L'assessore allo Sviluppo Economico di Aci S.Antonio, Stefano Finocchiaro, ha in testa una cosa sola: “Il 2010 è vicino. L'area del libero scambio ci vedrà protagonisti, insieme alla Sicilia, per entrare nel mercato globale”.
Per raggiungere questo ambito scopo la strada più battuta è quella dei finanziamenti europei.
Uno degli obiettivi del POR Sicilia 2000-2006, è la Misura 3.20: L'Internazionalizzazione dell’economia siciliana. La misura prevede azioni formative organizzate da enti pubblici e privati (imprenditori) e dalle università siciliane (vedi il Politecnico del Mediterraneo) volte a promuovere l’internazionalizzazione economica e culturale, finalizzate a massimizzare i vantaggi dell’integrazione regionale con le aree del Mediterraneo.
Il soggetto proponente, il centro professionale di formazione Mathesis Italia s.r.l. di Palermo è stato finanziato per 300.000,00 euro.
Ha ottenuto un punteggio molto alto e vi partecipano 67 comuni della Sicilia Orientale in collaborazione con i paesi di Malta e Tunisia.
Tra la fine di novembre e la prima metà di dicembre sono stati organizzati alcuni seminari che hanno permesso, per la prima volta, di mettere in contatto il mondo imprenditoriale e le organizzazioni sociali e economiche di Aci S.Antonio, per avviare un processo produttivo con tutte le forze imprenditoriali dell'hinterland e con le altre PA puntando a una crescita del territorio legata alla qualità dell'ambiente sociale.
Il seminario d'apertura è stato realizzato ad Aci S.Antonio per poi continuare ad Acireale e concludersi a Catania passando dalle visite estere a Malta e in Tunisia. Nel contesto del progetto i temi trattati andavano dal Marketing Territoriale al Turismo Culturale, dalla Portualità Turistica all' Innovazione nel settore agroalimentare fino alla realizzazione di una Governance pubblica per lo sviluppo locale.
Questo scambio culturale e commerciale è stato sostenuto dall'assessore e vice-sindaco Finocchiaro con l'obiettivo primario di rilanciare lo Sviluppo Sostenibile. Un concetto questo, che l'erudito assessore sa, essere alla base dei PIT.
Ci si chiede allora come mai il finanziamento del PIT n.30 per il Parco di Casalotto non abbia rappresentato per la Sua Amministrazione un interesse a finalità sociale che poteva soddisfare il miglioramento della qualità di vita dal punto di vista ambientale e ricreativo?
E' l'assessore stesso che, con evidenza, ha affermato che i cittadini residenti, attribuiscono tanto più valore al territorio, quanto più questo offre livelli di qualità della vita coerenti con le proprie aspettative sottolineando come le caratteristiche sociali della popolazione residente sia elemento d'attrazione per le imprese locali.
Quindi non rinunciare all'ultima chance di rendere fruibile Casalotto non sarebbe stato un segno positivo in vista di un REALE Sviluppo Economico Sostenibile?
Purtroppo so che ottenere risposte da questa amministrazione, su questo argomento, è impresa ardua. Come ardua è l'impresa che deve affrontare Stefano Finocchiaro nei confronti di uno degli attori privati che hanno partecipato ai convegni: la Sat. L'importante impresa santantonese che ha messo in liquidazione i suoi dipendenti.
Sarà ora compito dell'assessore convincere la cordata proprietaria che gli importanti contatti e il bagaglio di informazioni e certezze acquisiti nei seminari fanno al caso loro.
Potranno le facilitazioni e i vantaggi che, per esempio, il Governo Tunisino offre, con i suoi pacchetti incentivanti che defiscalizzano la commercializzazione all’estero, ristabilire la competitività dell'azienda nell'area mediterranea, reintegrando quella forza lavoro il cui mercato espandibile e redditizio può risanare la qualità dell'ambiente sociale santantonese?
Il tempo e la coerenza ci risponderanno.
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