31/08/08

Risarcimento alle Imprese Agricole

E’ stato pubblicato, sulla Gazzetta ufficiale della Repubblica del 29 agosto, il decreto del ministero delle Politiche agricole e forestali, che ha accolto la proposta della Regione Siciliana di attivare gli interventi compensativi previsti a sostegno delle imprese agricole danneggiate dalle alte temperature registrate a Catania nel periodo dal 22 al 27 giugno 2007. Hanno rappresentato un evento calamitoso eccezionale. Quindi nei territori agricoli danneggiati potranno essere applicate le norme del Fondo di solidarietà nazionale.

Le richieste di diverse organizzazioni di produttori agrumicole, ma soprattutto limonicole della fascia jonica etnea, a seguito della ridotta produzione nella campagna 2007/2008, a causa dell’eccesso termico, non erano riuscite a raggiungere i livelli produttivi minimi previsti dai contratti con le aziende di trasformazione e rischiavano quindi di dover pagare consistenti penali. Rischio scongiurato con lo stato di calamità.

I comuni etnei coinvolti sono 46:
Aci Bonaccorsi, Aci Castello, Aci Catena, Aci Sant'Antonio, Acireale, Adrano, Belpasso, Biancavilla, Bronte, Calatabiano, Caltagirone, Castel di Iudica, Catania, Fiumefreddo di Sicilia, Giarre, Grammichele, Gravina di Catania, Licodia Eubea, Mascali, Mascalucia, Mazzarrone, Militello in Val di Catania, Mineo, Mirabella Imbaccari, Misterbianco, Motta Sant'Anastasia, Palagonia, Paternò, Piedimonte Etneo, Ramacca, Randazzo, Riposto, San Giovanni La Punta, San Gregorio di Catania, San Michele di Ganzaria, San Pietro Clarenza, Sant'Agata Li Battiati, Santa Maria di Licodia, Santa Venerina, Scordia, Trecastagni, Tremestieri Etneo, Valverde, Viagrande, Vizzini, Zafferana Etnea.
La pubblicazione del decreto dà l’avvio all’iter per il risarcimento.

Entro 45 giorni, infatti, gli agricoltori che hanno subito danni dovranno presentare le istanze all’ispettorato provinciale all’Agricoltura di Catania. Successivamente, si procederà al calcolo esatto del fabbisogno e solo allora potranno essere richiesti i fondi al ministero.

Lo stato di calamità questa volta arriva come una cura, ma di queste notizie ne sentiremo più spesso negli anni a venire, visto il surriscaldamento del pianeta e il rischio desertificazione della Sicilia.
Come si dice... prevenire è meglio che curare.

fonte: IMGpress



Il Catania è Campione d'Italia

Ovviamente non stiamo parlando del Calcio Catania, quello è primo in classifica ma solo nella prima giornata di campionato battendo poco fa il Genoa 1-0, gol di Mascara. E lo potete seguire dove volete, anche qui o qui.

Il Catania Campione d'Italia è il Catania Beach Soccer. Ha battuto ieri, in finale, il Terracina ai rigori (7-6) ed è il 5° scudetto. Non ci sono altre squadre in questa disciplina estiva, con più titoli del Catania. IlCasalotto si unisce alla festa dei catanesi che amano questo sport solare.

Qui l'articolo con il tabellino della finale di San Benedetto del Tronto, i risultati della fase finale, la classifica e altro.

Calcio in spiaggia. Questo sì che è uno sport davvero figo. E siamo anche i più forti d'Italia.



30/08/08

L'Ultimo Grido




E non è stato girato ad Arcore.




24/08/08

Carosello Antoniano



INNO DI SANT'ANTONIO

(Franco Franchi – Lino Banfi)


4/4


Sant'Antonio a lu desert

si faceva li spaghett

Satanass per dispett

gli freghett la furchetta

Sant'Antonio nun se lagna

cu le mani se li magna


Sant'Antonio Sant'Antonio

lu nemico de lu demonio


Sant'Antonio a lu deserto

si stirava li pantaluna

Satanass per dispett

gli freghett li buttuna

Sant'Antonio se ne frega

cu lu spagh se le lega


Sant'Antonio Sant'Antonio

lu nemicu de lu demonio

Sant'Antonio Sant'Antonio

lu nemicu de lu demonio



23/08/08

Amici di chi?

Un altro pezzo di tv che scende in piazza ma questa volta non genuina.

L'amministrazione Cutuli per quest'estate santantonese ha scelto come elemento di "pregiata cultura" uno spettacolo degli "Amici" di Maria De Filippi. (25 agosto)
Non bastava esser devastati dal trash televisivo fin dentro casa, adesso non si può più passare neanche da piazza maggiore.

Perchè ci portano in piazza questa parodia di un’accademia, immagine del decadimento generale dell’intera Società Italiana?

Forse perchè questi programmi sono seguiti fedelmente da milioni di persone. Persone che non si vergognano di rappresentare un Italietta di illusi.
Questo "spettacolo prestigioso" è quello che viene offerto da chi dovrebbe dare l'esempio ai nostri ragazzi. E poi non meravigliamoci se la loro terminologia, soprattutto a livello scolastico si impoverisce di anno in anno insieme alla loro cultura.

Non vi sembra uno sfruttamento giovanile, quello architettato dal "marito" di Maurizio Costanzo detto "il Grande Fratello ha deciso che"?

Come si fa a portare in piazza uno spettacolo così? Uccide i valori e istiga allo scontro sociale tra ragazzini, i quali si scannano e gli adulti frustrati giocano sulle loro capacità.

L'incompetenza istituzionale locale, di solito, non si vede solo dalle gerarchie politiche e dai magna magna ma anche da qui.
E forse la scelta è stata consapevole. D'altronde, controllare le menti che tranquillamente lasciano la testa in folle davanti la tv serve ad ingrassare le loro tasche.

The show must go on.... ammuccalapuni!




22/08/08

L'Orchestra del Maestro Pregadio

Il maestro Pregadio non ha bisogno di presentazioni, lo conosciamo tutti. Tutti coloro che il sabato sera non escono o che si preparano ad uscire lo trovano puntualmente sulle reti Mediaset a dirigere l'orchestra della "Corrida" dell'onnipresente Gerry Scotti.
In realtà il maestro catanese è il vero protagonista di questo fortunato programma sin da quando veniva trasmesso nella sua versione radiofonica in RadioRai, ma soprattutto in quella televisiva presentata dal grande Corrado. Chi non si ricorda delle furbesche occhiatacce tra i due durante l'esibizione dei dilettanti allo sbaraglio? Mitiche.
Anche adesso alla tenera età di 80 primavere il simpatico maestro riesce a mantenere la verve ironica da rubacuori, ma soprattutto la sua professionalità.
Infatti Roberto Pregadio non è solo il direttore d'orchestra della Corrida ma è anche musicista, compositore e docente di lunghissima esperienza. Ha diretto a New York l'orchestra di Claudio Villa e ha composto numerose colonne sonore per il cinema, alcune nei film di Franco e Ciccio.

Ma noi Santantonesi lo conosciamo molto bene perchè spesso lo incontriamo nelle nostre strade. Infatti è parecchio tempo ormai, che il grande maestro ha deciso di passare ad Aci Sant'Antonio due mesi di riposo ogni anno.
E finalmente lo vedremo in concerto martedi 26 agosto in piazza maggiore.
Uno spettacolo per tutti ma soprattutto per signore e bambini. Si prevede anche una corrida finale.
Vanno ricordati anche i componenti della sua orchestra, alcuni presenti sul web con il loro spazio musicale jazz: Aldo Oliveri e Beppe Vella

Insomma un pezzo di tv genuina che scende in piazza. Quella d'altri tempi come sostiene lo stesso maestro in un'intervista ad una rivista telematica:

“Prima c’erano programmi in cui si suonava divertendosi. Oggi poche cose fanno ridere, si usano solo le parolacce. Molte trasmissioni mandate in onda al pomeriggio non sarebbero da mandare in onda nemmeno a notte fonda."

21/08/08

Appello Urgente per il Parco di Casalotto


Alla vigilia della scadenza del 22 agosto 2008 (120 giorni dalla pubblicazione in G.U. della revoca del finanziamento dell’intervento n. 26 del P.I.T. n. 30 ‘Lavori di recupero del parco urbano Casalotto e dei fabbricati in località Marchesana’), noto con rammarico l'assenza di comunicazioni ufficiali che manifestino una presa di posizione di questa amministrazione.

Ben sapendo che l'insediamento nel Governo Cittadino è avvenuto da solo pochi mesi, trovo ugualmente imbarazzante il disinteresse mostrato dall'attuale Amministrazione nei confronti di un'azione atta a tutelare il patrimonio storico e naturalistico del paese.

Mi preme ricordare ai lettori di questo spazio informativo che il ricorso al Presidente della Regione Sicilia rappresenterebbe, per questa Giunta, un atto dovuto, per la fiducia concessa nelle ultime consultazioni elettorali, alla cittadinanza santantonese.
Inoltre significherebbe rimediare ad una triste mancanza della passata amministrazione che con assoluta incapacità di tempistiche si è lasciata sfuggire di mano il finanziamento di Euro 2.504.815,56 per l'esproprio e la riqualificazione del Parco di Casalotto.

Voglio ricordare che il suddetto Parco gode del vincolo paesaggistico, così come da pubblicazione in G.U.R.S. del 27/02/97 e che il sito in questione versa in un indecoroso degrado da almeno alcuni decenni, subendo atti di brutale vandalismo e saccheggio.
Considerando anche la repentina urbanizzazione intorno all'appezzamento che rappresenta il nucleo fondante della Citta di Aci S.Antonio, la preoccupazione di un ulteriore erosione derivante da lottizzazioni e speculazioni edilizie è importante.

Considero infine non sottovalutare le voci che nelle ultime settimane si sono susseguite e che vengono direttamente e/o indirettamente attribuite al volere del Governo Cittadino indirizzando l'interesse in un altro progetto che mirerebbe ad una acquisizione ridotta del Parco limitando ulteriormente in futuro, la fruizione del verde pubblico in questione.

E' con estrema urgenza che chiedo al Primo Cittadino di Aci Sant'Antonio di:

porre fine alle volatili indiscrezioni, manifestando pubblicamente, nei seppur tempi ristretti, la volontà della Sua Amministrazione nei confronti del ricorso in oggetto, ai fini della totale espropriazione del bene paesaggistico in questione.

Ed espressamente invito a

intraprendere le opportune corsie istituzionali per recuperare definitivamente il Parco di Casalotto ed il suo prezioso finanziamento entro e non oltre la data del 22 c.m.(domani).
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Chiunque volesse appoggiare questo appello è pregato di segnalare la sua condivisione commentando questo post.




20/08/08

Il Killer delle Palme


Quest'estate abbiamo dovuto dire addio a tre antiche palme della nostra città. Purtroppo erano state infettate dal terribile punteruolo rosso.
L'intervento staordinario è stato portato a termine dall'amministrazione comunale prima dell'inizio delle festività del Patrono: a metà luglio.

Uno degli alberi colpiti dal parassita si trovava lungo la via V. Emanuele, a ridosso di piazza Maggiore (nella foto) e gli altri due erano invece all’interno della Vila comunale.

Queste operazioni sono necessarie per evitare che l’infezione si attacchi anche alle altre palme vicine. Infatti negli ultimi tempi il pericoloso parassita ha fatto numerose stragi di palme nella zona catanese e non solo.
Nell'ultimo anno nella provincia di Catania "se ne sono andate" circa 1500 palme.

Molte di queste palme infette vengono segnalate in un forum di discussioni zoologiche dove è possibile vedere le immagini delle palme malate, anche santantonesi.
La soluzione definitiva per risolvere il problema non è stata ancora trovata ma esistono validi metodi di prevenzione. Una teoria diffusa, per esempio sostiene che l'insetto attacchi solo le piante maschie.

Speriamo che gli esperti riusciranno a risolvere l'annoso problema perchè si tratta di una tristissima strage la cui vittima, la palma, è anche un simbolo indiscusso del caldo sud.



19/08/08

Antonio l'Africano

Rivisitazione in chiave moderna e lucida del culto al Patrono Santantonese.

Antonio nasce nel villaggio di Coma, l'attuale Qumans nel cuore d'Egitto, intorno al 251. I suoi genitori erano ricchi agricoltori cristiani , ma perirono prima che lui potesse compiere vent'anni.
Rimasto orfano dovette amministrare l'eredità di famiglia ed accudire la sorella minore. Ma dopo aver sentito il passo 19-21 del Vangelo di Matteo rimase folgorato e sentì presto il bisogno interiore di cedere i suoi averi ai poveri per poter seguire una vita solitaria nella preghiera, povertà e castità. Lasciò così la sorella in affidamento ad una comunità femminile e seguì l'esempio di altri anacoreti che vivevano in solitaria nel deserto.
Nei primi secoli d.c. nel nord-Africa iniziava l'espansione del Cristianesimo attraverso la diffusione del monachesimo seguendo l'esempio del primo monaco della storia: Gesù Cristo.
I monaci praticavano l'esicasmo, una preghiera che consiste nella ripetizione incessante della stessa formula, secondo il ritmo del respiro. Lo scopo era la ricerca della pace interiore, in unione con Dio e in armonia con il creato.
In quel periodo nella provincia romana d'Egitto i cristiani subirono molte persecuzioni e i martiri rappresentarono il seme dell'esplosione della Chiesa Cristiana.
Nell'assolato deserto del Sahara, Antonio praticava anche il digiuno ed ebbe diverse visioni. La prima riguardava un eremita come lui che intrecciava una corda. Da lì capì che oltre a pregare occorreva anche lavorare. Ne seguirono altre molto più atroci, meglio conosciute come "le Tentazioni di Sant'Antonio", lotte estenuanti con i mostri del demonio e le sue offerte carnali.
L'eremita veniva assalito da molti dubbi circa la validità di questa vita solitaria, ma confidandosi con altri eremiti venne esortato a staccarsi ancor di più dal mondo. Fu così che andò a vivere in una tomba scavata in una rocca vicino al villaggio di Coma dove, secondo le testimonianze del suo discepolo, il demonio delle sue visioni lo aggredì e lo percosse. Le persone che andarono lì a portargli da mangiare lo trovarono fuori di sè e lo riportarono al villaggio dove ebbe la possibilità di riprendersi.
Dal 285 al 305, quindi tra i 34 e i 54 anni, Antonio si trasferì da solo sulla montagna Pispir, in una fortezza romana abbandonata vicino ad una fonte d'acqua. Solo due volte l'anno gli veniva portato il pane, unico suo alimento. Cercava la totale purificazione e nel frattempo era sempre tormentato, secondo la leggenda, dalle tentazioni terrene. Uscì di lì solo quando le ormai tante persone che volevano stargli vicino riuscirono ad abbattere il muro della fortezza. Si dedicò a quel punto alla pratica dell'esorcismo.

Antonio ebbe molti seguaci che imitarono la sua vita dirigendosi nel deserto. Questi uomini , con la guida spirituale di Antonio (abba), diventarono I Padri del Deserto.
Nel 311, ormai divenuto Abate, andò ad Alessandria per confortare i cristiani perseguitati, qui fu molto amico, nella lotta agli ariani, del vescovo Atanasio. Negli ultimi anni della sua vita, ormai centenario, andò a vivere nel deserto della Tebaide. Qui insieme all'eremita più anziano Paolo vide, in un'altra visione, un corvo che portò loro del pane affinchè si sfamassero. Dopo aver seppellito l'amico riuscì comunque a coltivarsi un piccolo orto per il sostentamento. Morì il 17 gennaio del 357. Sulla sua tomba venne costruito uno dei principali Monasteri d'Egitto.

Grazie ad Atanasio, Antonio divenne santo al pari dei martiri delle persecuzioni. Il discepolo infatti scrisse la Vita Antonii, che ancora oggi è fonte principale della vita conosciuta di Sant'Antonio Abate.
Per molti è considerato il pioniere del modello cenobita del monachesimo copto.
Nell'iconografia classica, al Santo è associato il simbolo del Tau, che altro non è che il segno della croce che l'abate faceva sulla fronte degli individui che incontrava. Gli si associano anche gli animali domestici (di cui è protettore), soprattutto il maiale che veniva usato per curare il fuoco di sant'antonio.
Molti secoli più tardi Sant'Antonio diventò il Patrono di Aci Sant'Antonio. Non conosciamo la data precisa dell'inizio del culto ma già intorno all'anno 1000
venne costruita la prima chiesa nel borgo di Casalotto. Si narra che nel 1408 una minacciosa colata lavica si fermò poco distante dall'attuale zona Lavina (da cui il nome); l'arresto del magma venne attribuito alle preghiere degli abitanti al loro patrono e protettore. Di questa eruzione, quest'anno ricorre il secentenario. Da lì ripartì la ricostruzione del nuovo centro abitato, dimorato attorno alla chiesa di s. Antonio.
Intorno al 1530 invece dovrebbe risalire l'attuale Duomo di Sant'Antonio Abate che però fu ricostruito interamente nel XVII secolo.
Dal gennaio 1563, gli abitanti di Casalotto ricevono la concessione di portare in processione il 17 gennaio di ogni anno la Statua del Patrono S. Antonio Abate. Dalla fine del XVIII secolo si aggiunsero anche i cerei o candelore.
Ai nostri giorni ogni due anni viene riproposta la Festa Grande d'Agosto. Proprio come quella di questo periodo.

E' curioso notare come nella vita odierna dei Santantonesi vi sia una relazione con l'antica e leggendaria storia del Santo. Difatti stoiche sono le lunghe e massacranti lotte giornaliere che gli abitanti devono affrontare per contrastare la mancanza del lavoro o l'asfissia del lavoro nero sottopagato e la corsa nel deserto della quarta settimana. E nonostante la penitenza di sopportare politici sempre più alienati dal loro potere, le tentazioni luccicanti delle visioni televisive e delle propagande pubblicitarie isolano in un individualismo solitario il cittadino che, distratto, abbandona il senso civico e il bene collettivo. Ma se Antonio vincendo le tentazioni illusorie fu un grande iniziatore, anche il cittadino attento al sociale può farsi iniziatore di una comunità santantonese attenta e lucida.

W Sant'Antonio Abate







Alleluja! Alleluja!!!




15/08/08

Catania sull'orlo del crac

Il Casalotto cita sempre le fonti delle notizie (spesso dietro i link) e non gli piace copia/incollare gli articoli altrui, così, asetticamente. Ma per Catania faccio un eccezione, così come in "La Malattia di Catania" quando noto notizie dal clamore interessante anche per questo blog ve le pubblico qui. Aci Sant'Antonio è figlia di Catania e quello che succede sotto l'elefante spesso è un'ottima chiave di lettura anche per i fatti santantonesi. E poi quest'articolo è proprio fatto bene, leggetelo e meditate. Ultimamente a Catania succedono cose fuori dalla norma.

Invece per quanto riguarda il nostro paesello, anche sotto il sole estivo succedono cose da raccontare assolutamente.

Prossimamente su questo blog.
Stay tuned.


La bancarotta del comune. Minacciato l'autore delle denunce: "Ora andrò via"
Dal 2000 governa il centrodestra. Debiti a quota 900 milioni e fornitori infuriati

Buio, rifiuti e scuole sfrattate
Catania sull'orlo del crac


di CONCETTO VECCHIO
da la Republica.it

CATANIA - L'ultima minaccia è arrivata la mattina del 14 luglio. Un foglio bianco nella buca delle lettere: "Non rompere più la minchia". Un mese dopo, il 10 agosto, gli hanno tolto la scorta. "Non sussistono più ragioni di pericolo", recita l'asciutto dispaccio della Prefettura. Orazio Licandro, 46 anni, è un uomo solo.

È l'ultima conseguenza del pauroso crac che sta mettendo in ginocchio Catania, la nona città d'Italia. "Me ne andrò da qui", annuncia in un bar di corso Sicilia, tra frastuoni di ambulanze e zingarelli che reclamano l'elemosina. "Non lo faccio solo per me: lo faccio soprattutto per i miei figli, che hanno 7 e 4 anni".

Questa è la città con il più alto tasso d'illegalità d'Europa. E noi della sinistra siamo disarmati, anche per colpe nostre beninteso". Probabilmente non esagera in pessimismo: "Nuatri semu catanisi e i cristiani s'ana spagnari", motteggia un barista di via Etnea. "Noi siamo catanesi e la gente deve avere paura di noi".

E Catania fa davvero paura, gravata da un fardello di debiti comunali pari a 900 milioni. E' stato Licandro, ex parlamentare del Pdci, a far esplodere il caso, invocando accertamenti patrimoniali non solo nei confronti dell'ex sindaco Umberto Scapagnini - al potere dal 2000 al 2008 - ma anche della burocrazia comunale. "A tutt'oggi non sappiamo dov'è stata inghiottita questa gigantesca montagna di denaro".

La Procura a luglio ha spedito 40 avvisi di garanzia. Come si vive in una città sull'orlo della bancarotta? Mute di cani randagi scodinzolano la sera per via Umberto, di fronte alla storica villa dedicata al Bellini, chiusa da aprile. Tornare a casa dopo il cinema mette paura. Nella vicina via Pacini, dove abita il governatore Raffaele Lombardo, non ci sono cassonetti per depositare la spazzatura e i sacchetti di plastica si ammucchiano come piramidi davanti ai portoni, e spesso prima dei netturbini arrivano i bastardini a squarciarne i resti.

Non a caso: gli spazzini percepiscono gli stipendi a singhiozzo e rovesciano la loro rabbia svuotando periodicamente i contenitori davanti al municipio. Da settembre incerti gli stipendi dei dipendenti comunali. Le scuole rischiano lo sfratto. A San Cristoforo, ventre popolare, dove la "dispersione" sfiora il 20 per cento, le suore Orsoline sono stufe di aspettare i 150 mila euro di affitti arretrati promessi più volte per la media Doria: lo sfratto, rinviato più volte, sembra imminente.

Novecento milioni di debiti ha il Comune, 16 milioni li deve alla società che gestisce l'illuminazione pubblica, e tratti del centro storico sono al buio, da mesi. In via dei Corridoni, di fronte alla casa del "viceré" Lombardo, l'illuminazione è data dalle insegne dello storico cinema Odeon. I fornitori sono inferociti: aspettano 140 milioni. Le cooperative sociali non pagano gli stipendi da mesi. Perfino le edicole non forniscono più i giornali. Le librerie non accettano i buoni libri. Senza benzina i vigili. Uno scooterista alle 8 del mattino sfreccia per piazza Duomo, è senza casco (a Catania s'usa così), il vigile lo chiama, pensi che gli faccia la multa, invece discutono di una faccenda privata, poi il motociclista si congeda impunito: "Salutammu".

L'economia langue. Ikea doveva aprire uno stabilimento nella zona industriale, centinaia di assunzioni in cantiere: hanno rinunciato. Forse apriranno a Palermo. Licandro, che insegna diritto romano a Catanzaro, medita di andare a vivere a Roma. "Cosa potranno fare qua i mie figli, una volta terminati gli studi? Bussare alle porte della segreteria di un politico. Questa città non ha futuro". Un milione di abitanti ha Catania (paesi satelliti compresi). Una vitalità prepotente: piena di teatri, cinema, anche rockstar (Consoli, Trovato, Battiato, Venuti).

I catanesi, pur votandolo in massa, l'avevano capito subito di che pasta era fatto Scapagnini, ribattezzato "Champagnini". Il paradosso è che alle ultime comunali otto su dieci hanno votato per il Pdl. Tutto è lento: c'hanno messo 45 giorni per la proclamazione degli eletti, 58 giorni per l'insediamento del consiglio comunale. Come assessore al Bilancio è stato nominato l'ex presidente della commissione bilancio Gaetano Riva, commercialista: "Catania, come Roma, si merita un impegno governativo", dice. Il sindaco Raffaele Stancanelli (An), intanto ha speso 300 mila euro - presi da chissà dove - per due stabilimenti balneari sulla spiaggia di piazza Europa. Li hanno subito sequestrati. Erano abusivi.

(15 agosto 2008)





07/08/08

Malafruschi CrossRoad Concert

Sabato 9 agosto uno dei Quattro Canti di Aci Sant'Antonio sarà un Canto Blues.
Lo stesso canto nato dalla musica e dalle parole intonate dagli schiavi neri che dall’Africa finirono nei campi di cotone americani. Cantavano per sopportare l'oppressione che gli veniva inflitta da altri uomini, quelli ricchi.

Per tutti gli amanti del Blues, e non solo, il concerto dei Malafruschi sarà l'evento musicale Santantonese dell'estate.

Torna a suonare, infatti, nella terra di Casalotto, il trio siciliano della musica nera.
La voce e la chitarra del Santantonese Salvo Mercurio, il basso del bonaccorsese Dario Di Mauro e la batteria del godranese Lele Trimarchi vi porteranno, per una sera, lontano dall'oppressione del lavoro nero, dalla morsa dei complotti elettorali e dalla confusione e monotonia della vita moderna. Per una sera le vibrazioni del vostro corpo e gli istinti della vostra mente torneranno ad essere liberi di scorazzare nel campo godereccio della spensieratezza.
La band nostrana dipingerà i paesaggi degli ultimi 40 anni di Rock-Blues dalle visioni acid-blues di Jimi Hendrix ai boogie di Freddie King, dai groove del blues texano fino ad arrivare, soprattutto, ai riff taglienti di Stevie Ray Vaughan.
Non mancano i pezzi originali, scritti con le proprie mani, come quelli che trovate nel loro primo album dal titolo “Sultriness”.

La band è emersa nel panorama musicale nel 2003 e ha portato il suo ritmo in ogni angolo della Sicilia, anche il più sperduto.
Ha partecipato all' Etna Blues Festival ma anche fuori dall'isola il trio ha conquistato molti palchi come il Torritta Blues, il Castelfranco Blues Festival, Tropea Blues ma soprattutto ha calcato la scena del celebre Pistoia Blues.

Hanno diviso il dietro le quinte con artisti del calibro di Chuck Berry, Popa Chubby, Willy De Ville, Carey Bell, James Cotton, Fabio Treves e Sugar Blue.

In anteprima potete andarli a trovare nel loro nuovo Space dove troverete audio, video e immagini dei Malafruschi.

Sabato 9 Agosto quindi l'appuntamento è al Bar "Quattro Cantoni" di Aci Sant'Antonio alle 21,30.

E se allo scoccare della mezzanotte, all'incrocio dei Quattro Canti, incontrerete un misterioso uomo vestito completamente di nero dal volto coperto, improvvisamente potreste trovarvi in ginocchio al centro del crocicchio, completamente esausti ma con un'ineguagliabile abilità chitarristica.