12/04/08

I Fantasmi del Bosco di Aci

Finalmente è stato aggiudicato l'appalto per la realizzazione del Parco Suburbano di Aci.

Il 26 marzo abbiamo conosciuto la ditta che interverrà sui lavori. Si tratta dell'impresa agrigentina la ditta Giusy Lenia un'associazione temporanea d'impresa. L'offerta della ditta ha mantenuto un ribasso contenuto: il 7, 31% sull'importo disonibile di € 2.580.144,46 relativo al mutuo acceso con la Cassa depositi e prestiti dalla Provincia.

L'apertura delle buste per l'aggiudicazione della gara è iniziata il 5 marzo presso l' Urega di via Lago di Nicito a Catania.

Le ditte che hanno presentato le offerte sono state ben 58. Trenta sono state visionate subito ma per la conclusione della gara abbiamo dovuto attendere parecchio.

Infatti il 12 marzo le operazioni sono state nuovamente rimandate per l'assenza del presidente della commissione che era a letto con la febbre, quindi il 18 marzo ancora niente e neppure il 22 fino ad arrivare al 26 quando l'appalto è stato aggiudicato.
I lavori partiranno entro maggio dopo la trasmissione degli atti dall'Urega alla Provincia.

Il nostro Vice Presidente vicario del Consiglio Provinciale, Pippo Cutuli, autoattribuendosi la paternità del bosco, si è ritenuto talmente soddisfatto del rito d'assegnazione che ha elargito ringraziamenti, letteralmente a destra e a manca partendo dagli ex presidenti di Provincia Musumeci e Lombardo e finendo agli ex Consiglieri dei Verdi D'Ambra e di Rifondazione Scuderi.
Ma precedentemente il 7 e l'8 marzo, proprio questi ultimi, a seguito di un sollecito di alcuni cittadini, si sono trovati a constatare che dopo svariati secoli la presenza oscura dei Briganti del Bosco di Aci si sente ancora.
Il 13 marzo il quotidiano La Sicilia ne riporta la notizia:

"Bosco di Aci, «ferite profonde» all’orografia.
Denuncia di D’ambra (Verdi) e Scuderi (Rc): «Si sospendano i lavori del parco suburbano»

Una denuncia-appello per la tutela del "Bosco di Aci" a S. Maria La Stella è stata compiuta nei giorni scorsi da due esponenti politici locali che puntano il dito contro l’operato della Provincia. Si tratta di Salvatore D’Ambra dei Verdi e di Salvatore Scuderi di Rc, che a seguito di un sopralluogo sollecitato da alcuni residenti, hanno riscontrato nel bosco profonde ferite inferte all’ambiente, distruzione di piante e modifiche insanabili all’orografia dei luoghi.
D’Ambra e Scuderi in una nota parlano di scempio compiuto, del quale è stato informato anche il Corpo Forestale, subito intervenuto con un sopralluogo.
«Si tratta di lavori - ha spiegato D’Ambra - non previsti nel progetto iniziale di sistemazione del parco sub-urbano. Una parte dei rifiuti speciali sono stati interrati nello stesso bosco, sono state realizzate ampie spianate con l’eliminazione anche del sottobosco e, in alcuni tratti, dello strato arboreo. C’è stato quindi un danno ambientale ma anche patrimoniale perché adesso ci vorranno più soldi per riparare il danno che è stato fatto».
«Abbiamo chiesto la sospensione dei lavori - poi prosegue - per evitare possibili ulteriori danni che potevano realizzarsi, sia all’ambiente che alla comunità; i lavori sono stati sospesi ed adesso attendiamo i risultati delle denunce compiute».
Nella loro nota gli scriventi ricordano inoltre che il parco suburbano Bosco di Aci è stato inserito nel piano triennale delle opere pubbliche della Provincia regionale di Catania sin dal 1994; opera finanziata appunto per sottrarla alle speculazioni e ai tentativi di distruzione ad opera dei privati. «La battaglia per la salvaguardia del bosco è importante perchè può servire anche come monito alle amministrazioni: che si deve cioè progettare e gestire gli appalti in maniera diversa».

Il 14 marzo sullo stesso quotidiano Pippo Cutuli sentendosi chiamato in causa risponde all'appello:

«I lavori oggetto della denuncia nulla hanno a che vedere con la prevista creazione del parco suburbano. Chiarisco questo aspetto perché si è creato in questi giorni un clima di confusione attorno alla vicenda che rischia di vanificare quanto di buono è stato fatto nel recente passato».
«I lavori oggetto delle critiche sono invece di routine e già programmati dall’ufficio manutenzione della Provincia, necessari alla pulizia e al recupero dell’area boschiva. Sarà comunque mio impegno verificare l’accaduto e riferire, eventualmente, a chi di competenza, eventuali irregolarità nell’esecuzione degli interventi in questione».
Ma anche Legambiente di Catania aveva fatto un sopralluogo nel bosco e il 15 marzo pubblica sul suo sito l'esposto presentato al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Catania denunciando anch'essa, insieme alla sezione di Acireale le gravissime alterazioni ambientali nel bosco di S. Maria la Stella: estesi sbancamenti, l’ampliamento di piste, la distruzione della vegetazione, lo spargimento di rifiuti di ogni tipo, nonché il taglio di alberi ed arbusti.

L'associazione ambientalista, chiedendo il sequestro del cantiere, ha specificato che tali attività risultano in aperto contrasto con le normative di tutela, nonché con la disciplina urbanistica. Inoltre ha spiegato che le piste tagliafuoco non possono essere realizzate con le modalità adottate dalla Provincia regionale ma andrebbero eventualmente create senza l’impiego di mezzi meccanici e con ampiezze di gran lunga inferiori.

E se non bastasse lo spargimento di rifiuti ha contaminato ampie porzioni di territorio integro, rendendo adesso oltremodo difficile, se non impossibile, la completa rimozione di tali rifiuti a causa del loro mescolamento con il suolo.

L'esposto di legambiente è reperibile per intero insieme alle foto sul loro sito.

Ancora una volta, Cutuli è costretto a rispondere. Stavolta direttamente in tv il 17 marzo sostenendo che le accuse sono infondate, non ci sono i presupposti per suscitare questa forma di allarmismo e nessun atto contro la natura o scempio è stato commesso.
Il vice presidente crede che non sia stato commesso nessun stravolgimento dei luoghi perchè la Provincia a fine anno aveva delle somme e l'ufficio ambiente aveva individuato una discarica a cielo aperto che si era accumulata nel tempo in determinate zone e ha emanato l'incarico di pulire il sottobosco togliendo l'immondezzaio che si era creato. Ci dice anche che i lavori sono stati già ultimati da parecchio tempo.

E precisa ancora che da parte della provincia c'è una salvaguardia ferrea augurandosi che con l'aggiudicazione della gara del parco si metta fine a questo tipo di speculazione.

Cutuli conclude dicendo che "sarà nostra cura vigilare su chi in questo momento può commettere azioni o gesti vandalici o comunque depositare ancora ulteriori rifiuti (...) non cè nessuna volontà di fare alcun danno a un patrimonio che non appartiene alla provincia ma appartiene a tutta la collettività"


Il chiarimento di Pippo Cutuli, che tra l'altro è candidato a sindaco di Aci Sant'Antonio, soddisfa anche il giornale locale Akis che il 22 marzo liquida così la vicenda:
"Molto rumore per nulla? In tempi di elezioni per qualcuno tutto fa brodo !"
Per il "Il Casalotto" però, il chiarimento non è ... chiaro!
Innanzitutto le speculazioni elettorali le escluderei considerato che all'origine dei fatti la denuncia è partita da quella collettività proprietaria di diritto del bosco di Aci: i cittadini.
E poi le foto di Legambiente e quelle presenti in questo articolo parlano chiaro: i danni sono sotto gli occhi di tutti.



Si vede benissimo l'immondizia mescolata alla terra, si vedono le grosse piste fatte ai danni della vegetazione, si vedono alberi tagliati e le macchine al lavoro.
Il cantiere non c'è più ma lo scempio è ancora lì quindi non diciamo fesserie perchè chi ha occhi per vedere se ne rende facilmente conto.

A questo punto le domande che nessun organo d'informazione locale ha voluto porsi trovano soddisfazione nell'intervista che questo sito d'informazione indipendente Vi mette a disposizione.
L'ex Consigliere Salvo Scuderi, testimone oculare, ci dà la sua versione.

Da quanto tempo segui le vicende del Bosco di Aci?
Sono santantonese dalla nascita.. ma cittadino del mondo per scelta e seguo le vicende del bosco di Aci diciamo da sempre, attivamente dal 1994 quando sono stato eletto consigliere provinciale.
Da consigliere assieme a D'Ambra (Verdi) abbiamo fatto le battaglie per l'acquisto e l'inserimento nel piano triennale delle opere pubbliche per la realizzazione del parco sub-urbano. Ci siamo sempre occupati del bosco, del resto la battaglia per salvare il bosco di Aci è stata una battaglia trasversale che ha riguardato un po' tutti gli schieramenti politici. E' una cosa che conoscono tutti.
Mi racconti come è avvenuta la segnalazione dei residenti e cosa avete visto e sentito quel giorno?
Allora, dei conoscenti che, passando, hanno visto lo scempio che stava avvenendo mi hanno chiamato dicendomi che c'erano dei camion e delle ruspe e che stavano tagliando alberi e stavano aprendo delle piste esagerate. Conseguentemente abbiamo deciso, assieme a Salvatore D'Ambra di fare un sopralluogo. Abbiamo trovato un grosso camion che trasportava materiali e una ruspa che li caricava.
Abbiamo visto che avevano riempito dei canaloni con materiali di risulta e rifiuti (anche speciali, inerti, elettrodomestici, copertoni etc).
Quando siamo andati con la Forestale l'indomani abbiamo visto che avevano tagliato e bruciato alberi...
Cosa ha rilevato la Forestale? Hanno scattato delle foto?
La Forestale ha fatto delle foto, parlato con la gente che lavorava (quel giorno, l'indomani della prima ispezione la ruspa era dentro il bosco ma non lavorava, era sabato).
Hanno preso una serie di appunti sia di quello che avevano visto sia di quanto dichiarato dagli operai e hanno redatto un malloppo con foto e rilievi (facendo rilevare che erano intervenuti su segnalazione mia e di D'Ambra) cioè un informativa di reato che hanno trasmesso alla magistratura.... una denuncia nei fatti. Ci risulta che sono state fatte almeno altre due denunce: Legambiente e un'altra che non ho capito bene chi sia. Adesso non so i tempi della magistratura....
Conosci il nome della ditta e il capitolato dei lavori?
Non ho gli estremi della ditta... è un affidamento diretto per piccoli lavori senza gara.
I lavori prevedevano la creazione di barriere taglia fuoco e la rimozione dei rifiuti che in parte sono stati seppelliti nello stesso bosco.
Che sarebbe come spazzare la polvere sotto al tappeto. I danni ambientali sono ancora visibili?
I danni sono visibili e lo saranno per sempre e sono maggiori di quelli fatti negli anni dai privati. Quelle che loro chiamano barriere tagliafuoco in realtà sono degli sterrati di almeno 10 metri; immagina una autostrada che taglia il bosco al suo interno. Sono tutti danni evidenti: gli spianamenti, le montagne di terra ai margini, i canaloni pieni... etc...
I fatti sono successi durante i quasi 30 giorni di gara. Pensi che il danno patrimoniale abbia potuto influenzare l'assegnazione del nuovo bando?
Non so se il danno possa aver influito sulla gara ma mi sembra strano che se hai una gara in corso fai dei lavori di questo genere, non ha senso: la gara riguarda il restauro delle case Boscarino e la posa di alberi. Questo però, di per se non esclude un intervento organico…. Magari agendo così pensavano di passare inosservati.
Quella parte di bosco era già da tempo piena di rifiuti. Secondo te rimuoverli sarebbe stato compito di chi ha vinto la gara?
Il problema non è di chi sarebbe stato compito rimuovere i rifiuti ma come è stato fatto (o come non è stato fatto- cioè seppellirli e spargerli) nonché i danni collaterali (distruzione di piante) che ne sono scaturiti.
A maggio quando inizieranno i lavori del parco suburbano la ditta vincitrice, probabilmente dovrà farsi carico di risistemare la parte manomessa. Ciò potrebbe causare ritardi e spese non previste. Cosa ne pensi?
Potrebbe essere un rischio, come si potrebbe anche pensare che hanno fatto fare il lavoro “sporco” ad altri per lasciare campo libero alla ditta che ha vinto l’appalto…
Come pensate di muovervi, adesso?
Stiamo valutando la possibilità di costituirci in giudizio ammesso che ce ne sarà uno.. o di vedere se è possibile fare una cosa tipo class action...
Ringrazio Salvo Scuderi per la disponibilità e la chiarezza e auguro alla Magistratura catanese un solerte buon lavoro.




1 commento:

Anonimo ha detto...

una vergogna!!!!!
non ci sono parole......