30/01/08

Siamo Pirati o Criminali?

Il problema dell'aumento del costo della vita non è percepito solo dalle famiglie ma anche dai giovani perchè rappresentano maggiormente il target del mercato musicale e cinematografico. Infatti i prezzi di cd, dvd ma anche dei videogiochi sono ormai difficilmente affrontabili.

Per non spendere delle fortune di solito le nuove generazioni usufruiscono di copie non originali fornite dall'amico di turno.
Inoltre da molti anni sta spopolando il peer to peer cioè scaricare da soli le opere digitali preferite direttamente dal pc di casa.

Alzi la mano chi non ha mai acquistato almeno una cassetta dell'ultimo successo estivo, da una delle tante bancarelle ambulanti dei marucchini (chiamati arbitrariamente così indipendentemente dal loro paese d'origine).
Alcune volte succede che ci si rivolge al mercato nero quando, per esempio mezzo paese non ha l'adsl! Come ad Aci S.Antonio.
Proprio due marocchini (originali stavolta), padre e figlio, avevano trovato il modo per soddisfare tutti i senzadsl santantonesi aprendo un negozietto in centro e così guadagnandosi da vivere.
In Marocco è pratica comune, anche se il governo maghrebino vorrebbe mettersi a posto con la legislazione del Copyright per non avere problemi con il WTO.
Per la legge italiana quest'attività si chiama ricettazione e violazione delle leggi che tutelano il diritto d'autore .
Infatti lunedì mattina la Guardia di Finanza di Acireale li ha sgamati con un "bottino" da grossi numeri: 1800 dvd, 1200 cd e 800 videogiochi per un totale di 3800 supporti contraffatti.
Secondo la legge la sanzione da pagare è 100 € ad oggetto che fanno 380.000 € più la reclusione. Se aggiungiamo l'aggravante di essere extracomunitari, anche se regolari, possiamo immaginare che non se la passeranno molto bene.
Già lo scorso ottobre a Zafferana, per un tizio catanese con 900 dvd contraffatti si parlava di quattro anni di reclusione.
Parliamo di pene sproporzionate se pensiamo che per reati molto più gravi ce la si cava con molto meno.
Ma se diffondere opere contraffatte a scopo di lucro è una cosa, reperirle per uso personale è un altra. In ogni caso c'è comunque chi con la pirateria fa molta confusione.
Le case discografiche da quando esistono hanno sempre cercato di impedire la copia e la diffusione delle loro produzioni influenzando i legislatori di mezzo mondo per, ovviamente, guadagnarci il più possibile. Ora è da un pò di tempo che stanno arrancando: da quando la tecnologia ha reso obsoleto il concetto di “copia materiale di un opera” e così non sanno più dove fare i soldi.
E' sempre di lunedì la notizia che le quattro maggiori major (Universal, Sony BMG, Warner e EMI) avevano trovato l'accordo per un software, Qtrax, che diffondesse legalmente brani musicali sotto la loro protezione, farciti di pubblicità e con numerosi limiti. Notizia che è stata presto contraddetta dalle stesse major. Ma non è altro che l'ultimo espisodio della guerra tra case di produzioni e il peer to peer.
Quello che vanno da sempre dicendo è che la copia digitale di un prodotto causa al produttore un danno economico pari al valore del prodotto. Questa affermazione è falsa e non lo dico io ma lo hanno scritto l'Economist e l'OCSE. Il concetto di furto viene legato al p2p modificando il linguaggio in mala fede perchè in realtà un brano scaricato da internet non ha nessuna relazione con la loro eventuale perdita economica.
Ma allora la pirateria se non è un furto cos'è?
La migliore definizione l'ha data Carlo Gubitosa nel libro "Elogio della pirateria":
(...)"scaricare da internet non è come rubare in un negozio di dischi. . . ?" Rubare... Che parola grossa. Al massimo è un riequilibrio autogestito dei prezzi del mercato dei dischi, che sono veramente scandalosi. Rubare, pirateria... Chiamiamolo, piuttosto, intervento anti-inflazionistico, ma non è neanche questo. E' una specie di esproprio proletario. E' un modo per attaccare le multinazionali. Rubare... Che c’entra? Anzi, c’è una positiva ricaduta sociale e culturale. Il mondo si avvicina; possiamo aprirci alla conoscenza di altre culture. Contaminazioni, si usa dire. Rubare? La musica scaricata da internet è uno strumento di fratellanza universale. (...) Il termine “pirateria” suona delicato e soave alle mie orecchie e lo associo ad una legittima forma di redistribuzione delle risorse.(...)

p.s.: Il libro cartaceo di Gubitosa lo trovate in libreria ma avendo una licenza Creative Commons lo potete scaricare liberamente in pdf.


26/01/08

Cuffaro si è dimesso!!!


Finalmente! Ce ne siamo liberati.
Pochi minuti fa il Totò Vasa Vasa ha annunciato le sue dimissioni irrevocabili all'Assemblea Regionale Siciliana da lui stesso convocata ieri notte alla fine della seduta con ordine del giorno "convocazione per comunicazioni urgenti". Già stamattina la notizia che gli uffici legislativi di Affari Regionali, Interni e Palazzo Chigi avevano accettato la sua sospensione aveva fatto esultare tutti i siciliani di buon senso. Anche il sindaco di Raffadali, Silvio Cuffaro, fratello dell'ex Presidente aveva anticipato che Totò si sarebbe dimesso.
Adesso abbiamo l'ufficialità: Totò Cuffaro si difenderà in Tribunale non da Presidente della Regione.
Chissà che non ci siano anche i tempi ed i modi per ritornare sull'accusa di mafia.
E diciamolo: 5 anni sono pure pochi!
Adesso nei prossimi 3 mesi si deciderà il nuovo Presidente. Il Casalotto ricandida Rita Borsellino.
Ci aspettano mesi di fuoco: alla Regione, al Governo nazionale dopo la caduta di Prodi ad opera della porcata di Calderoli e naturalmente alle amministrative di Aci S.Antonio.
E a proposito delle elezioni comunali Beppe Grillo ha iniziato le iscrizioni per le sue liste civiche.
Chi è interessato?


24/01/08

Il Tempo delle Nomine


Ieri mattina, presso la stazione dei quatro canti, colui che finora era stato comandante interinale della stazione dei carabinieri santantonese, ha ricevuto l'ufficialità del nuovo incarico a Maresciallo Capo con una cerimonia in cui erano presenti il sindaco Alfredo Pulvirenti, gli assessori Salvatore Sorbello e Biagio Lazzaro, il commissario dei vigili urbani il maggiore Parisi e il presidente del consiglio comunale Ignazio Sciacca.
Il nuovo comandante, scelto dal comando regionale e da quello provinciale è Pietro Sciolto. E' giovane, 43 anni ed è acese. Carabiniere da 26 anni, dal '99 opera ad Aci S. Antonio.
Il sindaco Pulvirenti non ha dubbi sulla sua professionalità:
"E' una scelta estremamente positiva, egli coniuga la professionalità propria del carabiniere inteso nel senso più ampio del termine... più nobile, ha una sensibilità e una disponibilità non indiffente. Siamo felici di averlo qui come comandante di stazione certi che saprà fare sempre di più per Aci S.Antonio."
E noi ce lo auguriamo.

Nel frattempo il comandante Ribaudo di Acireale ci fa sapere che la competenza di Aci Sant'Antonio su Valverde sparirà perchè nascerà una nuova stazione.

Ma ieri ci sono state anche altre nomine.
Stavolta durante il Consiglio Comunale, sono stati nominati i nuovi revisori dei conti:
Luciana Scandurra con 8 voti, Maria Calabrò con 7 e Salvo Pulvirenti con 1 voto.
Quest'ultimo eletto però è stato contestato dall'opposizione (Giovanni Spinella) perchè il suo punteggio era pari merito con un altro. Ma il presidente Sciacca ha specificato che da regolamento è il più anziano quello che passa. A quel punto Spinella ha abbandonato l'aula causando l'insufficenza del numero legale per chiudere la seduta che è stata rinviata alla sera.
Insomma la solita bagarre politica piena di pruvulazzu.
Adesso aspettiamo altre nomine nel corpo dei Vigili Urbani visto che quei pochi che ci sono tra un pò andranno in pensione.
Ma lì oltre al bisogno di facce nuove occorrerebbe anche togliere le insensate striscie blu.
Insomma nella città di Casalotto ci aspettiamo volti nuovi ma soprattutto logiche nuove.

p.s.: in tutto questo vai e vieni c'è però ancora chi dalla poltrona non vuole proprio schiodarsi:
Totò Vasa Vasa da Palazzo d'Orleans.






20/01/08

Munnizz'n'Pruvulazz

In questi giorni si parla tanto di munnezza per il caso che è scoppiato a Napoli. Il problema dei rifiuti non è un problema solo di Napoli ma di tutta l'Italia. E man mano che si scende al Sud è sempre peggio. Purtroppo è un problema di tutti noi. Siamo noi che compriamo e facciamo rifiuti e siamo sempre noi che respiriamo l'aria cattiva e nel peggiore dei casi si arriva ai tumori.
In tutto questo non ci sono discariche o termovalorizzatori che tengano, l'unica soluzione è la raccolta differenziata e il riciclo.
La raccolta differenziata sembra che in meridione non si sappia neanche cosa sia.
E noi ad Aci S. Antonio come siamo messi? Beh, maluccio considerato che i cassonetti strabordanti ce li abbiamo spesso e volentieri e per diversi giorni consecutivi. La spazzatura non viene raccolta regolarmente e la causa sono i continui ritardi di pagamento da parte del Comune alla ditta che gestisce il servizio.
Dall'amministrazione, invece, ci si aspetterebbe più impegno e sensibilizzazione. Magari prendendo esempio da altri comuni etnei che hanno attivato un sistema di coinvolgimento cittadino porta a porta.
Eh sì, è ora che la raccolta differenziata non sia un virtuosismo di pochi ma un atteggiamento attento di tutti.
Altrimenti rischiamo di ritrovarci discariche ovunque, come è già successo qualche anno fa a Lavinaio e cassonetti incendiati come spesso accade.
Invece di solito sulle questioni ambientali si accendono polverose polemiche fine a se stesse che servono solo a screditare gli avversari politici.
Ultimamente, infatti su un altra questione, quella sul Bosco di Aci abbiamo sentito solo parole e accuse, mai proposte vere e fatti seri, solo pruvulazzu, insomma.
Gli attori: Pippo Cutuli e Pippo Di Stefano contro il sindaco Pulvirenti.
Ci stiamo preparando alle elezioni.
Ora senza entrare nel merito della questione chiedo attenzione ai santantonesi perchè da qui in avanti ne sentiremo tante di parole e uno dei giochi preferiti sarà senz'altro prendersela con l'amministrazione uscente che ha molte colpe è vero, ma ogni pretesto sarà buono per portare acqua (voti) al proprio mulino. Come al solito si useranno le solite strategie del politichese , delle promesse mai mantenute per poi scaldare sempre la poltrona come hanno fatto tutti. Questa è politica vecchia, quella che ci porta ai Cuffaro, ai Mastella e ai Berlusconi, tanto per citare le vergogne più recenti. Questa volta bisognerà diffidare dai politici di professione che come sappiamo bene sono dei professionisti della poltrona. Stavolta cari santantonesi non facciamoci fregare dalle solite parole, dai soliti automatismi. Guardiamo le facce nuove, le proposte nuove... i linguaggi nuovi. Facciamo noi il programma elettorale senza subirlo passivamente. Cominciamo a pensarci fin d'adesso per evitare che u pruvulazzu ci nascondi la munnizza sotto il naso.


18/01/08

Clamoroso al Tupparello!

Questa volta l'Aci S. Antonio merita almeno una citazione positiva.

Domenica scorsa gli uomini di Santo Giuffrida hanno fatto l'impresa: hanno espugnato il Tupparello battendo per 1 a 0 l'Acireale.
Proprio quell'Acireale che negli anni 90 militava ancora in serie B. Adesso ragazzi parliamo d'eccellenza ma la vittoria nel derby è da festeggiare.
Tra l'altro il mister, da buon ex, ha realizzato un altro sgambetto ai granata dopo il pareggio dell'andata.
Il gol della vittoria è stato siglato subito dopo appena 3 minuti da Bognanni (lo stesso che segnò all'andata) e poteva anche raddoppiare. Per gli acesi l'ennesima debacle in casa.
Queste le parole dell'allenatore alla fine della partita
"Abbiamo giocato bene sul piano tattico - spiega - Sapevamo che loro erano più forti tecnicamente, e abbiamo provato a metterli in difficoltà col pressing, cercando di non farli ragionare. Mi pare che i miei ragazzi abbiano risposto bene. Non me la sento di dare giudizi sull'Acireale, dico però che noi stiamo facendo il massimo possibile con un organico ridotto all'osso. La squadra in campo si è mossa bene, e vincere qui è una soddisfazione, ma non perché io sia un ex, ma perché, da tecnico dell'Aci Sant'Antonio, vincere mi fa piacere. La squadra granata? L'ho detto, è una squadra che ha un buon organico, e farà bene soprattutto nei playoff".
Mentre al giovane presidente dell'Acireale, rag. Seby Massimino non gli è rimasto altro che prendere atto della sconfitta:
"Oggi ho visto una sola squadra in campo, ed era l'Aci Sant'Antonio - sbotta - Non so cosa sia accaduto, forse i ragazzi si sono cullati sul successo di Piraino; so solo che questa squadra non ha giocato. Mi auguro che i giocatori capiscano che devono dare sempre, tutti, il cento per cento. Amarezza accresciuta dal fatto che non siamo riusciti a sfruttare la sconfitta rimediata dal Castiglione, e dal fatto che abbiamo deluso anche i nostri tifosi, che oggi finalmente erano tornati a cantare, dopo il chiarimento avuto in settimana"
Per leggere i tabellini e la cronaca vai qui;

Per vedere le foto dell'incontro vai qui;

Per ricordare la partita d'andata vai qui;

Una Calia da Co.lio..


Quello che è successo la mattina del 15 Gennaio è grottesco. Aci S.Antonio è stata teatro dell'ennesima imbecillità umana.
Stavolta doppiamente anche se i protagonisti della storia sono due ragazzini di 15 e 16 anni.
Dovevano trovarsi tra i banchi del professionale di Acireale ma hanno preferito fare calia. E fin qui non c'è niente di male se certamente non rappresenta un abitudine.
I due si sono diretti gaiamente ad Aci Sant'Antonio e lì hanno avuto la bella pensata di provare l'ebrezza dello scippo in motorino ai danni di una signora anziana. Lo gesto sconnesso non è arrivato però da solo ma l'ingenuità di uno dei due ha permesso ai carabinieri di Paternò (che si sono occupati del caso) di aspettarli seduti comodamente a casa loro insiema ai genitori.
Infatti sul motorino portavano gli zaini che con molta spertanza tenevano aperti. Molti ragazzini lo fanno, forse lo sbrindellamento provoca un nonsochè di libertà. Solo che stavolta durante lo scippo un quaderno è caduto sulla strada ed ha reso la libertà vigilata. Lo scontro non è stato facile, la signora (67 anni), probabilmente sapendo di scippi passati ai danni di anziane santantonesi è solita tenersi stretta la borsetta e la veloce colluttazione, quindi non ha provocato gli effetti sperati dai giovani. Infatti la borsa è rimasta in mano alla donna, facendosi male però ad una spalla, e ai due non gli è rimasto altro che scappare a mani vuote. Non si sono accorti quindi che un loro quaderno ribelle aveva preso la decisione di rappresentare la cultura e combattere l'ignoranza lanciandosi così dal motorino e consegnando il nome del suo padrone.
I due ragazzini è meglio che si dedichino a qualche altra attività perchè quella del ladro non fa per loro. Questa impresa si aggiunge alle serie di castronerie di ladri sbadati che possiamo trovare sul "strano ma vero" della settimana enigmistica.
Vi cito alcune di queste:
A Torino e Cremona si addormentano; c'è chi le nonnine neppure le vede come ad Avellino ; in America hanno problemi con la tecnologia e c'è chi addirittura lascia la proprio foto o finisce in bocca ai coccodrilli.
A Grosseto si dimenticano le scarpe e a Bisceglie imitano gli americani, ma questi ultimi sono sempre imbattibili: riescono a tornare sul luogo del delitto e farsi beccare proprio dal derubato.
Ragazzi, ma non era meglio entrare a scuola piuttosto che incrementare il bestiario?




13/01/08

Il padre manca


A S.Maria La Stella a volte vengono fuori delle ottime cose, non per merito certamente delle istituzioni bensì della tenacia e bravura dei singoli.
Anita Tania Giuga, una ragazza della frazione santantonese ha da poco pubblicato il suo primo libro insieme allo scrittore Egidio Cacciola.
Il 18 gennaio alle ore 18.00 al chiostro dell'ex Liceo classico Gulli e Pennisi di Acireale in via Marchese di S. Giuliano, 15 si terrà la presentazione a cura del giornalista Rai Guglielmo Troina.
Il romanzo racconta di uno scrittore in crisi che insegue il filo sottile di un indizio sognato e contamina la grigia quotidianità della metropoli, un’oscura città del nord Italia, con i violenti e misteriosi contrasti di un’isola del Sud. Alla ricerca di un senso della vita - e della scrittura – sbiadito nell’involontaria incapacità all’azione, si imbatterà nei fantasmi dell’identità che lo obbligheranno a svolgere un’improbabile indagine – dentro e fuori di sé - nella terra dell’epos e dell’oblio.
Egidio Cacciola è nato nel 1954. E' stato direttore della Azienda Autonoma di Cura, Soggiorno e Turismo di Acireale (CT), ha pubblicato, prima di approdare all'A&B, i romanzi: L'immagine, la memoria, il tempo (Pellicanolibri), Le gemelle (Pellicanolibri), Una storia vestita di nero (Arnaldo Lombardi), Lo faccio per Fatma (Gruppo Edicom).
Anita Tania Giuga è critico d’arte, indipendent curator, insegnante di Teoria della percezione e Psicologia della forma e organizzatrice di eventi di promozione artistica e letteraria. Ha partecipato con docenze e seminari alle attività del dipartimento di Psicologia dell’Arte del DAMS di Bologna e ha insegnato all’ABA di Bologna. Dopo aver vinto diversi premi minori di poesia e prosa poetica, questa è la sua prima pubblicazione.
Da qualche settimana potete acquistarlo direttamente dal sito della casa editrice nel link di questo blog alla sezione "Il Casalotto consiglia".
A quando una presentazione nell'unica libreria di Aci S.Antonio?

12/01/08

L'Amatori Santantonese è Campione Regionale.

La domenica sportiva della Befana, in assenza di blasonati campionati ha lasciato maggior spazio ai campi minori.
Nel calcio l'Aci S.Antonio di Giuffrida, dopo un girone d'andata altalenante ha perso la prima gara di ritorno per 1-0 contro l'Aquila Caltagirone ma gli sportivi santantonesi, nonostante la sconfitta calcistica hanno avuto modo di festeggiare ugualmente in un altro sport: l'atletica.
Infatti a Pergusa si è tenuta la Festa dell’atletica amatoriale siciliana presso la sala riunioni dell’Hotel Garden e sono stati premiati gli atleti meritevoli della scorsa stagione.
Sono state consegnate targhe e maglie di campione regionale per tutti coloro che si sono dimostrati all'altezza dopo ben quindici gare di corsa, ed anche manifestazioni su pista alla velocità, ai salti, ai lanci, al mezzofondo prolungato. Nel Gran Prix di corsa, che ha visto tantissimi partecipanti, sono stati premiati i primi dieci classificati di ogni categoria, i fedelissimi che hanno partecipato alle quindici gare e poi le prime dieci società maschili e le prime sei femminili.
E proprio tra gli uomini nelle premiazioni che hanno riguardato le gare su pista, nella velocità i vincitori sono stati gli atleti dell' Amatori Santantonese di Aci sant’Antonio con 787 punti, davanti alla Fiamma San Gregorio di Catania con 598 ed al Cus Palermo con 478 punti.
L'Amatori Santantonese opera nel campo dell'atletica leggera da oltre vent'anni. L'Associazione fu fondata dal dott. Biagio Lazzaro e a portarla avanti per tantissimi anni ci ha pensato il presidente Nino Maccarrone.
L'Amatori Santantonese gareggia per svariati tipi di manifestazioni, sia campestri che stradali, a livello locale, regionale, nazionale ed internazionale. Vanta tra i suoi tesserati decine e decine di atleti ed è un colonna portante dell'atletica leggera a livello regionale.
Tra le tante vittorie ricordiamo le diverse medaglie vinte nel 2005 ai campionati italiani indoor master di Genova , quelle alla "Monti Rossi" di Nicolosi" e ai Campionati di Società "Giulia Di Luca" a Catania nel 2006, senza dimenticare la manifestazione del Campionato provinciale di Pentathlon Lanci organizzata con successo dalla stessa società santantonese a Catania.

Per vedere le foto della premiazione:
http://www.siciliapodistica.it/Archivio/Premiazione_GP_Sicilia_2007.htm

Per informazioni:
Amatori Santantonese
Federazione Atletica Catania
Sicilia Podistica


08/01/08

La malattia di Catania

Vi posto questo recente articolo apparso sul Messaggero che parla della situazione di vivibilità particolare di Catania. Il giornalista romano fa una vivace critica a seguito di una sua vacanza nella nostra città e ne vede delle belle.

Lo metto qui perchè anche noi siamo catanesi. Pur vivendo fuori città ci rechiamo spesso lì anche perchè molti santantonesi negli ultimi anni si sono trasferiti ad Aci S.Antonio proprio da Catania.
Leggere le nostre storie dall'esterno a volte fa molto bene.

La malattia di Catania

Salve, Il giorno 30 dicembre, appena arrivato a Catania, mentre mi stavo dirigendo in compagnia della mia ragazza verso l’ostello Agorà, sono stato rapinato da tre ragazzi in via del Plebiscito. La tecnica è quella classica del motorino che ti taglia la strada mentre altri due ragazzi, aprendo le portiere laterali, rubano tutto ciò che trovano. Bottino: i documenti di entrambi, i bancomat di entrambi, la mia carta di credito e 200 euro. Ci rimanevano solo 300 euro e la carta di credito della mia ragazza. Fin qui, direte voi, nulla di nuovo se non fosse per le successive disavventure che ci sono capitate e che mi hanno fatto capire che la malattia di cui parlo in oggetto colpisce la gente di Catania e non solo quei tre rapinatori che ne rappresentano il bubbone esterno.

Non sto parlando di un “malessere”generale magari causato dalle condizioni disagiate, dalla disoccupazione e dal degrado del quartiere ma di una vera e propria “malattia” che colpisce anche persone che non versano in tali condizioni e che è fatta di omertà, inefficienza ma soprattutto di assenza del più comune senso di civiltà e di umanità e che sicuramente non aiuta una realtà che attraverso il turismo vuole emergere. Fatemi quindi ringraziare, in maniera naturalmente sarcastica, tutti quei protagonisti che hanno contribuito a farmi consolidare tale diagnosi di malattia.

In primis desidero ringraziare i tre rapinatori, che la proprietaria di un bed&brekfast ha anche voluto giustificare con il ritornello della disoccupazione, che vigliaccamente hanno aggredito una donna. A loro dico che nessun lavoro potrà salvarli dalla loro situazione semplicemente perché non vogliono esser salvati ed io per questi vigliacchi, mi permetta la proprietaria del b&b, non ho alcuna compassione.

Voglio ringraziare anche la Questura di Catania ed in particolare l’Ufficiale di P.G. Sov.te Capo Sebastiano Burtone per non averci dato il minimo supporto psicologico, la minima parola di scusa (anche perché se sono stato rapinato in una città di cui le forze dell’ordine devono garantire la sicurezza, la responsabilità è anche delle stesse forze dell’ordine) e che ha ridotto la denuncia in una meccanica “presa d’atto” di quanto accaduto (e poi si dice che la gente non denuncia più i furti) senza dare il minimo seguito a quanto denunciato.

Riporto a mero titolo informativo che con noi in Questura sono arrivate altre quattro coppie di turisti tutte rapinate nella stessa modalità (macchina in affitto e motorino che taglia la strada) e nella stessa zona, tant’è vero che l’ Ufficiale di P.G. Sov.te Capo ha argutamente notato che “probabilmente” sono stati “quelli” dell’autonoleggio ad indicare le macchine ai rapinatori. Alla mia richiesta su chi fossero “quelli” dell’autonoleggio non ho avuto risposta se non la ripetizione della parola “quelli”.

Chissà com’è ma penso che non ci saranno ripercussioni e che continueranno ad esserci le rapine a via del Plebiscito, eppure da semplice profano penso che una maggiore sorveglianza da parte delle forze dell’ordine aiuterebbe a diminuire il fenomeno e almeno eliminerebbe le bancarelle che vendono abusivamente fuochi d’artificio di cui la via è piena. Ringrazio anche il gestore dell’ostello Agorà per non averci dato alcuna indicazione sui pericoli che potevamo correre nel venire all’ostello, visto che la zona per amissione degli stessi Catanesi non è nuova ad episodi del genere e che non ha pensato di venire in Questura per darci una mano ma che è stato più preoccupato a sapere se aveva o meno la stanza libera per la notte. Mi sono accorto che il gestore non è catanese ma presumibilmente del nord europa da ciò deduco che la malattia di cui parlo non colpisce solo chi nasce in questa terra ma anche chi viene da fuori, insomma il virus si “respira”.

Ringrazio la guida Routard, da me sempre utilizzata in tutti i viaggi che ho fatto (e non sono pochi) che, da grande conoscitrice delle realtà del posto, non ha segnalato la pericolosità della città di Catania, come ad esempio fa nella guida di Napoli, e della locazione dell’ostello in particolare. Ringrazio l’hotel Miramare al quale ci siamo rivolti la sera del 30, visto che saggiamente non siamo più voluti andare all’ostello, che ci ha fatto pagare 100 euro anticipatamente perché sprovvisti di documenti (ma con denuncia alla mano) una stanza vergognosa in un albergo completamente vuoto.

Ringrazio la compagnia blu-express che a fronte della nostra richiesta di anticipare il prima possibile il volo si è rivelata completamente assente in aeroporto (c’è solo personale della SAC autorizzato alla sola vendita dei biglietti) e che fornisce solo due modalità per cambiare la data del volo: il numero a pagamento o internet. Peccato che l’aereporto di Catania (che ovviamente ringrazio) non ha punti internet (faccio notare che pure le stazioni dei bus in Marocco sono dotate di tale avveniristico servizio) e che pur essendo fornito di telefoni pubblici non ha punti vendita di tessere telefoniche!

L’unico punto internet dell’aereporto mi è stato detto esser presente nella sala VIP dell’Alitalia, peccato che una zelante responsabile (grazie!) pur essendo venuta a conoscenza della nostra disavventura, non ci ha concesso di entrare nella saletta in questione perché “ne deve render conto a qualcuno”. Alla fine il desk del tourist information ci ha permesso di fare la telefonata al numero a pagamento (ai due ragazzi va il mio sincero ringraziamento) peccato che chi viaggia low cost non ha diritto a trattamenti umani ma viene trattato come bestiame anche in condizioni di disagio in cui versavamo io e la mia ragazza privi di documenti, e quindi la blu-express ci ha “offerto” nuovi biglietti di ritorno al vantaggiosissimo prezzo di 230 euro! Capite bene che siamo dovuti rimanere.

Voglio infine ringraziare (last but not the least) l’associazione dei commercianti di via del Plebiscito, e la cittadinanza tutta per non aver mosso un dito in occasione del furto in ossequio a un attegiamento omertoso, che non esito a definire “mafioso”. Infatti in occasione della rapina non solo nessuno ha visto niente (faccio osservare che erano le 7 di sera e che la via era trafficatissima) ma nessuno si è mosso ad aiutare una donna aggredita e comunque due persone che cercavano aiuto, anche solo l’indicazione della stazione dei carabinieri più vicina o della Questura.

È per questo che dico che non sono i tre ragazzi a rappresentare il malessere ma la gente di Catania ad esser malata di un menefreghismo che non li porterà da nessuna parte; se si vogliono eliminare certe piaghe non servono fiaccolate o concerti con tanto di telecamere al seguito ma l’impegno quotidiano e costante della cittadinanza tutta e delle istituzioni in primo luogo che devono dare il “la” ad una riscossa popolare che sconfigga la malattia.

Gli esempi sono vicini: Noto, Siracusa, Modica. Posti dove la gente ci ha dimostrato la propria solidarietà in maniera concreta, il proprietario di un b&b ci ha detto che potevamo pagare con vaglia appena tornati a Roma, un ristoratore di Siracusa ci ha offerto la cena; ecco quell’umanità che abbiamo cercato ma non abbiamo trovato nella gente di Catania. Consentitemi di concludere ironicamente questa mia lettere: spero che quest’anno la Roma faccia altri sette gol al Catania. Distinti Saluti

Daniele Modesti

(7 gennaio 2008)

Aggiornamenti sull'Adsl

Domande al Ministro Gentiloni.

Parliamo di digital divide, altro importante tema della sua agenda. L'Italia come si colloca rispetto al resto d'Europa in materia di accesso alla tecnologia?

Secondo le ultime stime della Commissione europea, l’Italia è ancora al quarto posto in Europa per diffusione della banda larga. Il nostro Paese sconta nella rete di accesso la carenza di reali infrastrutture alternative al doppino telefonico. Un importante contributo alla riduzione del divario digitale, ancora presente fra circa un terzo dei Comuni italiani, sarà fornito dalle tecnologie wireless, come il WiMax, le cui frequenze sono state messe a gara dal Ministero delle Comunicazioni e che saranno operative nel 2008. Con questa nuova tecnologia si avrà più banda larga per tutti e si potrà garantire il diritto all’accesso veloce alla rete come moderno servizio universale. L’obiettivo del Governo è di azzerare il cosiddetto “digital divide” entro l’orizzonte di legislatura del 2011.


Quale contributo può dare la modernizzazione della comunicazione alla crescita sociale ed economica del Paese?

Nel secolo scorso l’inclusione o l’esclusione dei territori dai processi di sviluppo erano condizionati essenzialmente dalla possibilità o meno di quelle aree di essere collegate alle reti stradali, elettriche, energetiche, idriche, postali. Nel XXI secolo il fattore di successo è e sarà invece sempre più legato alla possibilità di accedere alle reti immateriali, come il web. Ecco perché la realizzazione dei c.d. “next generation network” (reti di nuova generazione) per Internet ultraveloce, a 50 o più Mhz, sarà il processo di modernizzazione più rivoluzionario per la crescita del Paese. L’onere principale per la realizzazione di queste nuove reti sarà sostenuto dal maggiore operatore di Tlc italiano e da alcune delle aziende sue concorrenti. Il Ministero delle Comunicazioni è impegnato a coordinare, su tutto il territorio nazionale, iniziative congiunte con gli Enti Locali, per far sì che gli investimenti pubblici messi a disposizione dal Governo per le aree a “digital divide” promuovano in modo più ampio lo sviluppo socio-economico del territorio italiano.
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Nel frattempo si pensa come obiettivo per la finanziaria 2008 di diffondere la banda larga nelle aree sottoutilizzate, cioè in quelle aree dove il servizio non è ancora arrivato. Per questo il Governo aumenta di 50 milioni di euro le risorse del "Fondo per le aree sottoutilizzate" con l’obiettivo di ridurre e, per il futuro, di eliminare il digital divide legato alle infrastrutture di rete.
Nella migliore delle ipotesi si parla di aspettare più di un anno. Giusto il tempo di scaricare con i nostri modem a 56k l'ultimo aggiornamento dei nostri software.
Ad Aci S.Antonio non c'è molta voglia di aspettare e "Il Casalotto" ne condivide l'urgenza.
Stay Tuned!



04/01/08

L'anno che non ti aspetti

Santa Maria La Stella, già terra dei Mao Mao, mantiene viva la cronaca santantonese durante l'assordante quiete natalizia.
Sono appena passati i casalinghi bagordi di S. Stefano ed ecco che le urla e gli schiamazzi di due famiglie attira la presenza dei carabinieri in loco.
Due genitori separati si contendono a botte l'affidamento di un bimbo di 2 anni che, poveretto più di piangere non può fare.
I restanti familiari per non essere da meno, anche loro hanno dato il buon esempio al pargolo. Risultato: sette persone riportano ferite giudicate guaribili tra i 4 e i 30 giorni e finiscono agli arresti. Il padre, tra questi, non avrà passato sicuramente un Capodanno dignitoso; chissà se se lo sarebbe aspettato un anno fa?
Un Capodanno migliore, invece dovrebbero averlo passato tutti gli altri santantonesi che si augurano che il 2008 sia veramente un anno migliore, almeno in terra Casalotto.
L'anno che è appena iniziato si presenta già molto interessante, in primavera avranno luogo le elezioni, momento in cui con la partecipazione di tutti potremo finalmente riuscire a far cambiar rotta al nostro comune. Nel corso del 2008 sarà presente di sicuro la partecipazione della nuova associazione Cittattiva che si è già mossa in questo senso, ma anche questo blog riempirà per la prima volta l'informazione santantonese per un anno intero.
Tuttora infatti la cronaca locale è di monopolio esclusivo del gruppo de "La Sicilia" e non permette una visione pluralista e completa.
"Il Casalotto" oltre ad informare sui fatti nascosti dai media tradizionali cercherà di seguire anche la cronaca locale, ma con occhi diversi e con più sentimento. Mantenendo fede alla documentazione dei fatti lavorerà per una informazione più onesta possibile.
Un anno fa Aci S. Antonio era ancora abbandonata a se stessa, chi poteva immaginare che alla fine dell'anno sarebbe stata abbracciata da ben due nuovi media?
Chi può dire cosa succederà in questo 2008? Di certo è che le sorprese non mancheranno e si raccoglieranno i frutti di ciò che si è seminato.
Buon Anno... eredi di Casalotto.