16/03/08

Vatti a fidare dell'abito!

Il santantonese G.R. di 47 anni frequentava amici di tutto rispetto. Tra di loro c'erano persino un Maresciallo dei Carabinieri , catanese, della DIA di Roma, un Maresciallo della Guardia di Finanza sempre di Roma e un finanziere palermitano.

Lo status symbol dell'entourage era evidente anche dalle auto di lusso che guidavano.
I familiari potevano dormire sonni tranquilli, il "ragazzo" era di buone amicizie!
Ma che succede se degli altri colleghi, della Polizia Giudiziaria, scoprono che i tre si alternavano nei viaggi da Roma alla Sicilia guidando quelle auto che risultavano rubate negli autonoleggi della capitale? E con libretti di circolazione anch'essi rubati in Belgio e Lussemburgo, con tanto di targa prova? E che nella concessionaria Savoia Car di Acireale avveniva il riciclaggio completo con la sostituzione dei numeri di telaio con quelli delle carte di circolazione?
Succede che 24 persone adesso sono indagate con arresti, domiciliari e misure coercitive.
Il nostro concittadino ha l'obbligo di dimora ad Aci Sant'Antonio.
Ma il Maresciallo dei Carabinieri, che era la mente del gruppo, non doveva occuparsi di Antimafia? Ma chi gli ha dato quel posto? E ai finanzieri?
L'esperienza di G.R. ci dimostra che le persone non vanno mai valutate per l'abito che portano.

Fonti: 1 -2


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