Le raccomandazioni sono sempre le stesse: evitare le ore più calde (12-18) e ripararsi nei luoghi più freschi.
Questo, anche se sappiamo che non è sempre possibile, serve per evitare i malori almeno alle persone più sensibili.
Un altro problema che arriva insieme al caldo invece è il flagello degli incendi.
La scorsa estate si sono registrati in Sicilia 313 incendi (per 3.000 ettari), e non sono pochi.
Già negli ultimi giorni nella nostra zona ce ne sono stati due.
Uno in un condominio in via S. Maria la Stella, il 30 giugno, a causa di una fuga di gas. E' stato un principio d’incendio le cui fiamme hanno interessato i contatori della luce. Anche se di piccola entità sono dovuti intervenire i Vigili del Fuoco di Acireale.
Ma già il 2 luglio, sempre nella zona "stiddota", ci sono stati un pericolo e un danno maggiore: un vasto rogo sprigionato in un terreno incolto di circa 5 mila metri quadrati in prossimità dello svincolo autostradale di Acireale. Anche questa volta i Pompieri sono intervenuti stavolta portando anche l'elicottero. E anche stavolta il protagonista è stato un gas.
Infatti avvolto dalle fiamme e abbandonato all'interno dell'area del ristorante, non più in attività, "Lo Svincolo" un bombolone di Gpl non completamente svuotato si è presentato davanti agli occhi dei Vigili del Fuoco. Per paura di un'esplosione i Pompieri si sono attivati con cautela a far esaurire autonomamente il gpl residuo. (Per saperne di più sulla combustione e la gestione del Gpl leggete il post inerente di qualche mese fa).
Le operazioni di spegnimento del vasto incendio sono durate circa 5 ore e l'origine del rogo pare sia stato accidentale (una cicca di sigaretta) o comunque per autocombustione da temperatura solare. Qualunque sia l'elemento causale di un incendio, in estate l'alta gradazione della temperatura aumenta il rischio d'infiammabilità.
La natura degli incendi può essere quindi varia, di solito DOLOSA ma anche casuale, quindi bisogna stare attentissimi, per esempio, a dove buttare le cicche di sigarette.
Purtroppo però come spesso accade il dolo di un incendio non è frutto solo di imbecillità umana ma anche di criminalità. Sono stati molto frequenti in passato, almeno fino alla scorsa estate gli incendi appiccati in zona boschiva per far perdere ai terreni la tutela ambientale e trasformarli in zone di costruzioni. Con la perdita per molti del patrmonio ambientale c'è sempre una minoranza che ci guadagna, illecitamente.
Per evitare ciò i Governi centrali hanno messo a punto, dopo l'estate 2007 una legge che dovrebbe, se attuata prevenire questi casi di criminalità rendendo comunque inedificabili i terreni soggetti ad incendio. Questa possibilità è data attraverso l'uso del catasto incendi.
Fortunatamente il Consiglio Comunale Santantonese è riuscito ad approvare il suddetto catasto il 27 marzo scorso, non prima di aver discusso qualche problemino su alcune particelle del Bosco di Aci.
Anche la Regione Siciliana, per potenziare il servizio antincendio nella stagione estiva 2008, ha messo a disposizione ulteriori mezzi per la Protezione Civile.
Speriamo così di avere meno problemi con gli incendi ma è chiaro però che le erbacce abbandonate, come è successo anche nel caso dello svincolo, consentono alle fiamme di allargarsi rapidamente.
Proprio per questo tipo di pericolo dal Comune di Aci S.Antonio è partita un ordinanza il 16 giugno (a cavallo tra le due giunte) per il controllo della pulizia dei terreni.
Tale ordinanza incarica il personale della Polizia Municipale, ma più probabilmente (per l'esiguo numero dei vigili) quello della Protezione Civile a sanzionare quei proprietari di terreni che lasceranno incustoditi stoppie, frasche, cespugli, arbusti, residui di coltivazioni e erbacce varie nelle loro proprietà. Il periodo del controllo è previsto dal 16 giugno all’1 ottobre 2008.
Nei terreni con superficie superiore ai 3000 metri è consentito in alternativa l’apertura di viali parafuoco distanti almeno sei metri dal confine (o dieci metri in presenza di alberi di alto fusto).
- Possibilmente cercando di non imitare le piste fatte nel Bosco di Aci -.
La sanzione per chi non rispetta le regole per prevenire e scongiurare il rischio incendi ammontano tra i 105 ai 1035 euro.
E a proposito di sanzioni et simila permettetemi una piccola riflessione: da notare come, da quando è stata tolta l'Ici ai Comuni, quest'ultimi si sono visti "costretti" a diventare creativi per rimpiazzare le entrate. Vedi Comune di Catania e l'aumento dei biglietti dell'autobus. Vedi Comune di Aci Catena (sindaco Nicotra) e le sanzioni agli ambulanti del mercato. Vedi Comune di Acireale e l'inasprimento sull'uso del casco.
So già che molti non avranno nulla da obiettare su queste disposizioni, ma non posso farci niente, questo modo di far politica continua a preoccuparmi.
Buona Estate a tutti.
Questo, anche se sappiamo che non è sempre possibile, serve per evitare i malori almeno alle persone più sensibili.
Un altro problema che arriva insieme al caldo invece è il flagello degli incendi.
La scorsa estate si sono registrati in Sicilia 313 incendi (per 3.000 ettari), e non sono pochi.
Già negli ultimi giorni nella nostra zona ce ne sono stati due.
Uno in un condominio in via S. Maria la Stella, il 30 giugno, a causa di una fuga di gas. E' stato un principio d’incendio le cui fiamme hanno interessato i contatori della luce. Anche se di piccola entità sono dovuti intervenire i Vigili del Fuoco di Acireale.
Ma già il 2 luglio, sempre nella zona "stiddota", ci sono stati un pericolo e un danno maggiore: un vasto rogo sprigionato in un terreno incolto di circa 5 mila metri quadrati in prossimità dello svincolo autostradale di Acireale. Anche questa volta i Pompieri sono intervenuti stavolta portando anche l'elicottero. E anche stavolta il protagonista è stato un gas.
Infatti avvolto dalle fiamme e abbandonato all'interno dell'area del ristorante, non più in attività, "Lo Svincolo" un bombolone di Gpl non completamente svuotato si è presentato davanti agli occhi dei Vigili del Fuoco. Per paura di un'esplosione i Pompieri si sono attivati con cautela a far esaurire autonomamente il gpl residuo. (Per saperne di più sulla combustione e la gestione del Gpl leggete il post inerente di qualche mese fa).
Le operazioni di spegnimento del vasto incendio sono durate circa 5 ore e l'origine del rogo pare sia stato accidentale (una cicca di sigaretta) o comunque per autocombustione da temperatura solare. Qualunque sia l'elemento causale di un incendio, in estate l'alta gradazione della temperatura aumenta il rischio d'infiammabilità.
La natura degli incendi può essere quindi varia, di solito DOLOSA ma anche casuale, quindi bisogna stare attentissimi, per esempio, a dove buttare le cicche di sigarette.
Purtroppo però come spesso accade il dolo di un incendio non è frutto solo di imbecillità umana ma anche di criminalità. Sono stati molto frequenti in passato, almeno fino alla scorsa estate gli incendi appiccati in zona boschiva per far perdere ai terreni la tutela ambientale e trasformarli in zone di costruzioni. Con la perdita per molti del patrmonio ambientale c'è sempre una minoranza che ci guadagna, illecitamente.
Per evitare ciò i Governi centrali hanno messo a punto, dopo l'estate 2007 una legge che dovrebbe, se attuata prevenire questi casi di criminalità rendendo comunque inedificabili i terreni soggetti ad incendio. Questa possibilità è data attraverso l'uso del catasto incendi.
Fortunatamente il Consiglio Comunale Santantonese è riuscito ad approvare il suddetto catasto il 27 marzo scorso, non prima di aver discusso qualche problemino su alcune particelle del Bosco di Aci.
Anche la Regione Siciliana, per potenziare il servizio antincendio nella stagione estiva 2008, ha messo a disposizione ulteriori mezzi per la Protezione Civile.
Speriamo così di avere meno problemi con gli incendi ma è chiaro però che le erbacce abbandonate, come è successo anche nel caso dello svincolo, consentono alle fiamme di allargarsi rapidamente.
Proprio per questo tipo di pericolo dal Comune di Aci S.Antonio è partita un ordinanza il 16 giugno (a cavallo tra le due giunte) per il controllo della pulizia dei terreni.
Tale ordinanza incarica il personale della Polizia Municipale, ma più probabilmente (per l'esiguo numero dei vigili) quello della Protezione Civile a sanzionare quei proprietari di terreni che lasceranno incustoditi stoppie, frasche, cespugli, arbusti, residui di coltivazioni e erbacce varie nelle loro proprietà. Il periodo del controllo è previsto dal 16 giugno all’1 ottobre 2008.
Nei terreni con superficie superiore ai 3000 metri è consentito in alternativa l’apertura di viali parafuoco distanti almeno sei metri dal confine (o dieci metri in presenza di alberi di alto fusto).
- Possibilmente cercando di non imitare le piste fatte nel Bosco di Aci -.
La sanzione per chi non rispetta le regole per prevenire e scongiurare il rischio incendi ammontano tra i 105 ai 1035 euro.
E a proposito di sanzioni et simila permettetemi una piccola riflessione: da notare come, da quando è stata tolta l'Ici ai Comuni, quest'ultimi si sono visti "costretti" a diventare creativi per rimpiazzare le entrate. Vedi Comune di Catania e l'aumento dei biglietti dell'autobus. Vedi Comune di Aci Catena (sindaco Nicotra) e le sanzioni agli ambulanti del mercato. Vedi Comune di Acireale e l'inasprimento sull'uso del casco.
So già che molti non avranno nulla da obiettare su queste disposizioni, ma non posso farci niente, questo modo di far politica continua a preoccuparmi.
Buona Estate a tutti.
1 commento:
Si registra venerdì 4 luglio ancora un altro incendio.
Distrutta una casa rurale
fortunatamente disabitata
intorno alle 12.15 in via
Marchese di Casalotto, a due passi dal Parco. Intervenuti i vigili del fuoco di Acireale.
Le cause sono state determinate da un conto circuito
che si è sprigionato da un impianto elettrico da una centralina.
Le fiamme hanno bruciato il tetto e le parti interne, dove
erano custodite legname, calcinacci e materiale vario.
Il danno resta da quantificare.
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