circa il 93,20% del totale. Nonostante gli aumenti, rimane a carico del bilancio comunale una somma di 200 mila euro."
La scusa era l'aumento dei costi dal 2007 al 2008 ma invece lui riporta l'aumento subito in 8 anni, perchè?
E poi sembra chiaro il suo ragionamento: è normale che i cittadini affrontino qualsiasi costo che la gestione degli Ato addebita.
Un meccanismo contorto che come sappiamo genera continuamente disagi, infatti nel frattempo i netturbini vanno in agitazione una volta al mese per il mancato arrivo dello stipendio.
Ad oggi il comune dovrebbe avere un debito nei confronti di Geoambiente (tramite l'Ato) di 290.000 euro.

Il 18 dicembre c'è stata l'udienza al Tar il quale il 23 dicembre respinge la sospensione della determina poichè non vi è danno grave e irreparabile ma non è entrato nel merito della questione.
Il 22 gennaio CittAttiva presenta istanza di “prelievo” sollecitando il Tar a fissare una data prossima per la discussione sul “merito” e sottolineando che la premura con cui chiedono il giudizio è giustificata dagli avvisi che, con curiosa sollecitudine, stanno pervenendo ai cittadini.

Gli avvisi recapitati con posta ordinaria non essendo fiscali non hanno valore legale e la somma dei bollettini presenti corrisponde a un bollettino globale che è possibile pagare in un’unica soluzione entro l’ultima scadenza indicata, ossia il 31 maggio.

Ma il consiglio è attendere la cartella esattoriale dopodichè si potrà pagare entro e non oltre 60 giorni. Certo, si pagheranno circa 6 euro in più, ma non prima di fine anno quando arriverà la cartella e permetterà di acquisire l’esito del ricorso al Tar e, in caso di vittoria, di rifare i "ruoli" e gli avvisi di pagamento. Chi non avrà ancora pagato dovrà chiedere al Comune solo lo sgravio delle somme in più, e pagare la differenza; al contrario, chi avrà già pagato dovrà chiedere indietro la differenza, e i tempi potrebbero rivelarsi lunghissimi con il comune che piange cassa!

In questa politica della giunta è evidente che per risanare i debiti di cattiva amministrazione e gestione dei rifiuti a pagare devono essere i cittadini, ma non quelli evasori, solo quelli che hanno sempre pagato. Auguri! Continuate a votarli!



15/02/09

tele...Camere di Sicurezza

Ho già parlato di sicurezza in un vecchio post. Di come la paura indotta dai media serva solo ai governanti ad avere un popolo bisognoso di loro.

Ho proposto solo provocatoriamente i militari nelle strade e il governo non solo lo ha veramente fatto ma è andato pure oltre, con le leggi razziali dell'ultimo Ddl sicurezza. La campagna mediatica del regime piduista mira alla paura del diverso e del povero, acquisendo consensi ingiustificati mentre il popolo italiano ancora non si sveglia.

Ad Aci S.Antonio i problemi sono tanti ma la sicurezza non è proprio la prima preoccupazione anche se non la pensano così i politici che seguono l'onda della casta. Nella ridente cittadina etnea presto la vita dei suoi abitanti sarà sorvegliata dagli occhi delle telecamere.

Infatti lo scorso 28 novembre l'amministrazione comunale ha firmato un accordo insieme ad altri 5 comuni (Aci Catena, Aci Castello, Valverde, Aci Bonaccorsi e S. Venerina) aderendo ad un consorzio che ha partecipato ad un bando finanziato dal P.O.N. Sicurezza gestito dal Ministero degli Interni.

Il finanziamento riguarderà un innovativo e sofisticato sistema di videosorveglianza dei siti sensibili o delle aree ritenute abili al controllo dell'occhio elettronico.

I dettagli del progetto non si conoscono perchè sono stati illustrati in un incontro tecnico a porte chiuse, non aperto al pubblico e nemmeno alla stampa. Sapete com'è? La sicurezza....

I punti strategici o i siti sensibili che ad Aci Sant'Antonio verranno “protetti” dalle telecamere verranno identificati dopo alcuni sopralluoghi ma intanto si parla di scuole, ville comunali e piazze.

Con questo sistema vogliono proteggere il territorio da fatti criminosi anche se i misfatti di cronaca nel territorio comunale, sono abbastanza sporadici. Sembra la solita politica dell'allarmismo perchè se avviene un reato è molto più facile che succeda dove non ci siano telecamere. La sicurezza totale del territorio è impossibile, non si possono mica coprire tutti gli angoli del comune dall'occhio elettronico!

Immaginiamo negli ultimi reati santantonesi accertati (l'ultimo il 4 dicembre) se la politica delle telecamere avrebbe cambiato qualcosa.

Nel novembre scorso un residente di Zafferana, nella sua abitazione di Monterosso, aveva allacciato abusivamente la sua linea enel. La telecamera avrebbe dovuto trovarsi proprio di fronte a casa sua per sgamare il reato, ma l'hanno beccato lo stesso con i soliti controlli.

Sempre a novembre sono stati arrestati due giovani di Catania e Misterbianco che nel settembre 2007 avevano rapinato gli effetti personali di una donna e il fuoristrada di un uomo parcheggiato in un cortile santantonese. Per evitare ciò la telecamera doveva stare lì, così come in ogni strada e abitazione!

Stessa cosa per quei giovani che hanno rubato una Y10 ad Aci S.Antonio per farsi un giro a Catania. Una telecamera messa, che so, in piazza Maggiore non avrebbe evitato il fatto, successo in un'altra zona del paese.

Sinceramente la fobia della sicurezza è diventato un vero e proprio business della videosorveglianza. Più che servire alla sicurezza dei cittadini, lede la privacy di ognuno di loro. Nei comunicati stampa hanno rassicurato che il sistema non sarà invasivo e garantirà la sempre più reclamizzata privacy personale: nessun "grande fratello"!

Ma il Garante della Privacy, forte dell'esperienza degli ultimi anni nel resto d'Italia, sostiene che non mancano i casi in cui le telecamere fissano gli interni delle abitazioni. Per questo ha stilato un provvedimento che tutela i cittadini al quale il Comune di Aci Sant'Antonio dovrà attenersi, per esempio segnalando le aree videosorvegliate o limitare le riprese scolastiche alle ore di chiusura, per tutelare i minori. Purtroppo molte volte il documento non viene rispettato quindi i cittadini devono stare molto attenti.

Ma non è finita qui perchè alcune statistiche dimostrano come nella maggior parte dei casi le telecamere installate poi non funzionano per mancata manutenzione. Emblematico è il caso di quando un reato manifestatosi di fronte la telecamera, poi questa era priva di cassetta.

E a chi spetta la manutenzione? Al comune! Infatti nell'accordo del consorzio sta scritto che i comuni si impegnano ogni anno a stanziare voci di spesa in bilancio necessarie alla manutenzione del sistema di videosorveglianza. Ovviamente a pagare questo discutibile sistema di sicurezza sono gli stessi cittadini che vengono spiati.

Peccato che le telecamere non hanno la stessa considerazione per quanto riguarda le riprese in Consiglio Comunale. Lì invece i nostri dipendenti pubblici le telecamere non le vogliono perchè devono tutelare la loro privacy (infondata perchè attività pubblica in luogo pubblico) e nonostante i tecnici siano pronti per la diretta, loro non danno ancora il consenso. I Consigli per loro, a differenza della vita dei cittadini, sono cosa privata. Mah!

Ma questi soldi del P.o.n. Sicurezza non potevano essere spesi meglio? Il programma offre diverse misure d'intervento purchè siano orientate a progetti fattibili e utili alla collettività. Siamo sicuri che le telecamere siano veramente utili alla collettività?

L'impressione è che la politica cittadina si faccia condizionare da alcuni personaggi. Infatti il comune di Aci S.Antonio è stato invitato a firmare questo protocollo dal sindaco di Aci Catena Raffaele Pippo Nicotra che conosce molto bene i finanziamenti del P.o.n. Sicurezza. Infatti già il 10 novembre 2008 il Consiglio comunale di Aci Catena ha aderito al consorzio beni confiscati alla mafia. In questo caso i Fondi statali del Pon sicurezza servono, per ristrutturare immobili e riutilizzarli a fini sociali a vantaggio della collettività. I Comuni possono acquisire questi fondi, e si tratta di centinaia di milioni. E Nicotra lo sa bene, infatti il 20 dicembre egli stesso viene eletto all'unanimità presidente del Consorzio.

Chissà poi perchè proprio lui? Sarà per l'esperienza acquisita nel campo quando otto anni fa, nel dicembre 2001, era indagato per voto di scambio con mafiosi? Chi lo sa!

Intanto però il comune santantonese, non fa parte dei 15-16 comuni del Consorzio dei beni confiscati. E' vero che Aci S.Antonio ha solo un immobile confiscato gestito dal demanio, ma dovrebbe far riflettere quello che ha detto il prefetto uscente di Catania Finazzo ai quei comuni che per vari motivi non hanno aderito:

“(...) la non adesione, anche involontariamente, è un favore alla mafia.

Chissà quali sono le motivazioni che hanno portato Pippo Cutuli a seguire Nicotra in un consorzio e non nell'altro.

Quello che sembra è che l'amministrazione di Aci S.Antonio non sia completamente autonoma dal sindaco catenoto. Sarà per i 567 voti che i santantonesi gli han dato o per il suo doppio incarico di sindaco di Aci Catena e deputato Ars? O per il suo supermercato Standa-Squalo che influenza parecchio il P.i.l. santantonese?

Non sia mai che tutto ciò abbia motivato il progetto delle telecamere. Sapete com'è, tra gli obiettivi del progetto c'è anche quello dinon esporre il territorio a fatti criminosi di grave ostacolo allo sviluppo economico e alla qualità produttiva di ATTIVITA' COMMERCIALI”. Già, quali attività commerciali?



09/02/09

Cultura di massa

"La cultura fruibile a tutti e non esclusiva di pochi"

Quando lo scorso novembre ho sentito questa frase, credevo di essermi imbattuto nell'ennesima lotta contro il "Digital Divide", ma non era così.

La citata frase si riferiva al sottotitolo di una manifestazione d'arte organizzata dall'associazione FuturInsieme di Aci Catena, chiamata "Figli dell'Etna".

Le 4 serate di mostre (già alla 4a edizione) hanno toccato anche Aci Sant'Antonio oltre a Valverde e Aci Trezza.

Il 6 e 7 dicembre nella sala dell'ex cinema Bella si esponevano le foto di una giovane promessa (di Akis?): la fotografa Grazia Vinci.

Poi mi sono imbattuto nelle facce istituzionali degli incravattati vestiti di nero (Leanza, Maesano, Nicotra, Cutuli, Spina) e mi è sorto un dubbio: ma sono loro che rendono fruibile a tutti la cultura?

Min**ia! Come siamo messi male!


08/02/09

La Questione Morale della Sinistra Santantonese

(21-11-08)



Vincenzo Barbagallo protesta contro la dirigenza provinciale del partito democratico e l'atteggiamento da "mpa" dei deputati regionali del pd, dopo il rinnovo del collegio dei revisori dei conti alla provincia di Catania.
Per il mancato accoglimento dell’istanza avanzata dal circolo del Pd di Aci S. Antonio che aveva chiesto ai rappresentanti dell’opposizione al consiglio provinciale «di valutare le caratteristiche di un candidato espressione del proprio territorio da mettere a confronto con eventuali altri candidati».
Vincenzo Barbagallo ritira la propria candidatura per le primarie dei giovani democratici ed il circolo di Aci Sant'Antonio non apre il seggio in segno di continuità alla protesta.

(27/12/08)


Il Consiglio comunale ha varato un aumento da 20 a 29 euro lordi del gettone di presenza.
A favore del provvedimento hanno votato quindici consiglieri comunali; contrari invece i voti dei consiglieri Caruso e Micalizzi dell’opposizione, Licciardello della maggioranza.
Tra i Consiglieri che hanno dato il loro assenso riguardo l’argomento spiccano i nomi di: Puglisi, Pulvirenti, Sorbello, Privitera, Barbagallo, Santamaria e Giuseppe D’Agata del PD, gli altri hanno dato l’assenso con il silenzio.


(12/01/09)

Il consigliere Peppe Micalizzi conferma «di orbitare nell’area dell’assessore provinciale allo Sport ed Edilizia sportiva, Daniele Capuana (MpA), che in particolare negli anni ho apprezzato per la dinamicità e la concretezza nel realizzare iniziative sportive e sociali che hanno coinvolto oltre a tantissimi sportivi anche migliaia di giovani. Fermo restando -aggiunge - che continuerò a far parte del gruppo consiliare d’opposizione con la lista civica di Cittàttiva, collaborerò e lavorerò in sinergia con l’assessore Capuana per progettare e sviluppare iniziative atte a coinvolgere nei rapporti sportivi e sociali i cittadini della nostra comunità»

_______________________________________________________

A sinistra la questione morale non riguarda solo gli atteggiamenti di destra di D'Alema, o il pizzino di LaTorre, o la complicità di Violante, o le 35 ore di Bertinotti.

La questione morale riguarda tutti, perchè a sinistra si discute apertamente e ci si confronta anche duramente. Questa è democrazia, è rispetto delle opinioni e della coerenza.
L'essere umano, per natura, è allergico all'etica, quindi meno male che la sinistra ha una questione morale.

A destra di solito la questione morale non sanno neanche cosa sia: non si discute, non ci si confronta, si obbedisce e basta. Questa non è democrazia.
E' facile per loro essere sempre d'accordo e andare nella stessa direzione. Quella di approfittare sempre più della propria posizione di potere. Alla fine un accordo lo trovano sempre, l'importante è che non paghino loro.

Purtroppo l'elettore medio questo non lo capisce: confonde la democrazia con l'immobilità e la connivenza con la laboriosità, rimanendo sempre fregato.
E mentre la destra ne approfitta, la sinistra sembra sottovalutarlo.

E così che l'Italia, inesorabile e decisa, va dritta verso la rovina.

Fino a quando sopravviveremo?


p.s.:
in questo post i termini "sinistra" e "destra" sono utilizzati per pura comodità, in quanto è ormai risaputo che oggi il loro significato ha perso qualunque valore e ideale.