02/06/08

Popular Houses

Una legge regionale prevede che almeno il 40% delle zone di nuova espansione edilizia del territorio deve essere rappresentato da un programma costruttivo di edilizia economica su zone "C 4" (P.E.E.P.).
La zona che è stata prescelta dal comune di Aci Sant'Antonio per destinare la costruzione di questi edifici è stata localizzata tra via Matteotti, Stazzone e Scalazza Grande, parte alta della circonvallazione.

In questa grande fetta di terreno verranno costruiti 152 alloggi attraverso il progetto presentato dalla Cooperativa Edilizia Adriana 86. Ora per poter costruire occorre che i 22 proprietari delle aree interessate vengano espropriati dai loro terreni e per ciò spetta loro un rimborso d'esproprio.
Con la
finanziaria 2008 sono stati fissati nuovi criteri per determinare l'indennità di espropriazione per pubblica utilità, che obbliga di adottare provvedimenti amministrativi forniti della necessaria copertura finanziaria pena nullità degli atti e la responsabilità personale di quanti concorrano all'emanazione degli stessi.
Praticamente bisogna indicare con precisione i mezzi per far fronte al pagamento delle indennità escludendo la possibilità di utilizzare clausole generiche.

I 22 proprietari, però, non essendo molto soddisfatti dell'indennità che gli veniva proposta, il 23 novembre 2007, grazie alle iniziative popolari che l'art. 21 dello Statuto Comunale mette a disposizione, hanno fatto un'istanza con oltre 50 firme, dove evidenziavano l'illegittimità del progetto, chiedendo che il comune non approvasse il programma presentato dalla cooperativa edilizia.


Lo stesso articolo dello Statuto prevede che i soggetti responsabili debbano fornire risposta per iscritto entro 60 gg e nel termine di ulteriori 30 gg devono adottare provvedimenti oppure rigettare richiesta con risposta motivata.

L'ufficiale giudiziario che opera al Tribunale di Catania sez. staccata di Acireale ha evidenziato come siano scaduti i vincoli preespropriativi con la perdita dell'efficacia del Prg, motivi per cui sono stati diffidati il 9 aprile 2008 il segretario generale Giovanni Spinella e il responsabile dell'ufficio tecnico, l'architetto Nicolò Castorina, per non aver adottato i necessari provvedimenti. L'ex Segretario Comunale Spinella, adesso ha lasciato il posto vacante, tornando al Comune di Licodia Eubea da dove veniva e dove ha fatto spola negli ultimi anni.

L'architetto Castorina, invece non è nuovo a questo genere di disavventure, infatti nel marzo 2007 i giudici della Corte dei Conti a causa della sua assunzione esterna al posto dell'architetto Giovanna Gurrieri, condannarono in appello 6 esponenti della giunta (il sindaco Pulvirenti e gli assessori Catalano, Puglisi, Sorbello, Coco e Cannavò) a risarcire il Comune per danno erariale.

Ma tornando alla questione delle "case popolari" dopo essere arrivata sui tavoli dei Consiglieri adesso si è bloccata a causa delle elezioni e la palla rimbalzerà alla prossima amministrazione.
Adesso i proprietari si aspettano misure per la loro tutela, in caso contrario verranno assunte iniziative giudiziarie e si procederà alla segnalazione alla procura presso il Tribunale di Catania o presso la Corte dei Conti di Palermo per accertare la sussistenza di responsabilità amministrativa contabile e penale.
Ma gli avvoltoi incravattati in affari con le lobby edilizie non hanno paura della legge, sono in agguato e una volta piazzati gli uomini sbagliati al posto giusto si interesseranno di questa vicenda ma soprattutto del succulento piano regolatore santantonese.

Nella posta in gioco delle elezioni ci sta anche questo, il 15 e il 16 giugno quando vi troverete da soli dentro le cabine, al riparo da superstriscioni e megaposter o megafoni che vi confondono le idee riflettete un attimo prima di usare la matita e chiedetevi:

Chi merita di avere la mia delega per gestire le mie risorse, i miei soldi e la mia terra?




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