24/04/09

Istruzioni per un uso corretto dei Commenti

Chi ha dimestichezza con lo strumento "blog" troverà questo post inutile ma aihmè è necessario per chi invece non ce l'ha.
Molti mi hanno evidenziato privatamente difficoltà nel lasciare commenti nella finestra apposita di Blogger, e altri, pur riuscendovi, non lo hanno utilizzato correttamente.
Allora ecco da IlCasalotto una piccola guida per l'uso corretto dei commenti sulla piattaforma Blogspot, nella speranza che possa servire ad aumentare i commenti di questo blog, insieme alla pluralità delle opinioni e la partecipazione.

Prima cosa da fare: vai in fondo al post che vuoi commentare e clicca su "x commenti (Dì la tua)" dove x sta per il numero dei commenti presenti, se è zero vuol dire che nessuno ha ancora commentato. Un motivo in più per essere il primo e lasciare la tua opinione.

Dopodichè si apre una finestra. Questa:

Nello spazio bianco scrivete quello che avete da dire, nel rispetto della pubblica decenza, ma fin qui ci arrivate da soli. Il messaggio invece all'inizio della finestra è un consiglio che però, pare, non viene preso molto in considerazione. Il perchè lo vediamo tra poco, intanto "scrollando" nella parte bassa della finestra,
ti viene chiesto un ormai diffusissimo controllo anti spam: il sistema Captcha.
Basta copiare nell'apposito form la parola casuale che viene visualizzata (in questo caso savalla).

Fin qui è tutto semplice ma quando si arriva alla scelta dell'identità comincia la confusione di molti.

Dunque avete 4 possibilità:

Google (Blogger)
per gli account Google

OpenId
per gli account LiveJournal

Nome/URL
per tutti (consigliato)

Anonimo
per tutti (sconsigliato)

Da quanto mi risulta molti si bloccano nella prima scelta perchè credendo che bisogna mettere per forza un account non vanno più avanti. Non è così: la prima scelta è riservata a chi è già registrato con Google, come me. Chi non lo è può registrarsi, ma non è necessario. E' sufficente passare avanti. Qualcuno dopo tanti tentativi, pur di lasciare un messaggio si è registrato, ma la sua registrazione con Google è legata a decine e decine di servizi, che magari neanche usa.

Importante: i commenti sono liberi, non occorre registrarsi!

Sorvolando sulla seconda identità (riservata ad un altro tipo di account) si arriva alla terza (Nome/Url) che è quella che fa al caso tuo se non hai un account Google e vuoi commentare un post. Qui puoi identificarti con il tuo nome (massimo rispetto) o con uno pseudonimo (pazienza, almeno posso riconoscerti tra tanti commenti). Puoi inserire anche un url, cioè l'indirizzo del tuo sito se ne hai uno.

La quarta possibilità, cioè l'identità anonima, è il massimo della libertà concessa da questo blog ma non è il massimo della trasparenza per chi la usa quindi è vivamente sconsigliata. Non farsi riconoscere, a seconda delle affermazioni che si fanno, provoca negli altri utenti un senso di inaffidabilità nei tuoi confronti. Chi non ha il coraggio di farsi riconoscere rischia di apparire come colui/colei che lancia la pietra e si nasconde la mano.

C'è poi chi seleziona "anonimo" ma poi si firma in calce al commento. In questo caso siete stati onesti e leali ma avete commesso un errore tecnico. Infatti nel messaggio comparirà:
Anonimo ha detto....testo commento, firma in calce.

Quindi il consiglio per tutti coloro che non hanno un account con Google è quello di commentare selezionando la scelta "Nome/Url" e scrivendo il proprio nome. Ne gioveremo tutti.

Se ti è tutto chiaro, cosa stai aspettando? Fai sentire la tua opinione.




21/04/09

Report - "I Vicerè" 8a parte

Dalla puntata di Report del 15 marzo 2009, l'inchiesta documentata su Catania in versione multimediale (video-testo-link) in 8 imperdibili post.

I VICERE’
di Sigfrido Ranucci

(8a parte)




SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO
E invece cosa avrebbero dovuto sistemare con i 140 milioni destinati per le aree sottosviluppate?

UOMO 18
Invitiamo il sindaco Scapagnini e tutta quanta la giunta comunale per fargli fare un bel giro in barca a Venezia 2.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO
Villaggio Goretti: da quando è stato costruito il nuovo aeroporto, ogni volta che piove un po’ più del normale lo scenario che si presenta è questo. E pensare che era stato costruito negli anni ‘60 per ospitare 1.400 sfollati rimasti senza tetto dopo l’alluvione del 1951. Pensavano di poter star meglio…

UOMO 18
A chi facciamo vedere nell’Unione Europea che chiediamo fondi, ci vogliono fondi per questo, fondi per quello…dove sono? Tutti i fondi che sono arrivati per la Sicilia, dove sono? Quando poi viene un politico: “Me lo dai il voto?” Uno dovrebbe fare una foto, un cartellino qui grande: “Ma dov’eri tu quel giorno? Guarda dove eravamo noi!”

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO
C’è pure chi ha preso provvedimenti costruendo un piccolo Mose.

ANTONIO CONDORELLI
In questo modo quando si allaga non entra l’acqua?

UOMO 19
Quando si allaga, spero, non è che sono sicuro, spero di poter risolvere la cosa.

DONNA 6
Quattro giorni di pioggia ci troviamo non con le barche, direttamente con il sommergibile.

UOMO 20
Questa macchina due giorni fa è stata allagata e l’acqua è arrivata sul tetto. Io ho perso la macchina perché è partita la centralina è partito tutto quanto, è due anni che è ferma qua e non so come sistemarla.

ANTONIO CONDORELLI
Lei come fa ad entrare a casa?

DONNA 7
Io salto così.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO
Ma nella lista del Cipe, nei 140 milioni, c’era da sistemare anche altro. Il Ministro Alfano parla della giustizia civile a Catania.

IN ASSEMBLEA PARLA ANGELINO ALFANO – MINISTRO DELLA GIUSTIZIA
Quando si fa riferimento alla giustizia civile, si fa riferimento a quella giustizia che determina la certezza dei diritti. A Catania vi è una delle sette sedi dove il processo informatico sta avendo una sperimentazione.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO
Il Ministro non sa, e comunque nessuno l’ha informato, dello stato in cui versa il tribunale civile dopo due anni di sperimentazione del processo telematico, che vorrebbe dire: meno carta e più tecnologia. La cancelleria per mancanza di spazio è nei corridoi dove c’è una valanga di fascicoli. Chiunque potrebbe prenderli, anche noi, e allontanarsi indisturbato. Anni di lavoro, svanirebbero in un attimo.

ANTONIO CONDORELLI
Vedo che ci sono rinvii fino al 2013, ho visto qualche cartello 2013…

IMPIEGATA
Anche 2015, i magistrati hanno un carico di lavoro tale per cui non riescono…

ANTONIO CONDORELLI
Madonna… sto cercando di vedere come funziona qua…

IMPIEGATA
Funziona male.

ANTONIO CONDORELLI
Funziona male?

IMPIEGATA
Male male.

ANTONIO CONDORELLI
Ma si perdono anche carte?

IMPIEGATA
Mah, insomma, rispetto a quelle che ci sono non tanto, però gli spazi che abbiamo purtroppo…

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO
Non c’è spazio, dicono, e proprio per questo era stata prevista una nuova sede. Il Comune ha acquistato l’ex palazzo delle Poste ed avrebbe dovuto restaurarlo entro il 2007. Invece, come per il villaggio Goretti, neppure il palazzo di giustizia si farà perché una manina ha destinato per legge i 140 milioni alla copertura alla copertura delle spese del bilancio del Comune di Catania.

RAFFAELE STANCANELLI – SINDACO DI CATANIA
Allora, devo dire che i 140 milioni servono per coprire i disavanzi. Qui abbiamo messo un elenco di opere, non ci danno i soldi per fare la strada o l’altra, chiaro? Perché se Lei ha capito di cosa si è trattato, abbiamo inventato un elenco di cose per avere 140 milioni.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO
Ma se la lista era inventata come di il Sindaco, quale criterio ha seguito il Cipe per finanziare i 140 milioni?

AL TELEFONO – CIPE – UFFICIO PER IL COORDINAMENTO E IL MONITORAGGIO PER
GLI INVESTIMENTI PUBBLICI
Voi non avete ottenuto ancora una risposta perché ancora al momento non vi si può dare una risposta, nessuno ce l’ha ancora una risposta certa, quindi secondo me potete magari posticipare questo argomento…forse è meglio…

SIGFRIDO RANUCCI
Posticipiamo l’argomento?

AL TELEFONO – CIPE – UFFICIO PER IL COORDINAMENTO E IL MONITORAGGIO PER
GLI INVESTIMENTI PUBBLICI
Eh si…

SIGFRIDO RANUCCI
Cioè dobbiamo posticipare la trasmissione dice lei?

AL TELEFONO – CIPE – UFFICIO PER IL COORDINAMENTO E IL MONITORAGGIO PER
GLI INVESTIMENTI PUBBLICI
Eh no, evidentemente non trattatelo, se non avete risposte…

SIGFRIDO RANUCCI
Ci consiglia di non trattarlo?

AL TELEFONO – CIPE – UFFICIO PER IL COORDINAMENTO E IL MONITORAGGIO PER
GLI INVESTIMENTI PUBBLICI
Direi di no, poi fate voi.. insomma… io non mi intrometto. Non è il caso di…

SIGFRIDO RANUCCI
Di trattarlo dice lei..

AL TELEFONO – CIPE – UFFICIO PER IL COORDINAMENTO E IL MONITORAGGIO PER
GLI INVESTIMENTI PUBBLICI
Di citare…

SIGFRIDO RANUCCI
Il Cipe…

AL TELEFONO – CIPE – UFFICIO PER IL COORDINAMENTO E IL MONITORAGGIO PER
GLI INVESTIMENTI PUBBLICI
Se non vi sono state date risposte non affrontate la questione. Punto e basta insomma.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO
Siccome non possiamo rimandare la trasmissione a data consona al Cipe, stavolta telefoniamo direttamente all’ufficio del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, che ha la delega al Cipe, l’onorevole Gianfranco Miccichè.

AL TELEFONO – CIPE – UFFICIO DELL’ONOREVOLE GIANFRANCO MICCICHE’
Allora questa delibera essendo stata superata da una norma e da una successiva delibera, non sarà mai una delibera che verrà pubblicata nella Gazzetta Ufficiale.

SIGFRIDO RANUCCI
Dottoressa scusi , non è stata superata…

AL TELEFONO – CIPE – UFFICIO DELL’ONOREVOLE GIANFRANCO MICCICHE’
Non posso renderla pubblica.

SIGFRIDO RANUCCI
Ecco diciamo questo, che non è possibile renderla pubblica, ma non si parla di superamento ma di riprogrammazione che è un concetto leggermente diverso. Voi questa delibera ce la dovete avere.

AL TELEFONO – CIPE – UFFICIO DELL’ONOREVOLE GIANFRANCO MICCICHE’
Guardi io a questo punto non posso che chiamare i miei colleghi e consultarmi su cinque righe da mandarle che a questo punto mi rendo conto che per voi sono quelle ufficiali, vero?

SIGFRIDO RANUCCI
E certo.

AL TELEFONO – CIPE – UFFICIO DELL’ONOREVOLE GIANFRANCO MICCICHE’
Perfetto. Quanti minuti ho?

MILENA GABANELLI IN STUDIO
Il tempo di trovare una delibera, che non è mai arrivata. In un paese normale il comune di Catania dovrebbe portare i libri in tribunale ed essere commissariato. Invece si è fatto un decreto apposta che trasferirà 140 milioni di euro per tappare una parte del buco. I soldi non sono ancora arrivati ma stanno già a bilancio. E su questo modello ovviamente anche Palermo batte cassa e chiede soldi per non fallire. Per fortuna questo dovrebbe essere il governo delle regole e del cambiamento! Vallo a spiegare ai comuni virtuosi che devono tirare la cinghia, quando si fanno carte false per continuare a dare a chi ha più sprecato e dilapidato. E chi non ha dato prova di buona amministrazione sale in graduatoria. Scapagnini non sta più a Catania sta alla Camera dei Deputati, il suo predecessore Enzo Bianco era diventato Ministro dell’Interno, Raffaele Lombardo è governatore della Sicilia e leader dell’MPA. E’ tutto regolare, sono stati votati. Cosa ci possiamo fare?!


post precedenti: (1a parte), (2a parte), (3a parte), (4a parte), (5a parte), (6a parte), (7a parte)




20/04/09

Il Parco di Casalotto verrà finanziato con i bandi POR

"Coro unanime dell'Amministrazione Cutuli: il Parco ritornerà ai fasti di un tempo. Infatti, dopo la revoca da parte della Regione Siciliana del finanziamento di circa Euro 2.600.000, rientrante nel PIT (Programma Integrato Territoriale) delle Aci, l'amministrazione Cutuli, in attesa dell'apertura dei bandi POR (Programma Operativo Regionale) per il quinquennio 2007-2013, ultima possibilità per la Sicilia di usufruire dei fondi strutturali europei per le aree Obiettivo Uno dell'Unione Europea, sta predisponendo tutta la documentazione utile e propedeutica all'iter burocratico, essendo già in possesso di un progetto esecutivo, dotato dei pareri tecnici-istruttori, di riqualificazione del Parco Casalotto e fabbricati, signorili e di servizio, annessi."
La notizia è presa dal Numero Unico d'Informazione del Comune di Aci S.Antonio, distribuito nei giorni di Pasqua e arrivato in tutte le case della cittadinanza alla maniera berlusconiana. E' una raccolta di notizie che fanno da cassa di risonanza alla propaganda dell'amministrazione. L'assortimento è stato edito dall'Associazione Culturale Akis, già nota per la risolutezza con cui tesse le lodi della propria gerenza politica.

Tra le sue pagine sono parecchie le cose discutibili o le castronerie, ma per ora soffermiamoci su una delle poche notizie nuove che vi si leggono: il nuovo finanziamento al Parco di Casalotto.

Come ben sanno i lettori di questo blog, l'amministrazione comunale è stata già interrogata più volte in Consiglio Comunale, sulle motivazioni che l'hanno portata a non impugnare la revoca, causata degli indugi dell'amministrazione Pulvirenti. Fino ad ora non c'è stata nessuna risposta. Men che meno dopo questa bella notizia si fa cenno all'imbroglio riproposto. Sembra quasi che la revoca sia piovuta dal destino senza che nessuno abbia responsabilità.

Adesso si attende l'apertura di un nuovo finanziamento e si parla di un progetto già in possesso, di cui non si conoscono i particolari. Il tartagliamento con cui viene affrontata la trasparenza di questo argomento non promette niente di buono. Infatti il progetto non è più quello del PIT.

In un'intervista pubblicata il 27 giugno 2008 sul Quotidiano di Sicilia, il sindaco Cutuli rispose che “Il ricorso potrebbe essere vano e significare ulteriori spese” e parlò di un altro progetto in cantiere che vedrebbe coinvolti gli attuali proprietari con una sorta di “do ut des”. (leggi l'inchiesta).

L'8 agosto una sedicente nota di un certo avv. Emanuele Consortini, presidente di un incerto centro culturale "Nuova Casalotto" appare nell'anonimo blog di "Antonio e dintorni":

"(...) Presi anche i contatti con organi istituzionali provinciali, regionali e nazionali alla ricerca di finanziamenti di opere pubbliche che potranno garantire una migliore qualità della vita tra cui l'importante intervento mirante all'aquisizione e ristrutturazione del Parco di Casalotto (...)"
L'ignoto blogger poi precisa che "l'obbiettivo sarebbe quello di acquistare tutto il parco per poi ristrutturarlo" e chiarendo che ciò sarebbe scaturito dagli interventi in Consiglio Comunale.

Il 13 agosto da fonti molto vicine all'amministrazione arriva un commento su cittattiva.com che rivela
"(...) Quella del PRUSST è ormai acqua passata (...) si sta cercando, con buone probabilità di successo a reintegrare il finanziamento del parco nel POR” (programma operativo regionale) 2007/2013 cercando di ottenere oltre ai 2.500.000 € anche le premialità che il PIT delle Aci offre ai comuni che non abbiano sfruttato i finanziamenti. (...)"
In effetti, il 22 agosto, ultimo giorno per presentare il ricorso al Presidente della Regione Siciliana, Cutuli aveva altro a cui pensare.

Sarebbe opportuno capire adesso se il nuovo progetto prevede l'esproprio del parco alla società Casalotto srl, in favore del Comune, proprio come il precedente. Quella dell'articolo qui sopra è per ora la prima voce ufficiale dell'amministrazione e non appare nessuna precisazione in merito.

La questione è cruciale perchè se si dovesse portare avanti il prospettato “do ut des” la contropartita per i santantonesi potrebbe essere molto cara. E' ormai noto che i maggiori azionisti del parco, Ennio Virlinzi, ma soprattutto l'editore Mario Ciancio Sanfilippo sono solitamente propensi a ricavare il più alto profitto possibile dai loro terreni, magari acquisiti ad un prezzo irrisorio.

Per il Comune di Aci S.Antonio sarebbe iniquo speculare su di un proprio patrimonio che è bene architettonico con vincolo paesaggistico. Una buona amministrazione non permetterebbe mai che "illuminanti compromessi politici" incoraggiassero il già esistente imbavagliamento.
Il Parco di Casalotto non è un affare da barattare, è una risorsa inestimabile per il tanto sospirato sviluppo economico del paese.


p.s.: C'è da felicitarsi che Priapo sia riuscito finalmente a scovare Cutuli e a dargli una "scossa". Per la prima volta il Comune santantonese parla dei ritrovamenti archeologici (mostrando la foto prelevata da questo blog) che IlCasalotto ha rispolverato negli abissi della memoria santantonese.
Ora, insieme ad una posizione netta rispetto a quanto sopraesposto, sarebbe bello che l'amministrazione si impegnasse a verificare l'esistenza della lapide in quel del museo civico del Castello Ursino.



14/04/09

Report - "I Vicerè" 7a parte

Dalla puntata di Report del 15 marzo 2009, l'inchiesta documentata su Catania in versione multimediale (video-testo-link) in 8 imperdibili post.

I VICERE’
di Sigfrido Ranucci

(7a parte)



SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO
Poi c’è la convenzione con l’Università di Catania e gli ospedali Vittorio Emanuele e Garibaldi e con le Ferrovie. Questa è la fotografia degli ultimi giorni di campagna elettorale del 2005 che fa “La Sicilia”. Si comincia con la visita del premier che annuncia appalti record. La prima tappa è ai cantieri di Verlinzi, il re del ferro, che è anche socio di Ciancio. Poi c’è la posa della prima pietra per la metropolitana, ma i lavori inizieranno due anni dopo. Inaugura i parcheggi rimasti poi abbandonati. Ovunque spuntano annunci di aperture di cantieri e di posti di lavoro. Anche Scapagnini, con pala e cazzuola o sopra la scavatrice e poi il giornale di Ciancio informa i lettori sugli esiti di gara per opere mai realizzate o addirittura di opere già inaugurate. In bella evidenza in neretto, il nome del sindaco commissario, UMBERTO SCAPAGNINI – proprio nel giorno del voto quando la legge impone il silenzio.

SIGFRIDO RANUCCI
Ciancio…perché fa questa faccia?

UMBERTO SCAPAGNINI - EX SINDACO DI CATANIA – EX SINDACO DI CATANIA
Non dico mi pensavo una domanda su colleghi vostri.

SIGFRIDO RANUCCI
Ha la palla di vetro che riesce a comprare i terreni prima che gli venga fatta una variante?

UMBERTO SCAPAGNINI - EX SINDACO DI CATANIA
Ma vedi, questa è una domanda simpaticissima, certamente Lei già sa che io non posso stare nella testa degli altri.

SIGFRIDO RANUCCI
Ciancio è riuscito ad ottenere 3 variazioni su alcuni terreni…l’ospedale

UMBERTO SCAPAGNINI - EX SINDACO DI CATANIA
Questo non ne so niente.

SIGFRIDO RANUCCI
Sono avvenute anche sotto la sua giunta.

UMBERTO SCAPAGNINI - EX SINDACO DI CATANIA
No, no. Assolutamente non ne so niente.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO
Tra gli ultimi atti dell’amministrazione Scapagnini prima delle elezioni, ci sono 2 delibere, in 15 giorni, che trasformano i terreni agricoli di Ciancio in oro. Portano la firma di Roberto Commercio, oggi deputato nazionale dell’MPA. Proprio su questo suo terreno per esempio, stanno costruendo l’ospedale San Marco. Secondo un collaboratore di Caltagirone, che ha costruito questo centro polifunzionale, appena sequestrato per sospetta lottizzazione abusiva, Ciancio sarebbe l’uomo giusto a cui chiedere consiglio quando si viene da queste parti.

COLLABORATORE CALTAGIRONE
Per 3 giorni “La Sicilia” non scrisse niente. A Ciancio presentai l’ingegnere, si incontrarono a Roma, dopo tre giorni ci dedicò mezza pagina.

ANTONIO CONDORELLI
Prima ha voluto conoscere Caltagirone?

COLLABORATORE CALTAGIRONE
Si. Ho lavorato per cinque anni per Ciancio. Ho visto passare tutti dalla redazione di Ciancio: Fini, ho visto passare Casini, cioè ho visto passare tutto il mondo e andavano da lui in pellegrinaggio. E’ un uomo che ti può dare molti consigli utili: tipo questa cosa te la sblocca tizio.

ANTONIO CONDORELLI
Se c’è un intoppo Ciancio sa come…?

COLLABORATORE CALTAGIRONE
Si, dice: “Guarda questa compete a quell’ufficio, a quella persona lì, tieni il numero, chiamalo…”

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO
E’ il 2001 e un presunto mediatore del gruppo Rinascente, e’ alla ricerca di terreni dove costruire centri commerciali e si rivolge ad un imprenditore messinese indagato per mafia e quindi intercettato.
L’imprenditore nel corso della telefonata riferisce che Ciancio gli avrebbe
mostrato due terreni e avrebbe garantito per le autorizzazioni. Forse è solo una coincidenza ma proprio su uno dei suoi terreni agricoli, dopo una variante, si sta costruendo uno degli ipermercati più grandi in Italia e lo sta costruendo proprio il gruppo Auchan - Rinascente. Per vendere i terreni Ciancio ha costituito l’Icom insieme con il fratello del senatore Vizzini e con Tommaso Mercadante, figlio di Giovanni, di colui cioè che è accusato dalla procura di Palermo di essere stato uno dei più stretti consiglieri di Bernardo Provenzano. Dopo aver ottenuto la variante Ciancio ha venduto l’Icom e terreni realizzando con i suoi soci una ricca plusvalenza.
Il
28 luglio dell’ ‘85 la mafia uccide il commissario Beppe Montana. La cupola aveva ordinato di eliminarlo alla vigilia del maxi processo. Il padre di Montana va dall’unico giornale cittadino per pubblicare il necrologio: ma si vede respinto il testo.

DARIO MONTANA
Papà che era testardo insiste e gli chiede di sapere le motivazioni. Le motivazioni se le fa mettere sul testo: testo respinto allo sportello su disposizione del Vicedirettore Conigliaro e del Direttore Mario Ciancio. Il testo del necrologio era: “La famiglia con rabbioso rimpianto ricorda alla collettività il sacrificio di Beppe Montana, commissario di P.S. Rinnovando ogni disprezzo at mafia e suoi anonimi sostenitori”.

SIGFRIDO RANUCCI
E cos’è che ha dato fastidio?

DARIO MONTANA
Probabilmente la parola “mafia”.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO
Nell’ottobre del 2008 Ciancio invece ha ritenuto opportuno ospitare sul proprio giornale e senza alcun commento una lettera di Vincenzo Santapaola che dall’ergastolo si lamenta del carcere duro. Come sia potuta uscire in un regime di 41 bis, ancora oggi è un mistero.

Come un mistero rimane un’altra vicenda. In questa masseria, tra agrumi e palme, Ciancio nell’ ‘85 ospita il principe Carlo e la principessa Diana, ma in questa villa accadde qualcosa di particolare: nel ‘93 Giuseppe Catalano, uomo di Cosanostra della zona entra e ruba oggetti di antiquariato del valore stimato di 10 miliardi delle vecchie lire. Dopo aver cercato invano di piazzarli presso un ricettatore, Catalano brucia uno dei quadri: quello raffigurante un avo di Ciancio perché riconoscibile e conserva nella sua abitazione di Via del Falcetto un lungo tappeto rosso con i disegni della corona d’Inghilterra. Il giornale di Ciancio pubblica un articolo dove promette 50 milioni di lire a chi dà indicazioni sul furto. A quel punto, racconta Catalano ai magistrati, viene avvicinato dai luogotenenti di Nitto Santapaola che gli chiedono di restituire la refurtiva perché Ciancio, dicono, era un amico della famiglia Santapaola.

MILENA GABANELLI IN STUDIO
Sui fatti narrati che provengono anche da inchieste giudiziarie il signor Ciancio ha preferito non fornire la sua versione, una versione che ovviamente nessun altro al di fuori del diretto interessato può dare. Quindi ogni considerazione è sospesa. Un’altra invece va posta: sappiamo che la politica si fonda sulla capacità di influenzare le menti delle persone, e che il principale veicolo di comunicazione fra il politico e il cittadino è proprio la stampa e la televisione. Per spezzare il monopolio informativo l’associazione Libera e la Federazione Nazionale della Stampa stanno preparando un esposto all’ antitrust. Speriamo che li ascoltino. Dopo vediamo quale via stanno prendendo i 140 milioni di euro che ora ora stanno andando a Catania.

Stavamo parlando di Catania un indebitamento complessivo di circa un miliardo di euro. La magistratura ha chiuso le indagini sui bilanci, e i soldi spesi non sono proprio andati dove avrebbero dovuto andare. Il rischio è che se il comune non trova i soldi per pagare le spese correnti, deve dichiarare fallimento e allora si fa una cosa che non si dovrebbe proprio fare, si ricorre ai Fas, fondi per le aree sottosviluppate. Come dice la parola sono fondi destinati allo sviluppo. Da giugno Catania ha un nuovo sindaco, si chiama Stancanelli ha fatto la sua lista di opere: dalle scuole,le fogne, la viabilità, gli uffici giudiziari eccetera, e l’ha inviata a Roma al Cipe.

NOVEMBRE 2008 – L’ASSOCIAZIONE CITTAINSIEME ORGANIZZA UN INCONTRO PUBBLICO CON IL SINDACO RAFFELE STANCANELLI

RAFFAELE STANCANELLI – SINDACO DI CATANIA
Signori fra 5 anni vi vogliamo, fra 5 anni. Se Catania fra 5 anni è in questo stato inseguitemi! Poi l’83% dei catanesi non vota per quest’opposizione. Ve lo siete chiesto perché, ve lo siete chiesto? Mo ve lo spiego io, mo ve lo spiego io perché, ora ve lo spiego io, ve lo spiego io perché, ve lo spiego io, io ve lo spiego. Se mi permettete ve lo spiego io: lo sapete perché, signora lo sa perché? Perché c’è l’1%, il 2, il 5, il 10, i mafiosi, il 15, il 20, il 30, ma l’altro 50% è fatto da persone perbene, ma cosa siete convinti che siete solo voi le persone perbene? Io sono persona perbene! I Fas, i 140 milioni, volete sapere come ci sono arrivati? E ve lo dico subito: sapete cosa sono i Fas? Sapete? I Fondi per le Aree Sottoutilizzate per il meridione. E cosa volete che si faccia a Catania se non risolviamo….”

DONNA
“Ma non gridi per favore!”

RAFFAELE STANCANELLI – SINDACO DI CATANIA
“Scusi, Le chiedo scusa, è la voce, è la voce, è la voce… E cosa pensate che si possa fare a Catania se prima non usciamo da questo stato di crisi? Sa cosa ha fatto il sindaco di Catania 20 giorni fa? Non il sindaco non sappiamo quando come ho detto… io ho fatto l’istanza, ho messo assieme, non c’ero al Palazzo di Giustizia devo dire, tutto quello che poteva essere cantierabile a Catania, per presentarlo al Cipe, sapendo prima, lo confesso, confesso il reato, sapendo prima che il giorno 30 si sarebbe fatta la delibera che attribuiva 140 milioni ed il giorno dopo la manina di cui parla… che non è offensivo, avrebbe fatto il decreto legge per utilizzare queste risorse come per chiudere i disavanzi del 2003, 2004 e 2006, cosa che non si può fare più se non per legge.


...continua... (8a parte)

post precedenti: (1a parte), (2a parte), (3a parte), (4a parte), (5a parte), (6a parte)




13/04/09

Carosello Disarmato

Dedicato agli abruzzesi.


Cemento Armato

(Le Orme)
1971

Cemento armato la grande città
senti la vita che se ne va
vicino a casa non si respira,
è sempre buio ci si dispera.
Ci son più sirene nell'aria
che canti di usignoli.
E meglio fuggire e non tornare più.
Dolce risveglio il sole è con me.
Nell'aria le note di una chitarra.
la casa è lontana, gli amici di ieri,
è tutto svanito, non li ricordo più.
Cemento armato la grande città
senti la vita che se ne va.


i Caroselli de Il Casalotto



12/04/09

Report - "I Vicerè" 6a parte

Dalla puntata di Report del 15 marzo 2009, l'inchiesta documentata su Catania in versione multimediale (video-testo-link) in 8 imperdibili post.

I VICERE’
di Sigfrido Ranucci

(6a parte)



SALVO CANNIZZO
Come ti dicevo non conviene avere una struttura che
funziona da queste parti.

SIGFRIDO RANUCCI
Ma perché?

SALVO CANNIZZO
La prossima campagna elettorale non c’è nulla da inaugurare, non c’è nulla da sistemare. Al
solito: vengono, ti chiedono i voti e li trovano perché le persone hanno il bisogno di credere a certi politici.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO
Alle spalle del teatro Viale Moncada 3. Il palazzo è di proprietà del Comune di Catania. Dai
sotterranei spuntano ad ogni ora del giorno gli spacciatori. Per entrare con le telecamere bisogna essere accompagnati, i fischi che sentite sono gli allarmi dei pali. Avvertono a chi vende la droga che si sta avvicinando qualcuno. La nostra guida allontana gli spacciatori, sono incappucciati per evitare che qualcuno li riconosca. Dobbiamo aspettare un po’ prima di entrare. Si sale dalle scale di sicurezza quelle principali sono inagibili. 13 piani a metà fra una discarica ed un rudere.

UOMO 16
Di questo palazzo fanno venire il terrore, invece quale terrore sono tutte chiacchiere, sai che
cosa c’è? Qua c’è immondizia. Qui ci abito anche io!

SIGFRIDO RANUCCI
Qui abita Lei?

UOMO 16
Qua abito…di qua c’è un macello, c’è.

SIGFRIDO RANUCCI
Ma come fa a vivere qua, scusi?

UOMO 16
E dove me ne vado, se casa non ce n’è dove me ne vado? Non è che sono solo, siamo io, mia
moglie ed il bambino.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO
Un palazzo dove lo Stato non c’è. Al suo posto la mafia che lo gestisce come fosse di sua
proprietà.

DONNA 3
Il lettino di mio figlio quando dormiva qua.

SIGFRIDO RANUCCI
Lo tiene fuori?

DONNA 3
Si è messo per così. E dove lo metto? Non ho gli spazi. Qua dorme la bambina.

SIGFRIDO RANUCCI
Come si chiama Rossella?

DONNA 3
Si. Questo è il bagno. Qua sono stati i falchi dalla parte di fuori che me l’hanno rotto…lo volete
guardare?

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO
Il pezzo di cartone copre un buco nel muro fatto dalle forze dell’ordine che cercavano armi e
droga nel corso di un blitz.

SIGFRIDO RANUCCI
Qua dentro l’hanno trovate no?

DONNA 3
Qua no perché non c’è niente è il mio bagno. Negli altri appartamenti.

SIGFRIDO RANUCCI
Questo la polizia?

UOMO 16
La polizia quando c’è un blitz rompono tutto.

SIGFRIDO RANUCCI
Ah ma qui hanno trovato delle armi?

UOMO 16
Si ma questa è la terra di nessuno.

SIGFRIDO RANUCCI
Ma chi ce le mette?

UOMO 16
Ma non lo so. Qua ci può essere gente di fuori. Pensano per esempio che c’è “l’organizzazione”
ma che organizzazione?

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO
Ci vivono poco più di una decina di famiglie. Gli abusivi lo hanno occupato a metà degli anni
90 quando era ancora incompleto in una delle tante emergenze abitative ed ora spuntano come fantasmi tra i ruderi.

DONNA 4
Suo marito è sulla sedia a rotelle è all’ottavo piano.

SIGFRIDO RANUCCI
Ma questa storia di papà che sta sulla sedia a rotelle che ogni giorno ve lo portate…

RAGAZZO
Va bene così, che ci possiamo fare?

SIGFRIDO RANUCCI
Va bene così? Ma voi glielo avete detto a qualcuno sta storia?

RAGAZZO
A nessuno.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO
La giunta Scapagnini ha più volte detto che avrebbe restaurato il palazzo. Nell’attesa però,
qualcuno ha pensato di rendere l’appartamento dove vive un po’ più dignitoso.

SIGFRIDO RANUCCI
Lei c’ha una casa completamente diversa rispetto agli altri.

UOMO 17
Grazie al signor Alfio Zappalà. L’umidità è lì di fronte, la vede?

SIGFRIDO RANUCCI
Ma perché ha messo quel cancello con le grate là?

UOMO 17
Per sicurezza perché uno si spaventa ad uscire quando deve comprare le sigarette ci rompono
tutte le cose, che è la prima volta? Scusate se c’è un po’ di disordine, guardi qua, guardi qua. Si può stare così dopo che uno spende un sacco di soldi per sistemare la casa.

SIGFRIDO RANUCCI
Ma è vero che Le buttano l’immondizia qua fuori?

UOMO 17
Guardi che c’è qua, l’immondizia che buttano i signori.

SIGFRIDO RANUCCI
Ma gliela buttano dai piani di sopra?

UOMO 17
I piani di sopra.

SIGFRIDO RANUCCI
Ma perché non la buttano…

UOMO 17
Perché sono signori ha capito!

SIGFRIDO RANUCCI
Ma chi è che la butta questa qua?

UOMO 17
I signori che stanno sopra.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO
Questo palazzo è diventato il simbolo di come sono state gestite in passato le emergenze
abitative a Catania: se avevi bisogno di casa la occupavi e chi ne aveva diritto rimaneva fuori.

ANTONIO CONDORELLI
E adesso a che posto è nella lista della casa?

DONNA 5
No, per ora non sono più nella lista, mi hanno escluso e non so dove sono i miei documenti,
dove hanno mandato i miei documenti.

ANTONIO CONDORELLI
Cioè si sono persi i documenti?

DONNA 5
Si, si ed al Comune mi hanno detto che sono stata esclusa dalla graduatoria e devo rifare
un’altra volta il ricorso.

ANTONIO CONDORELLI
Quindi Lei già sono 8 anni che…

DONNA 5
Sono passati 8 anni sono passati, non posso fare da una casa all’altra come un manichino.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO
Due ex dirigenti dello IACP ci raccontano come ha funzionato l’assegnazione delle case.

EX DIRIGENTE IACP 1
La cosa bruttissima che una volta l’abbiamo raccontata anche in prefettura è quella delle
occupazioni abusive, quelle vengono gestite dalla delinquenza catanese. In ogni quartiere c’è un boss legato ai consiglieri di quartiere.

SIGFRIDO RANUCCI
Quindi, mi diceva, che le occupazioni vengono gestite dai capimafia.

EX DIRIGENTE IACP 1
Si.

SIGFRIDO RANUCCI
In che modo?

EX DIRIGENTE IACP 1
Più che capimafia sono dei boss di quartiere, no? Perché dietro compenso che poi portano voti
dietro compenso…c’è una casa, “Mi dai 1000 euro, mi dai 2000 euro e qua c’è la casa disponibile”.

MILENA GABANELLI IN STUDIO
Quella delle occupazioni abusive è una storia vecchia e Scapagnini l’ha ereditata, certo non si
può dire l’abbia combattuta pur avendone avuto il tempo. Comunque i mancati introiti degli affitti dai beni del comune sono incalcolabili. Nel 2005, per tappare un buco di bilancio li hanno messi in vendita e hanno avuto un anticipo dalle banche, solo che dopo il comune li ha venduti a se stesso tramite una sua società. Di fatto nelle casse del comune non è entrato un euro e l’anticipo è diventato altro debito. Ma i cittadini di Catania lo sanno? Come gira l’informazione locale?

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO
Mario Ciancio Sanfilippo è considerato l’uomo più potente della Sicilia. E’ vicepresidente
dell’Ansa, è stato presidente della Fieg fino al 2001. E’ proprietario di Antenna Sicilia, Telecolor, Videotre. E’ anche comproprietario del Giornale di Sicilia, della Gazzetta del Mezzogiorno e di quella del Sud. Con la Simeto Docks controlla anche il mercato pubblicitario. Con la Soaco invece gestisce l’aeroporto di Comiso. Insieme con il gruppo Electa Mondadori e la Civita fornisce i servizi per teatri, musei e ville di mezza Italia. E’ proprietario del Grand Hotel San Pietro che sorge in una delle zone incontaminate di Taormina. Avrebbe dovuto essere di 32 stanze e non più alto di 7 metri e mezzo: le stanze sono diventate 63 e l’altezza di 24 metri, grazie anche ad un nulla osta emanato in extremis dall’ex Assessorato all’Ambiente della Regione Sicilia nel 2002. L’atto è firmato da colui che oggi è diventato capo di gabinetto di Raffaele Lombardo. Ma Mario Ciancio è soprattutto editore e direttore de “ La Sicilia” , quotidiano monopolista di Catania.

ANTONIO CONDORELLI
Buongiorno, scusi “La Repubblica” edizione locale?

EDICOLANTE 1
Non c’è!

ANTONIO CONDORELLI
Non c’è? E come?

EDICOLANTE 1
Io qui ho solo “La Repubblica” edizione Nazionale.

ANTONIO CONDORELLI
Però io ieri sono stato ad Enna e c’era “La Repubblica…”

EDICOLANTE 1
Ad Enna si, a Catania no. E’ “La Sicilia” non la fa portare a Catania.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO
La Repubblica viene stampata da Ciancio nei suoi stabilimenti di Catania, ma la cronaca locale
non viene distribuita in città. Qui si distribuisce La Sicilia che racconta come vanno le cose e raccoglie quasi tutta la pubblicità. In un solo anno Scapagnini ha fatto debiti fuori bilancio per oltre 350 mila euro per pagare a Ciancio pagine pubblicitarie del Comune e dirette televisive e poi ci sono le convenzioni con gli enti pubblici locali come quello con la Asl 3.

ANONIMA
Questi è un appalto che prendono. Questo giornale è omaggio.

ANTONIO CONDORELLI
La Sicilia” è in omaggio?

ANONIMA
La Sicilia” è in omaggio. Tutta l’Azienda, tutta l’Azienda 3 riceve “La Sicilia” che è diretta ai pazienti.

ANTONIO CONDORELLI
Però la pagano qualcosa anche se è in omaggio?

ANONIMA
Certo, su questo siamo sicuri perché addirittura c’era anche su internet. Qua hanno una
copertura di quelle pazzesche. Se tu vedi Antenna Sicilia, dimmi se c’è un giorno dove non c’è Raffaele Lombardo.


...continua... (7a parte)

post precedenti: (1a parte), (2a parte), (3a parte), (4a parte), (5a parte)






10/04/09

Promozione, quindi Bocciatura


PATERNÒ: Atanasio (52‘ Colonna), Maugeri, Zappalà, Castorina(58‘ Coppola), Musicò, Sanfilippo, Magrì, Russo, Fiorello, Condorelli, Licandri (66‘ Lenza). A disp. Di Peri, Borzì, Pappalardo, Pannitteri. All. Pannitteri.
ACI S.ANTONIO: Barbagallo, Sampini (46‘ Musumeci), D’Urso, Scalia, Calvagno, Spartà, Sottile, Saitta (46‘ Di Bella), Alessandria (75‘ Patitucci), Coppa, Leonardi. A disp. Cantone, Lanzarotti, Patitucci, Scuto. All. Settineri
ARBITRO: Calapai di Messina, assistenti: Palermo e Polimeni.
RETI: 12’ Magrì, 22’ Fiorello, 37’, 40’, 54’ e 84’ Condorelli.

Ultimo posto in classifica, 19 punti, 5 vittorie, 4 pareggi, 21 sconfitte. 27 gol fatti, 60 gol subiti (peggior difesa).

E' finita così, nel peggiore dei modi. Il campionato 2008-2009 dell'Aci S.Antonio è iniziato male ed è finito peggio. 6 goal a zero nell'ultima giornata, a retrocessione già avvenuta. Il risultato parla da solo e racchiude il fallimento di una stagione.
Per uno scherzo del destino l'allenatore del Paternò è stato quel Pannitteri che l'anno scorso ci ha portato alla salvezza e che invece quest'anno col cambio della dirigenza, è stato lasciato andar via facendosi, decisamente, rimpiangere.

Al suo posto, Venero Donzuso, non ha fatto una gran bella figura. Checchè ne dica lui stesso reclamando proprio in questo blog che ha "fatto molto per Aci Sant'Antonio". Detto poi in un modo così poco ortodosso da confermare da solo il suicidio disciplinare che gli ha macchiato tutta la stagione.

Alla sua reazione ho già risposto e lo invito ad una sana autocritica. Farsi espellere continuamente, reiterando le lunghe squalifiche, anche durante la tribuna, non è stato un bell'esempio per i suoi giocatori che lo hanno seguito nelle proteste e nelle sonore squalifiche. L'ultima appendice è di pochi giorni fa: un ulteriore allungamento della squalifica fino al 20 aprile, stavolta, per aver esercitato parte della stagione senza essere tesserato.

Ma qui però, come spesso accade, u pisci feti da testa. Il sommo cattivo esempio, infatti, è venuto dalla dirigenza. La loro irrequietezza l'abbiamo vista in campo, per esempio durante l'irripetibile vittoria contro l'Acireale, quando i dirigenti, presidente compreso, si sono fatti cacciare fuori.

Le scelte e la competenza della dirigenza santantonese sono evidentemente da rivedere. E' stata formata una squadra prevalentemente di giovani che istruiti ad una disciplina troppo "maschia" hanno subito iniziato a farsi notare dagli arbitri sin dalla prima giornata con la rissa degli ultimi minuti. Sin da subito è stata segnata la stagione e si è visto spesso l'Aci S.Antonio subire goal proprio nella parte finale delle gare. Inesperienza? Carenze tecniche? Forse enrambe, ma invece di correre ai ripari, dopo la sosta natalizia il mercato è stato un vero harakiri. Ceduti il goleador Vasta e gli anziani con esperienza compreso il capitano, si è infoltita la squadra di ragazzini.

Il risultato è stato quel che è stato: una squadra indebolita e disorientata, una società scellerata che si trova a gestire numerosi squalificati per poi commettere grossolani errori come la partita persa a tavolino per aver schierato un giocatore squalificato.
Macigni nello stomaco alla gestione tecnica come l'infortunio finale della stella D'Antone, ultimamente apparso sovrappeso.

Che facciano un mea culpa il presidente Alfio Torrisi, tutta la dirigenza e il vulcanico mister Donzuso. I ragazzi hanno fatto tutto quello che potevano con quello che gli ha offerto la società: ritornare ad Aci S.Antonio per ottenere la Promozione. Quella del piano di sotto, però.

CLASSIFICA FINALE

Milazzo 64 Promosso in Serie D
Acireale 60 ai playoff
Ragusa 54 ai playoff
Camaro 50 ai playoff
Due Torri 49 ai playoff
Trecastagni 43
Paternò 42
Biancavilla 41
Universal Misterbianco 41
Enna 40
Orlandina 37 ai playout
Villafranca 29 ai playout
Rosolini 26 ai playout
N.A. Grammichele 25 allo spareggio (vincente ai playout, perdente retrocede in Promozione)
Aurora Viagrande 25 allo spareggio (vincente ai playout, perdente retrocede in Promozione)
Aci Sant'Antonio 19 (-1) Retrocesso in Promozione


CLASSIFICA MARCATORI

Vasta 6, Alessandria 4, Bruno 2, Saitta 2(1), Coppa 2 (1), Leonardi 2, Gulisano 1, Maugeri 1, Principato 1, Scuto 1, Mangano 1 (1), Patti 2, Di Bella 1, Campanella 1


08/04/09

Report - "I Vicerè" 5a parte

Dalla puntata di Report del 15 marzo 2009, l'inchiesta documentata su Catania in versione multimediale (video-testo-link) in 8 imperdibili post.

I VICERE’
di Sigfrido Ranucci

(5a parte)


SIGFRIDO RANUCCI
Perché?

GIUSEPPE CAPITANO – PRES. MINICIPALITA’ S. GIOVANNI GALERNO
Perché purtroppo San Giovanni Galermo, come gran parte della città, non ha la rete fognaria.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO
Ci spostiamo in un’altra zona di Catania in Viale Biagio Pecorino. Qui le case sono nuove di zecca, lo IACP le ha consegnate appena 2 anni fa.

RESIDENTE 2
Questa è una sorgente naturale la chiamiamo.

SIGFRIDO RANUCCI
Ma non si sa che cos’è?

RESIDENTE 2
Questa fognatura.

RESIDENTE 3
Sembrerebbe acque nere.

SIGFRIDO RANUCCI
Liquami!

RESIDENTE 3
Si, sembrerebbero liquami. Ovviamente l’acqua filtrando arriva pure dai neon quindi…

RESIDENTE 4
E’ fogna questa.

SIGFRIDO RANUCCI
Ma perché ma non scaricano nelle fogne?

RESIDENTE 5
No, facciamo vedere, questa è una fognatura a perdere…

SIGFRIDO RANUCCI
E’ una fogna quella?

RESIDENTE 5
Si è una fognatura.

SIGFRIDO RANUCCI
Mammamia.

RESIDENTE 5
Ora Le facciamo vedere da dove viene. Qui c’è il problema d’igiene, il problema…rischio di
crollo…

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO
E salendo ai piani superiori la situazione peggiora.

RESIDENTE 5
Questa…sempre liquame parliamo.

SIGFRIDO RANUCCI
Ma da dove esce sta cosa?

RESIDENTE 5
Da sopra.

MANIFESTANTE (COL MEGAFONO)
La Corte Costituzionale ha dato ragione a 2 anni di lotte e di proteste. Il canone depurazione e fognatura non deve essere pagato perché l’81% dei cittadini catanesi non sono allacciati alla rete fognaria, la Sidra ha incassato milioni e milioni di euro in modo assolutamente illegittimo.”

MARIA MERLINI – COMITATO PER L’ACQUA PUBBLICA
Noi stiamo chiedendo alla Sidra che restituisca il maltolto ai cittadini. In altri comuni lo stanno già facendo spontaneamente senza bisogno delle lettere di diffida, a Catania purtroppo no.

SIGFRIDO RANUCCI
Quanto chiede Lei?

DONNA 2
Quasi mille euro di rimborso, dal 2006 fino adesso.

UOMO 14
Io pago un autobotte di spese mie, per spurgare.

SIGFRIDO RANUCCI
Ma dove abitate?

UOMO 14
In Via Musumeci, qua dietro.

DONNA 2
Qua al centro storico.

SIGFRIDO RANUCCI
Centro storico?

DONNA 2
Si. Non abbiamo la fogna a perdere, paghiamo l’espurgo 400 euro ogni volta che viene l’autobotte.

UOMO 15
Devo presentare il ricorso per il rimborso della depurazione e del canone fognario che ho sempre pagato ma mai avuto un servizio, mai esistito.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO
Un ex dirigente della Sidra, ci confessa che i soldi della depurazione però non potranno essere restituiti perché hanno perdite per 44 milioni di euro.

EX DIRIGENTE SIDRA
Tutti quei soldi che ora dovrebbero essere restituiti e, non sappiamo come, di aumento tariffe e di cose, sono andati in mezzo a tutti gli altri soldi.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO
Cioè alle spese. Dai grafici dei bilanci si legge che dal ‘99 al 2006, nonostante le cose vadano male, gli amministratori nominati da Scapagnini si aumentano i compensi da 100 a circa 500 mila euro.

EX DIRIGENTE SIDRA
I costi per servizi terzi passano dai 5 milioni di euro a 9 milioni e 300 mila euro perché c’è stato un proliferare di sponsorizzazioni e consulenze. Abbiamo praticamente consulenti che non si sono mai visti alla Sidra ma per i quali arrivavano le fatture…fatture d’acquisto, che ti posso dire di…a Natale di 100 ciondoli d’oro. Alla Sidra chi cavolo li ha visti mai 100 ciondoli d’oro? Dove sono andati a finire? Poi è arrivata una fattura di qualche 80 mila euro per quell’albero di Natale.

SIGFRIDO RANUCCI
Una fattura per l’albero di Natale? Di quanto?

EX DIRIGENTE SIDRA
Ma io mi ricordo che era di 80 mila euro.

SIGFRIDO RANUCCI
Per un albero di Natale?

EX DIRIGENTE SIDRA
Ci è arrivata anche una fattura di 5 mila euro o 6 mila euro di castagne. Noi abbiamo pagato la fattura ma non sappiamo per chi.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO
Poi ci sono 27 mila euro per il capodanno prima delle elezioni, 11 mila euro di piante tropicali, 2 mila 600 per miss muretto, 6 mila e 600 per gli zampognari scozzesi residenti però a Siracusa.

EX DIRIGENTE SIDRA
Nel 2002, 2003 c’è stata un’infornata di assunzioni. Il 90% erano consiglieri comunali o provinciali o figli di consiglieri comunali o provinciali.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO
A pesare sulle casse della Sidra sono gli utenti morosi. Il più moroso di tutti è il Comune di Catania che non ha pagato bollette per circa 23 milioni di euro.

EX DIRIGENTE SIDRA
Il Comune di Catania alla Sidra non ha mai pagato una bolletta d’acqua né per le utenze del Comune di Catania, né per le utenze di Librino, case popolari perché tutte queste sono sacche di voto…

SIGFRIDO RANUCCI
Cioè non ho capito, spiegami bene.

EX DIRIGENTE SIDRA
Il Comune dava questi alloggi, il contratto dell’acqua era intestato al Comune di Catania che avrebbe dovuto farsi pagare dagli inquilini e pagare la Sidra. Il Comune non ha né mai chiesto i soldi, perché lì aveva sacche di voto enormi e quindi non andava a chiedere soldi, né mai pagato la Sidra.

MILENA GABANELLI IN STUDIO
Il debito è di 120 milioni di euro. I vertici delle aziende municipalizzate di gas e acqua sono stati azzerati 4 mesi fa. Allora c’è una società del comune che fornisce l’acqua e deve fare la depurazione. La depurazione non la fa perché tanto non ci sono gli allacci alle fogne, però se la fa pagare in bolletta, quindi i soldi entrano. Come li spende? A suo piacimento. Quintuplicandogli stipendi, assunzioni clientelari, ciondoli e castagne. Poi ci sono i soldi che il comune deve versare nelle casse della sua municipalizzata per l’acqua dei suoi inquilini, solo che da i suoi inquilini non si fa pagare e allora campa cavallo. Vale questa storia più o meno per tutte le municipalizzate, quella dei trasporti, per esempio, gli autobus sono rimasti più volte in deposito perché non sapevano di che pagare il gasolio. Poi c’è l’Asec, la municipalizzata del gas, forse l’unica azienda che vende gas al mondo ed è in perdita. Una strana anomalia, ma ce n’è un’altra, sentiamola.

EX DIRIGENTE SIDRA
Quando nacque qui il Movimento per l’Autonomia i consiglieri di amministrazione nuovi di zecca hanno fatto un documento scritto dove dicevano che per ogni mese il 5% della propria retribuzione doveva essere destinato al conto corrente del Movimento per l’Autonomia, banca tizio, caio e cose varie.

MILENA GABANELLI IN STUDIO
Di questo versamento al Movimento per l’Autonomia però non abbiamo trovato traccia nei bilanci. Allora abbiamo provato a guardare nella dichiarazione congiunta dell’ MPA fondato da Raffaele Lombardo, ex vicesindaco di Catania, ex presidente della provincia, governatore della Sicilia e alleato del PDL. Tutto quello che abbiamo trovato sono questi due versamenti: nel 2007 387 mila 302 euro, nel 2008 292 mila 182, benefattore Lega Nord. In una regione a statuto speciale, nasce un Movimento per l’Autonomia, e si continua a chiedere soldi allo Stato ed è supportato dalla Lega Nord. Per noi è un ragionamento troppo avanti…restiamo sul pezzo.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO
Librino, nella periferia di Catania, è una piccola città dormitorio di 80 mila persone, roccaforte del PDL e del Movimento Per l’Autonomia quasi il 90% delle preferenze. Per migliorare la qualità della vita si sono rivolti anche ad un noto progettista giapponese, Kenzo Tange. Questo progetto prevede, a fianco di uno stadio da 25 mila posti ed un teatro, un parco con un lago. Un posto per migliorare la qualità della vita e la dignità delle persone che ci vivono. Questo è quello che c’è.

SALVO CANNIZZO
Dovevano fare un grande lago che doveva servire sia come riserva per la Protezione Civile e nel progetto c’era anche di usarlo come sci nautico…sarebbe stata una cosa carina e invece c’è solo una buca, una grossa buca. Un’altra cosa furba che hanno fatto è stato piantare 6 mila alberi per una spesa di 6 milioni di euro, in una vena asciutta d’acqua: uno vivo non c’è, tutti morti.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO
Come si legge dall’avviso di fine lavori esposto pochi giorni fa, il comune di Catania giudica i lavori del lago serbatoio di Librino completatati dalla Finconsorzi e deve essere stato soddisfatto di come ha lavorato la ditta visto che gli ha affidato lavori di metanizzazione della città. E questo è il teatro Moncada, doveva essere un centro di aggregazione culturale.

SALVO CANNIZZO
Questo qua è uno degli accessi al teatro.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO
Oggi è diventato un’officina clandestina dove si smontano i motorini rubati.

SIGFRIDO RANUCCI
Quanto è costato questo?

SALVO CANNIZZO
4 milioni e mezzo di euro. E’ stato inaugurato anche questo 3 o 4 volte. L’ultima volta che è stato inaugurato è stato durante l’ultima campagna elettorale di Scapagnini. Sono state bombardate, dici in che senso?

SIGFRIDO RANUCCI
Non ho capito scusa le…?

SALVO CANNIZZO
Sono state proprio bombardate, hanno messo proprio delle bombe dentro le saracinesche e sono proprio squarciate.

SIGFRIDO RANUCCI
Ma dove?

SALVO CANNIZZO
Proprio qui dentro la struttura, ci sono varie cartucce, questa è una delle tante cartucce che si trova qui a terra seminate. Probabilmente questo qua sarà servito a fare uno di quei buchi. Queste qua sono…lupara, un fucile.

...continua... (6a parte)

post precedenti: (1a parte), (2a parte), (3a parte), (4a parte)