Causa dissesto finanziario, vendesi statua raffigurante un elefante, conosciuta come “U Liotru”.
Blochin Cuius - 19 settembre 2008
(...) i cittadini risultano avere un debito municipale di 3.379 euro a testa.
Il Corriere della Sera - 20 settembre 2008
Dopo esser stato riverito e lisciato per sette anni, ora Scapagnini rappresenta l’oggetto di qualsiasi critica. Eppure non è l’unico responsabile dello sfascio. Era soprattutto un elegante incompetente, l’uomo sbagliato nel posto sbagliato, capace di definire il «mio Tremonti» l’assessore al Bilancio D’Asero, accusato da tre indagini della Corte dei Conti e da una del ministero delle Finanze di aver presentato nel 2003 e nel 2004 bilanci non veritieri: risultavano in pareggio, viceversa nascondevano deficit di 40,6 e di 42,7 milioni di euro. E’ stato l’inizio del crac. Ma alle spalle del vanesio sindaco, attento a sfoggiare una mise diversa in ogni cerimonia, ha campeggiato fino all’ultimo il malinconico, ma tosto Lombardo, prima vicesindaco, poi azionista di riferimento della maggioranza politica, da tre mesi anche presidente regionale.
La Stampa - 28 settembre 2008
Saranno oltretutto nominati cinque 'saggi super partes' che dovranno studiare i conti del comune per capire come mai si è venuto a creato questo buco milionario. Intanto la procura indaga, questa mattina a radio Uno, il procuratore Vincenzo D'Agata ha parlato dell’inchiesta sulla crisi finanziaria al Comune di Catania dove nel registro degli indagati ci sono 40 persone. D'Agata aggiunge, "Si tratta di un'indagine lunga e complessa. Spero che non vi siano connessioni tra la criminalita' organizzata, che purtroppo affligge questa citta', e le disfunzioni amministrative".
CataniaOggi - 4 ottobre 2008
Gli abitanti di Catania hanno deciso che bisogna lasciare l'immondizia per le strade, che bisogna tenere la città al buio, che non bisogna pagare i comunali, che i politici si debbono prendere tutti i soldi che vogliono e che bisogna vendere il teatro Bellini al Qatar e Sant'Agata ai giapponesi. L'anno deciso in piena libertà due volte, prima votando Scapagnini e poi dando l'ottanta per cento dei voti agli amici suoi.
La Catena di San Libero - 4 ottobre 2008Blochin Cuius - 19 settembre 2008
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(...) i cittadini risultano avere un debito municipale di 3.379 euro a testa.
Il Corriere della Sera - 20 settembre 2008
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Dopo esser stato riverito e lisciato per sette anni, ora Scapagnini rappresenta l’oggetto di qualsiasi critica. Eppure non è l’unico responsabile dello sfascio. Era soprattutto un elegante incompetente, l’uomo sbagliato nel posto sbagliato, capace di definire il «mio Tremonti» l’assessore al Bilancio D’Asero, accusato da tre indagini della Corte dei Conti e da una del ministero delle Finanze di aver presentato nel 2003 e nel 2004 bilanci non veritieri: risultavano in pareggio, viceversa nascondevano deficit di 40,6 e di 42,7 milioni di euro. E’ stato l’inizio del crac. Ma alle spalle del vanesio sindaco, attento a sfoggiare una mise diversa in ogni cerimonia, ha campeggiato fino all’ultimo il malinconico, ma tosto Lombardo, prima vicesindaco, poi azionista di riferimento della maggioranza politica, da tre mesi anche presidente regionale.
La Stampa - 28 settembre 2008
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E' del tutto evidente che in questo Paese fare un bilancio sano e rispettarlo pur tra le mille difficoltà e i continui tagli di risorse è una scelta colpevole, visto che chi brucia milioni di euro come fossero noccioline è poi ripagato con i soldi stanziati dal Governo Berlusconi e dal severissimo ministro Tremonti a fondo perduto e senza conseguenze per gli amministratori che hanno portato il Comune in bancarotta.
Giorgio Oldrini (Sindaco di Sesto S.Giovanni) - Il Sole 24 Ore - 1 ottobre 2008
Giorgio Oldrini (Sindaco di Sesto S.Giovanni) - Il Sole 24 Ore - 1 ottobre 2008
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Umberto Scapagnini è stato sindaco di Catania per un po’ di anni. Dopo averla indirizzata al dissesto è finito in Parlamento grazie a Silvio Berlusconi.
Catania oggi è in bancarotta, centinaia di dipendenti pubblici non vedono lo stipendio da mesi e le strade di notte sono al buio perché il comune non paga le bollette all’Enel. In molte zone non si raccoglie più nemmeno il pattume. Col risultato che la città è allo sbando.
Il Blog di daniele Martinelli - 2 ottobre 2008
Catania oggi è in bancarotta, centinaia di dipendenti pubblici non vedono lo stipendio da mesi e le strade di notte sono al buio perché il comune non paga le bollette all’Enel. In molte zone non si raccoglie più nemmeno il pattume. Col risultato che la città è allo sbando.
Il Blog di daniele Martinelli - 2 ottobre 2008
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Il Comune di Catania è fallito, i conti in rosso sono almeno 300 milioni di euro, forse più di 800. Il medico dello psiconano Scapagnini invece di un benservito ha ricevuto un regalo, infatti “Il comitato interministeriale per la programmazione economica ha disposto uno stanziamento di 140 milioni per far fronte all’emergenza finanziaria dell’Ente”.
Il Blog di Beppe Grillo - 2 ottobre 2008
Il Blog di Beppe Grillo - 2 ottobre 2008
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Una grave situazione che riguarda tutti noi; una grave situazione che non è stata causata da eventi calamitosi naturali ma dall'azione degli amministratori che hanno governato Catania negli ultimi sei/otto anni.
CittàInsieme - 3 ottobre 2008
CittàInsieme - 3 ottobre 2008
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Saranno oltretutto nominati cinque 'saggi super partes' che dovranno studiare i conti del comune per capire come mai si è venuto a creato questo buco milionario. Intanto la procura indaga, questa mattina a radio Uno, il procuratore Vincenzo D'Agata ha parlato dell’inchiesta sulla crisi finanziaria al Comune di Catania dove nel registro degli indagati ci sono 40 persone. D'Agata aggiunge, "Si tratta di un'indagine lunga e complessa. Spero che non vi siano connessioni tra la criminalita' organizzata, che purtroppo affligge questa citta', e le disfunzioni amministrative".
CataniaOggi - 4 ottobre 2008
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Gli abitanti di Catania hanno deciso che bisogna lasciare l'immondizia per le strade, che bisogna tenere la città al buio, che non bisogna pagare i comunali, che i politici si debbono prendere tutti i soldi che vogliono e che bisogna vendere il teatro Bellini al Qatar e Sant'Agata ai giapponesi. L'anno deciso in piena libertà due volte, prima votando Scapagnini e poi dando l'ottanta per cento dei voti agli amici suoi.
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Nessun analista, nemmeno il più acuto, è riuscito ancora a scoprire come mai in una città capoluogo di un’isola dei mari del Sud, la Sicilia, la coalizione politica che ha lasciato con le pezze al culo la città medesima, sia riuscita a vincere nuovamente le elezioni.
La Sicilia - 4 ottobre 2008***
Dicono che Catania è stata salvata. Che il dissesto è sventato. Ma quei 140 mln di euro li hanno già tolti ai cittadini catanesi: niente metano, niente strade, niente scuole, niente parchi. Dicono che hanno l’obbligo di fare tutto tra pochi anni, che non sono soldi a fondo perduto, che riavremo quello che ci spettava. Ma con tutto quello che hanno combinato i nostri cari amministratori, chi se la beve più?
'u cuntu - 5 ottobre 2008
'u cuntu - 5 ottobre 2008
2 commenti:
Ottimo "resonto", anche se i problemi sono partiti molto ma molto prima!!!
Mi fa piacere che tu abbia citato Cittàinsieme ed Ucuntu (dove vi ho "citato" come realtà web emergente), e la "l'immagine di una pipa" li sopra mi fa pensare a trascorsi alla facoltà di lingue di Catania... Ci sentiamo pefra non molto per parlare di un progetto interessante ;-)
Caro Leandro ho visto solo adesso la tua citazione. Grazie mille. IlCasalotto e CittAttiva sono entrati nell'olimpo dei "poveri ma buoni"?
Aspetto tue "buone" nuove.
p.s.: se dovevo citare le origini del buco dovevo partire dai dinosauri democristiani e molto altro. Meglio iniziare dal vecchio "caro" liotru.
Ciao.
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