28/02/08

La Macchia dei Briganti

La Provincia di Catania ha finalmente pubblicato il bando per la realizzazione del parco suburbano nel Bosco di Aci.

Da ieri non è più possibile fare offerte e mercoledì 5 marzo scopriremo chi vincerà l'appalto.

Eravamo a cavallo del nuovo millennio quando venne deciso il progetto che fino al 2006 vantava un investimento di oltre 4 milioni di euro. Negli ultimi anni, però, si è perso molto tempo tra ritardi, rivistazioni del progetto, lentezze burocratiche e annullamenti di gare. Oggi l'importo si è quasi dimezzato (€ 2.580.144,46) ma sembra che stavolta ce la si faccia.

Parte della somma è destinata inevitabilmente alla messa in sicurezza (Euro 51.602,89) mentre il restante importo di Euro 2.528.541,57 sarà soggetto al ribasso il giorno della apertura delle buste.

In teoria per la distribuzione delle risorse sono destinati € 1.307.879,32 al verde e all'arredo urbano e € 1.272.265,14 alla ristrutturazione degli edifici civili e industriali, i casolari rurali chiamati Case Boscarino risalenti probabilmente all'800.
Ma la storia del Bosco di Aci è molto più antica e intrigante. Dell’esistenza storica del Bosco di Aci si cominciano ad avere notizie nelle cronache del principio del 1400. Allora il territorio era molto vasto e comprendeva, oltre Aci Sant'Antonio, gli attuali comuni di Acireale, Acicatena, Aci Bonaccorsi, Viagrande, Mascali, Giarre, Riposto, Lavinaio, Monterosso, Fleri, S. Maria degli Ammalati, Linera, S. Giovanni Bosco, S. Maria La Stella, Pisano, Pozzillo,Stazzo. Col passare del tempo a causa dell'industrializzazione e dell'insediamento urbano la vegetazione non rimase unitaria e oggi ereditiamo diverse chiazze di macchia mediterranea in un territorio che tocca principalmente le frazioni santantonesi.
Il bosco era una selva fittissima solcata solo dalla strada regia che portava da Messina a Catania, talmente fitta da incutere timore a chiunque passasse di lì. Ma c'erano motivi ben più reali infatti la selva era spesso covo di briganti che usavano assaltare i viandanti. Anche personaggi molto noti all'epoca ci lasciarono le penne. Un luogo tetro e pericoloso ai piedi del vulcano che però ha dato da vivere agli abitanti della zona grazie ai pascoli e alla ricca vegetazione diventando poi nel '700 terreno coltivato per il tessile grazie a piante come il gelso, il lino e la canapa.
Il Bosco di Aci ha avuto una storia molto travagliata ed è arrivato sino ad oggi superando anche le difficoltà burocratiche della civiltà contemporanea.
All'interno del parco ci sarà la possibilità di recarvisi per passeggiate domenicali con le famiglie o per passare delle giornate di divertimento in mezzo alla natura. I casolari saranno dei punti ristoro e ricettivi e saranno ripristinati i sentieri.
Pare che l'area sia stata pensata anche per ospitare gare sportive come l'ippica, motoraduni e campeggi.
Per tutto questo dovremo aspettare la fine dei lavori che sarà tra un paio d'anni infatti il termine d'esecuzione è fissato in 730 giorni naturali e consecutivi decorrenti dalla data risultante nelverbale di consegna dei lavori.
Per chi volesse invece, da subito conoscere il progetto con gli elaborati grafici e tecnici, il computo metrico, il piano di sicurezza, il capitolato speciale d’appalto, l’elenco prezzi e lo schema di contratto sappia che sono tutti visionabili o se ne può acquistare copia presso l’Ufficio informazioni Dipartimento Servizio Affari Generali - Appalti e Contratti della Provincia Regionale di Catania, in Via Etnea n. 83 a Catania nei giorni feriali e non festivi, sabato escluso, dal lunedì al venerdì ore 9,00/13,00, martedì e giovedì anche dalle 16,00 alle 17,00; per info 095 4011698.
In attesa di conoscere la ditta che si occuperà dell'appalto auguriamoci che tutto verrà fatto a regola d'arte e che non ci siano intoppi di qualsiasi tipo, catasto incendi e briganti compresi.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ottimo servizio.Continua così.

Emilio R. ha detto...

Grazie mille. Sarebbe però utile se chi commenta lascia in calce la propria firma, anche uno pseudonimo. Se non altro perchè se nascono delle discussioni è più facile seguirle.